fbpx
venerdì, Novembre 15, 2024
RUBRICA

SPECIALE | Giornalismo costruttivo
S

Sin dalla partenza di EconomiaCircolare.com, avvenuta il 14 ottobre 2020, abbiamo parlato di “giornalismo delle soluzioni”. Era, ed è, la nostra stella polare: un’informazione che oltre all’analisi dei problemi e delle criticità, ancora più evidenti nel campo ambientale in cui operiamo, allargasse lo sguardo per provare a comprendere in che modo e con quali tempistiche sia possibile risolvere le storture di un sistema che, come conferma la crisi climatica in cui siamo immerse e immersi, si è rilevato insostenibile sotto ogni punto di vista.

La strada del giornalismo costruttivo, specie in Italia, è tortuosa e conduce al massimo a poche isole felici. I mass media nel nostro Paese – per ragioni che sarebbe troppo lungo approfondire in questa sede – restano ancorati a un modello informativo tossico, legato strenuamente alle polemiche quotidiane che puntualmente vengono seppellite il giorno dopo da nuove polemiche e così via, in un circolo vizioso asfissiante in cui manca l’aria al pubblico (ai pubblici) e, di conseguenza, ne giova pure la salute della democrazia.

Per questi motivi abbiamo scelto di offrirvi uno Speciale dedicato in modo specifico al giornalismo costruttivo. Non si tratta della solita sindrome dell’ombelico di cui soffre gran parte della stampa italiana, in cui vogliamo raccontare in maniera autoreferenziale chi siamo e in cosa crediamo. Pensiamo invece che i punti di contatti  tra giornalismo costruttivo ed economia circolare siano notevoli, a partire dalla comune volontà di risolvere le questioni aperte attraverso un approccio positivo (ma non ingenuo), per fare in modo che i problemi di ieri e di oggi possano diventare le soluzioni del domani.

Tra i primi a promuovere questo nuovo approccio nella galassia informativa furono nel 2010 i giornalisti del New York Times David Bornstein e Tina Rosenberg con la rubrica “Fixes”. Tre anni dopo contribuirono a creare il Solutions Journalism Network, oggi punto di riferimento per migliaia di giornaliste, giornalisti, lettrici e lettori in tutto il mondo. In questo Speciale troverete le interviste ai massimi esperti di giornalismo costruttivo, il racconto del network italiano Constructive Network e la collaborazione con EconomiaCircolare.com, l’analisi e la prospettiva sulla crisi climatica, una delle grandi questioni finora irrisolte dei nostri tempi

Infine rinnoviamo l’invito a inoltrarci contributi, critiche e suggerimenti. E vi auguriamo una buona lettura costruttiva e dunque circolare.

© Riproduzione riservata

“Così il giornalismo costruttivo curerà l’ansia climatica”. Intervista a Ulrik Haagerup

Il giornalismo costruttivo è un antidoto contro i mali del sistema mediatico e una risposta all’ansia climatica. Perché i lettori oggi vogliono capire i problemi e sapere come risolverli. Per farlo, però, i giornalisti devono cambiare il loro modo di lavorare. E riscoprire l’obiettività e la deontologia professionale

Oltre il giornalismo fossile. L’emergenza informativa è connessa a quella climatica

I legami tra industria fossile e emergenza climatica vanno oltre il rapporto causa-effetto. Le lobby dell'oil&gas pagano scienziati, inquinano l'informazione, condizionano la politica e le politiche energetiche. In altre parole, sono (buona) parte del problema. Una stampa libera dal fossile invece è parte della soluzione: ecco perché EconomiaCircolare.com aderisce alla coalizione “Stampa libera per il clima”

“Il clima ha bisogno di soluzioni e il giornalismo deve darle”. Intervista a Tina Rosenberg

La giornalista statunitense Tina Rosenberg racconta la sua esperienza nel solution journalism. Per contrastare il sensazionalismo delle notizie e contribuire a migliorare la società. E che nella costante emergenza climatica di oggi, può essere una strada nuova per dare una speranza concreta a milioni di persone

Come sopravvivere alla crisi climatica: giornalismo e attivismo alla ricerca di soluzioni

Di fronte alla crisi climatica giornalismo e attivismo ambientale sono sempre più attenti a raccontare le esperienze positive e le soluzioni. Perché la denuncia è necessaria ma non sufficiente: chi vuole migliorare la società deve indicare anche le vie per arrivare al cambiamento