Karin Kimbrough, Chief Economist di LinkedIn, qualche tempo fa ha ricordato come sul social professionale più conosciuto al mondo il rapporto tra le assunzioni per lavori green e quelle legate invece alle fonti fossili si passato, negli USA, da 1:5 nel 2015 a 1:2 nel 2020, e pronosticava che nel 2023, l’anno prossimo insomma, i lavori sostenibili supereranno su Linkedin quelli fossili. Altro che “bagno di sangue”, dunque, l’economia circolare e la transizione ecologica hanno bisogno di nuove professionalità e nuove competenze. Nasce per questo il progetto “Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE edition)” promosso da Erion WEEE, consorzio del sistema Erion dedicato alla gestione dei rifiuti di apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), da CDCA – Centro di documentazione sui conflitti ambientali, e dal Dipartimento sostenibilità dei sistemi produttivi e territoriali di ENEA. Si tratta di 10 borse di studio per laureati “pensate per promuovere nuove professionalità nel settore dei RAEE e del green marketing”, spiegano i promotori.
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12 mesi di formazione retribuita
L’erogazione delle borse di studio è destinata a giovani laureati di diversi campi disciplinari (Ingegneria chimica, gestionale e dei materiali, Architettura, Scienze ambientali, Chimica, Fisica, Economia, Sostenibilità, Marketing, Scienze della comunicazione, Comunicazione aziendale e Design). La raccolta delle candidature (QUI il bando e le info) prende il via il 14 novembre e terminerà alle 23.59 del 14 dicembre.
Il programma di formazione retribuita avrà una durata di 12 mesi e interessa 5 differenti profili di studio e lavoro, sul tema della circolarità nella filiera delle apparecchiature elettriche ed elettroniche –dall’eco-design al trattamento dei RAEE – e nel settore comunicazione, marketing e fundraising per la sostenibilità e la circolarità.
Gli assegnatari delle borse di studio saranno selezionati sulla base di titoli di studio ed esami conseguiti. Saranno accolti e formati da ENEA, presso il Centro ricerche Casaccia di Roma, e da CDCA, e seguiti in tutto il percorso da esperti del settore delle tre realtà promotrici.
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La sfida informativa e quella formativa
“La transizione da un modello economico lineare a uno circolare è anche – forse soprattutto – un fatto culturale”, sottolinea Giorgio Arienti, Direttore Generale Erion WEEE: “Richiede un cambiamento di approccio globale, dalle logiche di approvvigionamento delle materie prime, alla progettazione dei nuovi prodotti, alla loro modalità di acquisto, utilizzo, riparazione, riutilizzo, fino alla gestione dei rifiuti che ne derivano. Affinché questo cambiamento culturale avvenga servono informazione e formazione”. Non a caso il progetto ”Training for Circularity – Borse di Studio (WEEE edition)” fa parte del programma di comunicazione “DireFareRAEE”, fortemente voluto e approvato nei mesi scorsi dal CDA di Erion WEEE, che prevede numerose iniziative di sensibilizzazione nel biennio 2022 – 2023.
Il progetto di formazione è co-coordinato e gestito dal CDCA, centro studi indipendente editore della nostra testata. “La sfida informativa e quella formativa devono andare di pari passo” commenta Laura Greco, Responsabile formazione CDCA/EconomiaCircolare.com, “per questo sin dal lancio del progetto editoriale abbiamo lavorato per affiancare al lavoro di redazione un competence center che potesse offrire servizi di formazione e consulenza sui temi della circolarità. Un luogo non fisico, che abbiamo chiamato ‘Training for Circularity’, in cui acquisire e rafforzare competenze ed expertise, fondamentali per stimolare un cambiamento duraturo dei sistemi di produzione e di consumo. Questo il senso dell’operazione, di cui le borse di studio sono fiore all’occhiello e prima iniziativa di formazione on the job, con l’obiettivo di creare percorsi specializzanti di alta formazione”.
Co-promotore e partner tecnico-scientifico dell’iniziativa è il Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi Produttivi e Territoriali di ENEA, che accoglierà e formerà 8 dei borsisti selezionati presso il Centro Ricerche Casaccia di Roma. Per Claudia Brunori, Responsabile della divisione Uso efficiente delle risorse e chiusura dei cicli, “La chiusura dei cicli nelle filiere produttive richiede nuove professionalità con una conoscenza specifica di tecnologie e metodologie innovative per un uso più efficiente delle risorse ma anche conoscenze trasversali sul modello economico circolare e capacità di visione trasversale sull’intera catena di valore”. Con questo progetto, aggiunge, “si intende formare tali professionalità, partendo dalla filiera dei RAEE, che saranno addestrate in stretta connessione con le aziende di settore, per rispondere a specifiche esigenze del mondo produttivo”.
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