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domenica, Maggio 19, 2024

Giochi ecosostenibili, 9 idee di economia circolare per bambini e animali

Ai giochi affidiamo spesso fantasia e creatività. Ma cosa succede quando diventano esempi di circolarità? Dai grandi marchi come Mattel a storici giochi come il Sapientino, ecco una lista di suggerimenti per essere sostenibili sin dall'infanzia

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

Cosa fare con l’albero del lattice quando non ne produce più? Come sostituire la plastica vergine dei giochi con quella riciclata, magari ripescata dagli oceani? Come insegnare, giocando, la raccolta differenziata? Esistono giocattoli esempio di economia circolare? Per sapere le risposte continuate a leggere l’articolo!

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Dagli scarti dell’albero della gomma nascono i PlanToys

Ha 40 anni l’azienda thailandese Plan Toys che idea giocattoli in armonia con la natura sin dalla materia prima utilizzata. Parliamo infatti di giochi realizzati con il legno degli alberi di gomma quando essi non producono più lattice (divenendo inutili per l’industria del lattex). I coloranti utilizzati sono ecosostenibili e la carta riciclata. Ma non solo, da anni l’azienda si impegna a piantare un albero ogni volta che ne venga tagliato uno, garantendo così un progetto di riforestazione.

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Il pongo biodegradabile che viene dal mais

La pasta modellabile è sempre stata la gioia dei più piccoli per creare ciò che la fantasia suggerisce. Ancor meglio se di mille colori. Popolarissimi tra i pargoli sono i mattoncini realizzati a base di amido di mais e dall’effetto arcobaleno grazie ai coloranti alimentari. Basta inumidirli per incollarli (senza bisogno di aggiungere altro) l’un l’altro per costruire tutto quello che si vuole. Dal realizzare un fiore a un castello! Sul mercato se ne trovano di diversi produttori, anche made in Italy per una filiera corta, pure quando si parla di divertimento dei giovanissimi!

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Sapientino Riusa Ricicla e Trasforma

Alzi la mano chi ha avuto un Sapientino quando si era bimbi! Quello che la Clementoni ha realizzato recentemente è un gioco divertente dal titolo che spiega tutto: riusa, ricicla e trasforma. Lo scopo del gioco? Insegnare ai bambini i temi del riciclo in maniera divertente. Le attività che si possono realizzare sono tre. Con il gioco della differenziata l’obiettivo sarà ripulire gli ambienti riponendo ogni oggetto nell’apposito contenitore. La seconda via prevede lo scovare quali siano gli oggetti realizzati con materie prime seconde, quindi proprio grazie al riciclo.

La terza sfida sarà col memo del riutilizzo per indovinare quale rifiuto, se mandato a corretta differenziata, potrà rinascere e sotto quale forma. Pronti a sfidarvi in famiglia?

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Chiedilo a Junker

I vostri pargoli sono amanti di smartphone e tablet? Un gioco intelligente da fare, insieme, parte da una app nata per la raccolta differenziata. Utilizzando Junker basta inquadrare un codice a barre di un prodotto per capire dove gettarne le diverse componenti per avviare tutto a riciclo (o correttamente nella frazione secca). Sebbene sia stata pensata per gli adulti, negli anni la famosa app è diventata uno strumento di sfida in famiglia per delle serate dedicate a chi ne sa di più sui diversi imballaggi. Avete mai provato?

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Sassi junior: libri e sostenibilità a misura di bambino

Sassi Junior è una casa editrice “green” italiana dal respiro internazionale che si rivolge ai giovanissimi. Dai temi dei libri e dei giochi (come i cubotti), ai materiali utilizzati, la sostenibilità è il vero filo conduttore di tutte le linee. La carta? Deriva da foreste gestite in maniera responsabile o riciclata. Un’attenzione particolare e green è poi quella posta per gli inchiostri utilizzati, ovviamente ecologici. Oltre ai libri, giochi educativi quali i cubi componibili, i puzzle o memory consentono ai bambini di crescere come piccoli ecologisti. Le collane spaziano su ogni argomento che possa interessare i nostri figli: scienza, geografia, archeologia, animali, fantasia, arte e… natale. Tanto per cominciare! Un mondo da scoprire.

Green toys di nome e di fatto

Il nome è già tutto un programma. Green Toys nasce in California – stato americano con rigide regole in tema di sicurezza e ambiente – con lo scopo di immettere sul mercato eco giochi. Perché sono “circolari”? Perché vengono realizzati riciclando contenitori come quelli del latte o i vasetti dello yogurt. Uno speciale contatore che continua ad aggiornarsi ci dice che sono oltre 100mila i contenitori del latte che sono tornati a nuova vita. Nascono così automobiline, barche o formine per il mare (ma ovviamente non dimentichiamoli in spiaggia!). Tra gli aspetti di sostenibilità non viene trascurato nemmeno il packaging, studiato appositamente perché sia 100% riciclabile tanto da aver consentito all’azienda di vincere il Greener Packaging Award.

Barbie rinasce dalla plastica raccolta nei corsi d’acqua

Ha fatto compagnia nel gioco a generazioni di bambine (e bambini) e i suoi abiti e giochi sono spesso stati specchio della società. Stiamo parlando della Barbie, che negli ultimi anni abbiamo sempre più spesso visto anche negli abiti (letteralmente) di ambassador su temi quali diversità, inclusione, pari opportunità e ora sostenibilità.

Quale possa essere la correlazione con l’economia circolare è presto detto. La Mattel ha lanciato la prima linea di fashion doll in plastica riciclata per la salvaguardia degli oceani. Il noto brand ha da tempo annunciato anche un ambizioso obiettivo: entro il 2030 far sì che la plastica utilizzata per i giochi sia riciclata, riciclabile o di origine 100% naturale.

Per le tre bambole di Barbie Loves the Ocean e il playset del Chiosco da spiaggia, la plastica utilizzata proviene per il 90% da riciclo. La particolarità? L’impiego di parti in plastica raccolta all’interno di 50 km di corsi d’acqua in aree prive di sistemi formali di raccolta dei rifiuti.

Anche gli amici a quattro zampe vogliono la loro parte

Quando pensiamo ai giochi immaginiamo subito che siano per i bambini eppure un ampio settore è quello rivolto ai migliori amici dell’uomo. L’americana West Paw, che da anni produce giochi per animali domestici con attenzione all’ambiente, ha questa volta deciso di impiegare come materia prima (seconda) la Seaflex, una miscela di plastica riciclata che impiega anche quella pescata dagli oceani. L’idea nasce in collaborazione con la Oceanworks che rifornisce la plastica “pescata” in alto mare. Una curiosità. Sul portale della West Paw è inoltre specificato che se il vostro amato amico si è stufato del gioco, potrà essere rimandato indietro per essere igienizzato e rimesso a disposizione di qualche altro fortunato animale. Per ora un bau urrà per l’economia circolare e vi aggiorneremo se troveremo iniziative similari in Italia.

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Dove riporre i giocattoli

Tra le realtà che stanno lavorando alla riconversione green dei giochi vi è anche la LEGO® il cui percorso, è stato annunciato, si completerà entro il 2030. Tra gli step già raggiunti vi è ad esempio la realizzazione di alcuni elementi “vegetali” come alberi e cespugli realizzati sostituendo la plastica con biopolimeri derivanti da canna da zucchero già dal 2018. Tra le soluzioni esempio di economia circolare, come la stessa LEGO sottolinea, c’è “la produzione di questa borsa con poliestere riciclato anziché vergine riduce il consumo di energia del 50%, il consumo di acqua del 20% e l’inquinamento atmosferico del 60%”. Lo sapevate?

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