A due giorni dalla risoluzione dell’Onu per porre fine all’inquinamento da plastica e raggiungere un accordo internazionale legalmente vincolante entro il 2024, l’Italia compie un ulteriore passo verso un sistema di deposito su cauzione per gli imballaggi monouso per bevande. Facendo seguito all’appello del novembre scorso al governo Draghi ed al ministro Cingolani per velocizzare l’introduzione di un efficace sistema di deposito, l’Associazione nazionale Comuni Virtuosi (in collaborazione con A Sud Onlus, Altroconsumo, Greenpeace, Italia Nostra, Kyoto Club, LAV, Legambiente, Lipu-Bird Life Italia, Oxfam, Marevivo, Pro Natura, Retake, Slow Food Italia, Touring Club Italiano, WWF e Zero Waste Italy) lancia oggi la campagna nazionale di sensibilizzazione “A buon rendere – molto più di un vuoto”.
E lo fa rendendo noti i risultati di un sondaggio condotto da AstraRicerche: l´83% degli italiani sostiene l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale.
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Perché serve un sistema di deposito su cauzione
L’Italia, affermano gli organizzatori della campagna, “ha bisogno di un Sistema di deposito cauzionale per raggiungere gli obiettivi di raccolta e riciclo europei e per ridurre l’inquinamento dei suoi mari, delle sue campagne e delle sue città”. La piccola somma (“deposito”) aggiunta sul prezzo di vendita delle bevande che viene restituita nella sua totalità, quando la bottiglia o lattina viene riportata in un punto di raccolta, ne garantisce il buon fine.
Un dato segnala con evidenza il valore che i depositi cauzionali hanno nella transizione verso un’economa più compiutamente circolare: la differenza tra i tassi di intercettazione delle bottiglie per bevande tra i Paesi membri con e senza tale sistema. I tassi medi nei Paesi europei con DRS attivi superano il 90% (94% per l’esattezza), negli altri non raggiunge il 50% (47%). “Un segnale inequivocabile”, secondo i promotori della campagna.
“A buon rendere – molto più di un vuoto”, è una campagna che punta a sensibilizzare i cittadini, la politica, l’industria delle bevande e della distribuzione organizzata sui benefici di un sistema di deposito su cauzione, per contribuire alla velocizzazione dei tempi di approvazione di una legge nazionale. Per farlo, la campagna si avvarrà di “strumenti quali petizioni, sondaggi, eventi pubblici, attività di citizen science, quali i report sui materiali che frequentemente si trovano dispersi durante i cleanup, produzione di studi e di materiali divulgativi”.
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Gli obiettivi della campagna
Gli aderenti alla campagna – cui è lgato un sito web dove trovare approfondimenti e una Petizione – chiedono l’introduzione di un sistema di deposito cauzionale (sinteticamente DRS, “Deposit Return System”) che, sulla scorta dei sistemi di deposito già operanti con successo in diversi Paesi UE, sia:
- di portata nazionale;
- obbligatorio per i Produttori;
- che copra tutte le tipologie di bevande in bottiglie di plastica, vetro e lattine.
Un sistema DRS consentirebbe all’Italia “di proteggere il nostro ambiente, favorire la transizione verso l’economia circolare e raggiungere gli obiettivi europei in materia di raccolta selettiva e riciclo”.
La campagna si muove nel solco delle iniziative delle istituzioni UE che stanno considerando un possibile approccio al DRS comune in tutta Europa.
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