L’Italia registra un aumento dei quantitativi di imballaggi immessi al consumo per quasi tutte le sue frazioni merceologiche. Come segnala il rapporto Rifiuti Urbani 2019 di ISPRA la filiera della plastica segna un +0,9% nel 2018 rispetto al 2017, che in termini quantitativi si trasforma in 21mila tonnellate in più di imballaggi immessi nel mercato. Nel solo 2018 il totale degli imballaggi in Italia ha raggiunto quasi 2,3 milioni di tonnellate. Parliamo di confezioni e involucri di plastica destinati a diventare rifiuti. In Italia, ben il 94% dei rifiuti plastici raccolti in modo differenziato è infatti costituito da imballaggi, il che rappresenta un’importante fetta dei circa 1,4 milioni di tonnellate di rifiuti plastici prodotti nel nostro Paese.
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Perché comprare sfuso?
La via del riciclo potrebbe apparire a molti una soluzione al problema, ma secondo i dati di filiera in Italia su 10 imballaggi in plastica soltanto 4 vengono riciclati. Oltre all’impatto ambientale finale bisogna tenere in considerazione le risorse naturali e l’energia necessarie per la produzioni degli imballaggi monouso e i costi di trasporto e quelli di gestione dei rifiuti.
Come consumatori, per frenare e ridurre queste percentuali, possiamo scegliere di comprare sfuso cibo, detersivi, prodotti per la persona e tanto altro. Esistono sempre più negozi e siti online che permettono di dire addio agli imballaggi, aiutando in questo modo l’ambiente e in molti casi anche il portafogli. Comprare sfuso è infatti un’occasione di risparmio: secondo un’indagine di Federconsumatori del 2014, una famiglia italiana che acquista solo prodotti sfusi può raggiungere un risparmio annuo di circa 800 euro. Depennando dalla lista della spesa i prodotti imballati evitiamo quindi di pagare in cassa il costo del packaging e di ridurre sensibilmente la quantità di rifiuti domestici che produciamo.
Inoltre, in termini di qualità, i prodotti sfusi non hanno niente da invidiare ai loro concorrenti imballati. Basti pensare che i detersivi alla spina sono spesso prodotti biologici e gli alimenti sfusi vengono da filiere locali. Per quanto riguarda i prodotti per la persona e i cosmetici, che richiedono necessariamente una confezione, nei negozi di sfuso si preferisce mettere in vendita prodotti con imballaggi in vetro, carta o addirittura biodegradabili. Comprare sfuso rappresenta un’alternativa non solo più sostenibile per l’ambiente e per le nostre finanze, ma anche più rispettosa della persona e dei ritmi della natura.
Dove comprare sfuso?
I negozi a imballaggi zero in Italia inizio a essere numerosi e costituiscono ormai una mappa, che da Nord a Sud, consente di scoprire esperienze imprenditoriali sostenibili e innovative. Esempio di queste realtà in continua evoluzione sono alcune storie presenti nell’Atlante Italiano di Economia Circolare. Bio al Sacco è una piccola bottega nella città di Pisa nata con l’obiettivo di ridurre gli imballaggi quanto più possibile. Il negozio offre una vasta scelta di prodotti provenienti da agricoltura biologica e a Km0. Altro esempio di vendita sfusa è Solo Peso Netto, realtà di Firenze che fa dello ‘zero imballaggi’ il suo punto di forza. Si passa dalla vendita di alimenti, ai prodotti per la casa e per la persona, passando per tisane, te e cibo per animali. Tutti i prodotti sono acquistabili alla spina, esclusi alcuni prodotti non vendibili in questa modalità, e i clienti possono presentarsi in negozio con i propri contenitori riutilizzabili, sia per fare la spesa sia per lasciarli in negozio e permettere a successivi clienti sprovvisti di farne uso. Anche in questo caso, la produzione biologica e locale degli articoli è privilegiata. Solo Peso Netto realizza inoltre creme e dentifrici confezionati in contenitori di vetro recuperato.
Per avere una panoramica completa su tutti i punti vendita di prodotti sfusi sul territorio italiano e sapere quale è il negozio sfuso più vicino a te c’è SfusiItalia, la piattaforma che permette di conoscere tutti i negozi che hanno rinunciato agli imballaggi. L’obiettivo del progetto è creare un network di rivenditori attenti alla riduzione dei rifiuti da imballaggi, facilitando allo stesso tempo gli acquisti a tutti quei consumatori che hanno deciso di fare la spesa senza essere avvolti dalla plastica.
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