Si terrà tra i vigneti dell’antico borgo marchigiano di Morro d’Alba (Ancona), dal 16 al 19 giugno, la seconda edizione il Green Loop Festival 2022, il festival artistico dell’economia circolare dedicato alla promozione del riciclo, del riuso e di nuovi modelli di sviluppo territoriale. Teatro, musica e creatività animeranno le quattro giornate tra eventi artistici, workshop, laboratori per bambini e ragazzi, e “storie raccontate in vigna” che apriranno ad un’ampia riflessione sul ruolo dell’economia circolare per le imprese e per tutti i cittadini.
Il festival si concentra, in particolare, sul tema della rigenerazione che interessa il tessuto territoriale, la comunità, l’economia e si fonda sulla commistione tra arte e scienza.
“L’idea di base – ha detto nel corso della conferenza stampa dell’evento il direttore scientifico dell’evento, Marco Cardinaletti, ideatore del progetto nato con la collaborazione del Comune di Morro d’Alba, con la media partnership del nostro magazine –è quella di raccontare gli aspetti che spesso rimangono circoscritti agli ambienti scientifici e difficilmente possono essere divulgati alle famiglie, ai bambini e ai giovani. Ci siamo resi conto che potevamo utilizzare il veicolo della cultura e dell’arte: gli artisti stanno infatti iniziando a decodificare ed utilizzare questi nuovi linguaggi per trasmettere delle informazioni che altrimenti sarebbero appannaggio esclusivo degli attori scientifici. Il mondo culturale e quello della scienza si stanno parlando e da questo dialogo arrivano anche esperienze come quelle del Green Loop festival”.
Il programma del Green Loop festival: gli eventi artistici
Tra diverse proposte culturali, educative e seminariali, l’arte avrà dunque un ruolo centrale. Gli eventi artistici comprendono un concerto di musica ecologica e due spettacoli teatrali. Si inizia giovedì 16 giugno alle 21.30, con lo spettacolo di circo contemporaneo e manipolazione di corde di canapa, “Lagami”, della Compagnia L’Abile Teatro, un progetto artistico di Simon Luca Barboni e Mirco Bruzzesi. Grazie ad un intrecciarsi di tecniche circensi e teatrali lo spettatore è trainato in un momento indefinito tra l’attesa e la scoperta. Inoltre, attraverso la rigenerazione di un materiale povero si avrà la trasformazione della corda da elemento logoro in oggetto scenico dalle forme mutevoli, così che venga nobilitato nella sostanza e ridefinito nell’uso.
Venerdì 17 giugno alle 21 l’associazione Pop Economix accompagnerà gli spettatori in un one man show, Blue Revolution – L’economia ai tempi dell’usa e getta che unisce tre storie – la storia dell’economia dell’usa e getta, il dramma dell’inquinamento da plastica dei mari e la vicenda del giovane imprenditore Tom Szaky – per proporre una nuova visione del rapporto tra produzione, consumo e ambiente. Lo spettacolo racconta di un nuovo “continente di plastica”, scoperto dal capitano Charles J. Moore. Si tratta di un monologo innovativo che si muove con leggerezza a cavallo degli ultimi tre secoli per mostrare come sia necessaria una nuova alleanza tra l’uomo e l’ambiente, basata proprio sull’economia circolare, in grado di trasformare i rifiuti in ricchezza.
Sabato 18 giugno alle 21 sarà la volta della musica della Capone&BungtBangt, fondatori italiani della Junk Music ovvero della musica ecologica e circolare, con utilizza strumenti generati da materiali riciclati e rifiuti per ottenere una grande qualità acustica.
Leggi anche: “La mia musica ‘con la monnezza’, energia pulita per cambiare il mondo”. Parla Maurizio Capone
Storie in Vigna tra aperitivi e storytelling
Storie in vigna – aperitivi e storytelling è il format che vede gli ospiti del festival raccontarsi e raccontare le proprie storie di successo sull’economia circolare in un contesto rurale, tra le vigne di Morro d’Alba, nell’orario dell’aperitivo.
Si inizia giovedì 16 giugno alle 18 con “Non c’è davvero più tempo da perdere per salvare il pianeta” con Marica di Pierri di Economiacircolare.com, autrice del libro “La causa del secolo”, Stefano Cardellini, autore di “Isole di Plastica” e a moderare la giornalista Agnese Carnevali. Quelle dei due autori sono storie molto diverse ma accomunate dalla ricerca di una soluzione per salvare il pianeta: dalla battaglia contro la plastica a quella dell’associazione A sud che, raccogliendo le istanze della società civile contro i catastrofici effetti del riscaldamento globale, sta trascinando in tribunale governi e imprese.
Venerdì 17 giugno dalle 18 presso la Villa Marotti Campi si terrà la presentazione della graphic novel edita da Round Robin Editrice, “Ilaria Alpi: armi e veleni”, alla presenza di Lucia Guarano, sceneggiatrice del libro e collaboratrice di Economiacircolare.com, Massimo Alberizzi, giornalista. Modererà l’incontro il direttore editoriale di Economia Circolare Raffaele Lupoli.
Sabato 18 giugno, dalle 18 alle 20, sarà al centro lo sport e il suo inaspettato rapporto con l’economia circolare: imprenditori del settore condivideranno esperienze e progetti in questo campo. Partendo dai casi pratici, come quelli di alcune aziende che si occupano di recupero e al riciclo del materiale sportivo.
Leggi anche: Trash Art: quando il mondo dell’arte incontra quello dei rifiuti
I workshop
Nel corso del festival si darà spazio anche ai più piccoli, attraverso laboratori artistici ed attività creative ed educative dedicate a bambine e bambini, e ragazze e ragazzi. Domenica 19 giugno si potrà invece partecipare, dalle 9 del mattino, alla gara ciclistica tra i vigneti del Comune di Morro d’Alba.
Si terranno inoltre due workshop. A chiusura del festival si rifletterà sul futuro dei borghi nell’era dell’economia circolare, tema più che mai attuale con le risorse del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (Pnrr) che potrebbero rappresentare un rilancio per alcune realtà del Paese, con l’allargarsi delle comunità energetiche e dell’imprenditoria sempre più orientata verso una prospettiva green (Il programma completo).
Attraverso la lente dell’arte il festival intende indagare l’economia circolare come un nuovo approccio da applicare al mondo dell’imprenditoria ed opportunità per proporre nuovi modelli di sviluppo del territorio. “Credo – ha commentato Alessandra Boldreghini, assessora alla cultura del Comune di Morro d’Alba – che quello che caratterizza il nostro Comune è il coraggio di osare: non immaginare il nostro territorio come un luogo dove si possono fare solo eventi come sagre ma cogliere la cultura come un elemento di crescita della comunità. È dal coraggio dei piccoli territori che si può dar vita all’entroterra: i soldi non bastano, bisogna avere l’energia ed il coraggio di sperimentarsi e di credere che possano dare tanto”.
Leggi anche: La crisi climatica attraverso l’arte: come lo sguardo degli artisti porta ad una nuova consapevolezza
© Riproduzione riservata