L’acqua è una risorsa fondamentale per la vita sul nostro Pianeta, tanto che viene spesso definita l’oro blu, essenziale non solo per la nostra sopravvivenza quotidiana, ma anche per l’agricoltura, l’industria e tutto l’ecosistema nel suo complesso. Tuttavia, la disponibilità di acqua potabile è sotto costante pressione a causa dell’aumento della popolazione mondiale, dell’inquinamento e dei cambiamenti climatici. Negli ultimi anni, inoltre, abbiamo un’Italia “divisa in due”, con forti allagamenti al Nord e estrema siccità al Sud. Tutto ciò dimostra quanto sia fondamentale imparare a risparmiare acqua, ma soprattutto a renderci consapevoli che essa è una risorsa non illimitata.
Proprio per sensibilizzare l’opinione pubblica sull’importanza della gestione sostenibile delle risorse idriche, ogni anno il 22 marzo si celebra la Giornata Mondiale dell’Acqua, un momento per riflettere su come possiamo contribuire individualmente a conservare questa preziosa risorsa. Ecco quindi 10 consigli per risparmiare (e non sprecare) acqua in casa attraverso alcuni semplici gesti e azioni da seguire nel quotidiano, per un risparmio non sono ambientale ma anche, in certi casi, economico.
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1. Verifica e ripara le perdite
Una delle cause più comuni di spreco di acqua in casa sono le perdite non rilevate. Una singola goccia di acqua perduta al secondo può portare a uno spreco di oltre 4.000 litri di acqua all’anno (dato Publiacqua). Considerato che ogni anno ognuno di noi ne beve circa 700 litri, il dato è impressionante.
È quindi fondamentale controllare regolarmente tutte le tubature, i collegamenti dei rubinetti, le guarnizioni e i meccanismi interni delle toilette. Se noti umidità, strisce di calcare particolarmente incrostate o se percepisci il suono dell’acqua che scorre anche quando tutti i rubinetti sono chiusi, potrebbe essere il momento di chiamare un idraulico. Investire in una manutenzione preventiva e/o tempestiva non solo riduce il consumo di acqua ma può anche evitare costosi danni strutturali in futuro.
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2. Installa dispositivi di riduzione del flusso
L’installazione di aeratori sui rubinetti e di soffioni doccia a basso flusso può ridurre significativamente il consumo di acqua. Questi dispositivi lavorano inserendo aria nel flusso d’acqua, riducendo così la quantità utilizzata senza compromettere la pressione. Questa semplice modifica può dimezzare il consumo d’acqua durante l’uso del rubinetto, riducendo non solo l’impatto ambientale ma anche quello economico, contribuendo a notevoli risparmi sulla bolletta idrica.
Un altro accorgimento da prendere in considerazione è quello di installare sciacquoni a doppio tasto. In questo modo si possono risparmiare anche 100 litri d’acqua al giorno, considerando che a ogni utilizzo di modelli con un solo pulsante si usano fino a 16 litri (fonte: ENEA).
3. Uso consapevole della lavatrice e della lavastoviglie
Elettrodomestici come lavatrici e lavastoviglie sono alleati preziosi del risparmio idrico. Bisogna però adoperarli con sapienza. È essenziale utilizzarli possibilmente quando completamente carichi per massimizzare l’efficienza (anche energetica!) di ogni ciclo. Scegliere programmi di lavaggio a basso consumo o eco-friendly può ulteriormente ridurre il consumo di acqua e energia. Inoltre, in caso di nuovo acquisto, confronta bene le schede e le indicazioni relative alla classe energetica e ai consumi idrici. Molti modelli sono progettati per minimizzare gli sprechi di risorse.
Nonostante siano tra gli elettrodomestici che, in media, consumano più acqua in casa, l’utilizzo di lavatrice e lavastoviglie, ove possibile, è preferibile al lavaggio a mano in termini di risparmio idrico. Come riporta, ad esempio, un’analisi di Geopop, scegliere elettrodomestici più moderni e di classe energetica superiore permette di ridurre significativamente lo spreco di acqua, utilizzando una quantità d’acqua dalle 2 alle 13 volte inferiore a parità di oggetti da lavare rispetto al lavaggio a mano.
4. Preferisci la doccia al bagno
Fare la doccia invece del bagno può far risparmiare fino a 1200 litri di acqua all’anno. Si stima che per fare un bagno in vasca si consumino mediamente fra i 100 e i 160 litri di acqua mentre per fare una doccia di 5 minuti se ne consumano al massimo 40 litri.
È importante però anche limitare alla giusta durata le docce. Impostare un timer può aiutare a ridurre ulteriormente il consumo. Per risparmiare ancora più acqua, puoi installare un temporizzatore o bloccare temporaneamente il flusso mentre ti insaponi.
5. Raccogli e riutilizza l’acqua piovana (e non solo)
Siamo spesso portati a usare e buttare l’acqua o a non far caso a quella che arriva gratis dal cielo quando piove. Ove possibile, l’installazione di un sistema di raccolta dell’acqua piovana o l’adozione di mezzi di recupero di quella che usiamo in casa, possono essere eccellenti metodi per ridurre il consumo di acqua potabile. In molti Paesi, sono disponibili incentivi fiscali o sussidi per l’installazione di tali sistemi, rendendo l’investimento ancora più vantaggioso. In Italia, ad esempio, si può ricorrere al bonus ristrutturazione o al bonus verde.
Iniziare a implementare queste abitudini può essere sorprendentemente semplice e variegato, abbracciando diverse fonti e utilizzi. Ecco, ad esempio, alcuni tipi di acque da poter raccogliere e riutilizzare:
Acqua piovana: installare un sistema di raccolta dell’acqua piovana per usi non potabili è uno dei metodi più diretti. Quest’acqua può essere raccolta da grondaie e tetti, e conservata in barili o cisterne. È perfetta per irrigare il giardino, lavare l’auto o pulire esterni, riducendo notevolmente il consumo di acqua potabile per queste attività.
Acqua di cottura: l’acqua utilizzata per bollire pasta, verdure o altri alimenti è ricca di nutrienti e, una volta raffreddata, può essere un ottimo fertilizzante per le piante (se non salata). Questo non solo riutilizza l’acqua che altrimenti andrebbe sprecata, ma aiuta anche a nutrire il suolo del giardino o delle piante domestiche.
Acqua di lavaggio delle verdure: similmente, l’acqua impiegata per lavare frutta e verdura può essere raccolta in una bacinella e riutilizzata per le stesse finalità. Questo tipo di acqua è generalmente pulita e può essere immediatamente usata per annaffiare le piante.
Acqua fredda della doccia: spesso, mentre si attende che l’acqua della doccia raggiunga la temperatura desiderata, quella inizialmente fredda viene lasciata scorrere inutilmente nello scarico. Posizionando un secchio nella doccia durante questi momenti, è possibile raccogliere questa acqua senza farla scorrere inutilmente. Anche questa può essere impiegata per scopi come l’irrigazione o la pulizia, evitando di sprecare una risorsa preziosa.
Acqua di scarico della lavatrice: ove non sia previsto che l’acqua di questo elettrodomestico finisca direttamente negli scarichi ma, ad esempio, in un lavatoio, è possibile raccoglierla per diversi utilizzi come tirare lo scarico del bagno o lavare i balconi. In quest’ultimo caso, tra l’altro, essendo acqua già saponata, vi permetterà di risparmiare anche nell’uso del detersivo (ma occhio che sia compatibile con il materiale della superficie da lavare!).
Acqua di condensa dei condizionatori: l’acqua di condensa dei condizionatori può essere utilizzata per numerosi usi domestici, come ad esempio per il ferro da stiro (è infatti priva di calcare) o per lavare a terra ma non solo. Essendo demineralizzata, risulta anche un’ottima acqua per innaffiare in particolare le piante acidofile, grasse e carnivore.
6. Irrigazione intelligente per il giardino
L’irrigazione del giardino e in balcone può essere ottimizzata utilizzando sistemi di irrigazione a goccia che dirigono l’acqua direttamente alle radici delle piante, dove è più necessaria. Irrigare durante le ore più fresche del giorno, come la mattina presto o la sera, minimizza l’evaporazione. Un sensore di umidità del suolo può anche aiutare a determinare quando è realmente necessario irrigare, evitando sprechi.
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7. Utilizzo responsabile dell’acqua in cucina
Usare l’acqua in cucina richiede attenzione. Ad esempio, prediligere, quando possibile, una cottura a vapore che, oltre ad essere più salutare – in quanto vengono mantenuti intatti i nutrienti e non vengono utilizzati grassi aggiuntivi (fonte: Fondazione Veronesi) – richiede meno acqua rispetto ad altri tipi di cotture.
Come anticipato nei paragrafi precedenti, riempire una bacinella per lavare frutta e verdura può far risparmiare acqua rispetto al lasciarla scorrere dal rubinetto direttamente nello scarico. L’acqua raccolta poi può essere riutilizzata per innaffiare le piante. L’acqua di cottura della pasta o delle verdure? Ideale anche per lasciare a mollo i piatti prima di lavarli oltre che, quando non salata, per le piante.
8. Scegli piante resistenti alla siccità
Per il giardino o per abbellire casa, selezionare piante adatte al clima locale può ridurre drasticamente il bisogno di irrigarle. Scegliere piante naturalmente predisposte a sopravvivere con meno acqua riduce la necessità di innaffiarle (rendendo, quindi, anche più semplice prendersene cura).
9. Educazione all’uso dell’acqua
Educare se stessi e i propri familiari sull’importanza dell’acqua e sulle best practice da seguire per ridurne l’uso o lo spreco è fondamentale. Spiegare ai bambini come e perché è importante risparmiare acqua può instillare in loro abitudini che dureranno per tutta la vita e che verranno tramandate alle generazioni future.
10. Comprendere l’impronta idrica degli oggetti
L’ultimo consiglio è uno dei più importanti. Ogni prodotto che acquistiamo ha un’impronta idrica, che è la quantità totale di acqua utilizzata per la sua produzione. Ad esempio, la produzione di una singola maglietta di cotone può richiedere fino a 2700 litri d’acqua. Essere consapevoli di questo può spingerci a fare scelte più sostenibili, come riparare i vestiti invece di comprarne di nuovi e allungare la vita agli oggetti in generale, contribuendo significativamente alla conservazione delle risorse idriche.
Adottare queste pratiche non solo aiuta a ridurre il consumo personale di acqua ma promuove anche uno stile di vita più sostenibile e responsabile verso l’ambiente.
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