fbpx
venerdì, Novembre 15, 2024

Come non comprare nulla di nuovo senza rinunciare a ciò che serve quando si ha un figlio

Quando una nuova vita si affaccia all'orizzonte, tutto ci sembra essenziale. Basta poco, poi, per scoprire che abbiamo inondato i nostri figli di cose inutili. Per rimediare ci si può rivolgere al caro e vecchio usato, sempre pronto ad aggiornarsi

Valeria Morelli
Valeria Morelli
Content Manager e storyteller 2.0. Fa parte del network di Eco Connection Media. Si occupa di strategie di comunicazione web, gestione social, consulenza 2.0 e redazione news e testi SEO. Per Green Factor, all’interno dell’ufficio stampa, si occupa delle relazioni istituzionali.

Ammettiamolo: l’arrivo di un bambino è sicuramente un lieto evento, ma è anche un momento accompagnato da ansie, dubbi e preoccupazioni. Innanzitutto, vi è un “riassetto” degli equilibri familiari poiché il nuovo arrivato non ha bisogno solamente di attenzioni emotive, ma anche di beni materiali il cui costo non è trascurabile.

Secondo i dati raccolti nel 2020 e riepilogati nel 5° rapporto dell’Osservatorio Nazionale Federconsumatori dal titolo “I costi per crescere un figlio/a da 0 a 18 anni” per mantenere un figlio in questa fascia di età il costo medio è di 175.642,72€: una vera doccia fredda per chi decide di allargare la famiglia.

Già da quanto il bambino è nel grembo materno iniziano le prime spese perché tutto sembra indispensabile: ci si affretta ad accumulare vestiti, ad acquistare la culla, il famigerato trio, il seggiolino per auto per non parlare poi dei giocattoli che, molto probabilmente, non verranno usati ma che comunque andranno a pesare sia sul bilancio familiare che su quello del Pianeta trasformandosi, in poco tempo, in rifiuti.

Quindi la prima regola per non essere sopraffatti da questo evento è chiedersi sempre: servirà veramente? Prima di aprire il portafoglio il buon senso deve essere il criterio alla base di tutti gli acquisti. Come si può invece risparmiare nell’acquisto di ciò che è realmente indispensabile? Semplice: basta non acquistare oggetti nuovi ma optare per tutte le alternative offerte oggi dal mercato del second hand.

Leggi anche: Giochi ecosostenibili, 9 idee di economia circolare per bambini e animali

L’usato per i bambini che salva pianeta e portafoglio

Quando si diventa genitori una delle prime cose che si impara è che tutto quello che si acquista dura pochissimo tempo perché i bambini crescono. Per questo, negli ultimi anni, si è andato sempre di più sviluppando il mercato di seconda mano di tutto ciò che può servire ai piccoli di casa. Dall’arredo al guardaroba si può trovare di tutto: un’opportunità sia per chi deve disfarsi di tutte le cose accumulate nei primi mesi e anni di vita del bambino sia per chi, al contrario, si trova nella necessità di doverle reperire e che quindi potrà così averle low cost se non addirittura gratuitamente.

I benefici non si limitano al portafoglio ma anche all’ambiente: grazie al mercato del second hand non solo si evita che ciò che non serve più e che è ancora in buono stato diventi rifiuto, ma si tagliano anche le emissioni inquinanti legate alla produzione di nuovi beni, allungando la vita a ciò che già esiste, riducendo così l’impronta ecologica… del bebè in arrivo!

Dove trovare ciò di cui si ha bisogno?

Leggi anche: Un Natale circolare è possibile, a partire dalle camerette dei bambini

La rete della famiglia e degli amici

Nella ricerca di ciò che può servire ai bambini la prima tappa da percorrere si ferma alla rete di familiari ed amici che sono diventati genitori prima di voi. Da sempre è diffusa l’abitudine di scambiarsi vestiti, così che quello che è diventato stretto per i più grandi può entrare nel guardaroba dei più piccoli. Questo passaggio “di manina in manina” non si limita solamente agli indumenti, ma riguarda anche bilance pesa bebè, sterilizzatori, culle, passeggini e, in generale, tutto ciò che serve al nascituro e può essere recuperato in quella che è una vera “associazione di muto soccorso” composta dalle persone che ci sono accanto.

Potreste anche organizzare periodicamente dei “Baby Swap party”: di cosa si tratta? Letteralmente è una “festa” dello scambio dove si dona o si baratta ciò che non serve più con qualcosa che, invece, ci potrà essere utile. Rappresenta quindi un’occasione per incontrare parenti ed amici e, allo stesso tempo, per far ri-diventare utili oggetti per bambini che, altrimenti, finirebbero accatastati in un angolo della soffitta o della cantina o, ancor peggio, nella pattumiera.

Leggi anche: Consigli per far amare l’ecologia ai bambini. Libri, film, giochi e non solo

Mercatini dell’usato

Un’altra risorsa “second hand” a cui attingere per un bambino sono i mercatini dell’usato. Non pensate ai vecchi negozi polverosi di un tempo dove tutto era accatastato senza ordine e nei quali, più che effettuare un acquisto, si va alla ricerca di un tesoro sommerso.

I moderni mercati di seconda mano specializzati in prodotti per bambini sono store all’avanguardia con un’esposizione curata e nei quali ogni oggetto, completo di arredo e abito è pari al nuovo. Si tratta, perlopiù, di negozi appartenenti a reti in franchising come Secondamanina, Babybazar e La Birba nei quali è possibile trovare tutto ciò di cui si ha bisogno per bambini di età compresa dai 0 ai 12 anni (alcuni si spingono anche fino ai 16 anni).

In questi negozi si possono acquistare lettini, carrozzine, passeggini, seggiolini per automobili ma anche abbigliamento e scarpe – griffate e non – in ottime condizioni. In poco tempo questi negozi sono diventati veri punti di riferimento per lo shopping di molte famiglie.

Leggi anche: 10 oggetti di uso comune che forse non sai ma… nascono dal riciclo

La terza via del web

Non possiamo poi dimenticare uno strumento fondamentale per gli acquisti low cost: il web. Partiamo innanzitutto da Facebook: in questo social network, nel corso del tempo, si sono moltiplicati i gruppi nei quali è possibile vendere, barattare o regalare prodotti per l’infanzia. Un esempio sono i gruppi locali “te lo regalo se lo vieni a prendere” dove è possibile trovare un po’ di tutto, ma soprattutto oggetti ingombranti come lettini, box e culle. Come funzionano? Sarà sufficiente prenotare l’oggetto desiderato, attendere la conferma di chi vuole regalarlo e andarlo a prendere nel luogo concordato rispettando l’orario stabilito. Basterà un semplice “grazie” (e ovviamente il ritiro del regalo) e l’acquisto” sarà perfezionato.

In alternativa potreste rivolgervi anche ai siti internet specializzati nella vendita e nell’acquisto dell’usato: ne esistono alcuni che funzionano con il sistema del baratto “asincrono”. Di cosa si tratta?  Ad ogni bene caricato sulla piattaforma viene assegnato un valore in crediti. Una volta che l’oggetto verrà “acquistato” potrete utilizzare i crediti accumulati per aggiudicarvi beni di vostro interesse.

Un esempio è il sito Armadio Verde, incentrato sul vestiario anche dei bambini. Chi, invece, è alla ricerca di altri oggetti come, ad esempio,  attrezzature per neonati o giocattoli, potrà visitare il sito “cose (in)utili”  che, in realtà, sarà utilissimo ad evitare di acquistare nuovi articoli. Esistono poi diverse app da scaricare sui dispositivi portatili che consentono il raggiungimento dello stesso scopo come, ad esempio, quella di Subito: nella categoria “Tutto per bambini” sono pubblicati migliaia di annunci di vendita di prodotti secondhand dedicati ai più piccoli.

Un’altra applicazione preziosa per chi cerca oggetti usati è poi Wallapop la cui parola d’ordine è “se non lo usi vendilo”: anche qui, nella categoria “bambini e neonati”, potrete trovare tutto ciò che serve nella prima infanzia e per i bambini più grandi.

Ora non vi resta che iniziare la vostra ricerca.

Leggi anche: 8 libri per raccontare a bambini e teenager l’economia circolare e l’ecologia

© Riproduzione riservata

spot_img

POTREBBE INTERESSARTI

Ultime notizie