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venerdì, Novembre 15, 2024

La circolarità nell’educazione montessoriana

La maestra/o, come la Natura, non parla, con moto di circolarità stimola la curiosità e guida all’osservazione, condividendo espressioni di stupore, di soddisfazione, di delusione

Carmela Albarano
Carmela Albaranohttps://carmelaalbaranoblog.home.blog/
Nasce a Roma il 27 Gennaio del 1935, e dopo aver ottenuto l’abilitazione magistrale, nel 1954 comincia a insegnare. Diventa maestra montessoriana di ruolo nel 1972 e insegna sino al 1998 presso la scuola elementare di “Villa Paganini”, a Roma. Conosce gli eredi della Montessori e non smette mai di aggiornarsi e di formarsi, tanto da sviluppare un proprio metodo di insegnamento nell’ambito del paradigma montessoriano. Dal 1989 comincia a scrivere una serie di riflessioni in cui divulga, tra l’altro, la sua peculiare visione della pedagogia e dell’insegnamento montessoriano.

Un grazie “a tutto tondo”, conforme al tema, per essere stata invitata ad esprimere secondo quanto ho appreso e maturato durante una lunga esperienza.

“A tutto tondo” è il massimo che si possa avere, non c’è niente di più. Il massimo nelle figure piane è il cerchio. Il massimo nei corpi è la sfera. Il massimo rappresentato da essi è la perfezione, l’armonia.

Intorno ad un punto centrale tutti gli altri, a seconda delle proprie potenzialità, capacità, consistenza occupano il posto adeguato, e l’unione fa la forza. Ogni punto con la propria energìa ne sprigiona e ne riceve, in un gioco di forze centripeta e centrifuga per un sano egoismo, per alimentarsi, crescere e produrre. Se questo gioco è equilibrato, rispettoso delle regole, delle leggi, è il massimo, la perfezione; altrimenti una “Torre di Babele”, il caos.

L’ecosistema è sovrano

L’ecosistema, nella circolarità naturale delle sue energie, è sovrano. È tutto un “DO UT DES” con produzione e consumo, con scarti, ricicli e sprechi. È qui che nascono il senso dell’economìa e l’esigenza di farne buon uso.

Diamo ora uno sguardo alla nostra Terra, il nostro ambiente, la nostra ragione di vita: una sfera con i suoi elementi, dal punto centrale fino al disopra della superficie, dalla più piccola particella dell’atomo all’elemento che più grande non ce n’è.

Ed eccoli per comodità di studio, di archiviazione, radunati in Regno minerale, Regno vegetale, Regno animale, e, infine, l’Uomo.

Tutti questi elementi per vivere hanno bisogno l’uno dell’altro in uno scambio continuo, assecondando necessità e istinto, ed esercitando astuzia e forza a seconda del proprio essere.

L’uomo mano e mente

L’uomo ha qualcosa in più: il pollice sovrapponibile alle altre dita e la capacità di raziocinio, per cui ha esigenze vitali non solo materiali, ma anche spirituali.

L’uomo è mano e mente, con spinte interiori all’osservare, a curiosare, a penetrare nelle strutture degli oggetti dei suoi interessi, per cui scopre, inventa, imita, adattan-dosi all’ambiente e modificando questo alle proprie esigenze.

Pensiamo un attimo all’uomo primitivo e all’uomo selvaggio, al naufrago, solo su un’isola sperduta nell’oceano, a un bambino perso nella giungla, all’uomo che vive nella natura: la loro vita continua nell’obbedienza alle proprie leggi, prendendo coscienza di sé e di quanto li circonda, assumendo conoscenze e il senso della misura.

La Natura è Cultura, contiene tutto il sapere in sé.

L’educazione non naturale

La sovrastruttura umana ha portato a concepire l’educazione e la struttura delle scuole materna e primaria in modo non naturale: indottrinamento imposto dall’esterno, senza rispetto per l’intelligenza immaginativa e quella creativa, fuori tempo secondo i cicli evolutivi; tempo in cui la cultura è un mezzo, e non un fine a se stessa.

L’educazione montessoriana è educazione cosmologica, rispetta pienamente lo sviluppo psicofisico dell’individuo dalla prenascita.

Essa segue i dettami della Natura: prepara l’ambiente adatto, a misura dei bambini /ragazzi  con suppellettili e materiali a disposizione da permettere di operare  con libertà a seconda delle proprie esigenze.

I maestri come la Natura

La maestra/o, come la Natura, non parla, con moto di circolarità stimola la curiosità e guida all’osservazione, condividendo espressioni di stupore, di soddisfazione, di delusione, . . . intanto si cresce insieme, alimentando l’amore per ciò che interessa e, quindi, ci appartiene. Si sviluppano indirettamente tutti i sentimenti.

La maestra/o, come la Natura, ricca di conoscenze porge notizie, risponde alle domande con l’arte socratica della maieutica, mettendo in grado ognuno di procedere da solo, approfondendo finché si sazia.

Un ambiente laboratorio

Quindi, un ambiente laboratorio in rapporto con l’esterno, dove ognuno, meglio numerosi e di età diverse, si attivano con le proprie possibilità e si mettono in gioco vestendo gli stessi ruoli, nel confronto inconsciamente prendono padronanza di sé.

Come per la nutrizione fisica non diamo come cibo alimenti masticati da noi, e a masticare e digerire ci pensano gli interessati, così dovrebbe essere per l’educazione.

Quante distorsioni produce la fantasia dell’adulto con le favole di ogni genere!

Infine l’educazione montessoriana e il Mondo intero, li visualizzo come il meccani-smo dell’orologio: ruote, rotelle, rotelline, denti e dentini, ogni singola parte contribuisce con la propria soddisfazione alla soddisfazione comune finale.

Appello a Draghi: aiutami a fare da me, solo

A questo punto non posso fare a meno di rivolgere un appello al Presidente del Consiglio dei Ministri Professor Mario Draghi, che ha espresso chiaramente l’importanza del rispetto della Terra che ci ospita e ci appartiene.

“Chiedo, in ricordo della nostra conoscenza, Lei papà e io maestra di Giacomo, che tutte le scuole materna ed elementare avessero, almeno, una sezione con il metodo Montessori per un diritto del bambino ancora ignorato: aiutami a fare da me, solo”.

Leggi gli altri interventi su Cambiare la formazione per cambiare paradigma

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