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venerdì, Novembre 15, 2024

Torna il Circular Monday, l’alternativa circolare agli sprechi del Black Friday

Dalla Svezia torna anche quest’anno l'iniziativa che al consumismo sfrenato del "venerdì nero" contrappone una giornata dedicata ai consumi davvero utili, all'insegna della riduzione dei rifiuti, del riciclo e del riutilizzo. Anche l’Italia fa la sua parte

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Redazione EconomiaCircolare.com

Il Black Friday, l’iniziativa forse più consumista dell’anno, è diventata lunga una settimana. Se il giorno dedicato agli sconti per gli acquisti è ufficialmente il 26 novembre, il colosso Amazon promuove forti riduzioni di prezzi su ogni merce disponibile già dal 19 novembre. La mossa della multinazionale Usa fa sì dunque che in questi giorni si sovrappongano altre due iniziative fondamentali che vanno invece nella direzione opposta: la Settimana europea per la riduzione dei rifiuti, che invita a condividere buone pratiche, e il Circular Monday. Oggi, lunedì 22 novembre, preferiamo dare spazio alla giornata anti-spreco, parlando delle alternative circolari all’economia lineare.

Leggi anche: Ridurre la produzione, argomentato tabù nel Piano per la Transizione Ecologica

Perché il Circular Monday

Al principio fu il Buy Nothing Day, la proposta più radicale che proponeva per un giorno di non comprare assolutamente nulla. Poi nel 2017 a Malmö, in Svezia,la start-up Repamera AB, che si occupa di riparazione di tessuti, decide che serve fare qualcosa di propositivo. Partendo dall’opposizione  al Black Friday, gli ideatori hanno intravisto la necessità di una giornata che promuova il consumo circolare. Dal 2017 al 2019 l’iniziativa si chiamava White Monday – in contrasto con il nero del Friday – ma nel corso del 2020 si è passati dal bianco al circolare per rendere più chiaro il messaggio del movimento.

A promuovere il Circular Monday sono più di 500 organizzazioni in tutto il mondo. Durante tutta la giornata del 22 novembre l’invito – rivolto ad associazioni, influencer, aziende – è di condividere le immagini sui social media con  l’hashtag #circularmonday. C’è chi approfitta della giornata per offrire sconti su beni e servizi circolari.

Più in generale l’appello rivolto ai consumatori è quello di ricorrere all’acquisto di prodotti nuovi soltanto quando non se ne può fare a meno. Prima c’è la possibilità di riparare e riutilizzare i nostri prodotti, di noleggiare prodotti e servizi condividerli in un’ottica di sharing economy, poi c’è la convenienza di acquistare prodotti ricondizionati o usati, perché quello che non va più bene per altri può andar bene per noi.

Leggi anche: Le comunità circolari al centro della Settimana europea per la riduzione dei rifiuti 2021

La partecipazione italiana al Circular Monday

Anche il nostro Paese partecipa al Circular Monday. Tra le organizzazioni ci sono Lottozero, lo spazio creativo e centro per l’arte e il design tessile che si trova a Prato, il Circular Economy Network, il think-tank che mette insieme molte aziende del settore e la Fondazione sviluppo sostenibile, i Foodbusters, l’ong che si occupa del recupero di eccedenze alimentari e lotta contro lo spreco di cibo. L’elenco, da intendersi come non esaustivo, può essere aggiornato e, speriamo, potrà essere rimpinguato ogni anno con nuove adesioni.

Nel nostro piccolo anche noi di EconomiaCircolare.com preferiamo incoraggiare le alternative e, sin dal lancio del sito il 14 ottobre scorso, la costruzione di un’economia non lineare. Nell’ottica del giornalismo costruttivo che ci contraddistingue, invitiamo chi ci legge a raccontarci un’azione circolare che intende mettere in campo da qui alla fine del Black Friday. Potrà farlo sui social, taggandoci nelle foto e nelle descrizioni.

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