Vive nel quartiere popolare di Centocelle a Roma con sua figlia Gaia, un vecchio cane - Musetto - e un vecchio gatto - Sissì. Cura il suo piccolo orto di casa sperimentando i principi dell’agricoltura naturale e rigenerativa dei suoli. Divide il suo tempo tra l’insegnamento della geografia e il gioco ludopedagogico. Ha scritto il “Manifesto dell’Educazione Ludopedagogica” insieme ad Ariel Castelo Scelza, fondatore della Ludopedagogía in Uruguay. Ha tradotto per la Collana editoriale Lucciole & Lanterne del Manifesto l’opera di Juan Pablo Bonetti “Gli arnesi della educazione e della formazione. Gioco, corpo, abbordaggi e climi”