Per una rivoluzione nella gestione dei rifiuti urbani.
L’obiettivo “rifiuti zero” in Italia non è oggi solo un orizzonte culturale ma una possibilità tecnologica in grado di dare forza e competitività alla nostra economia.
Per renderla concreta è necessaria un’alleanza tra cittadini, istituzioni ed imprese, a partire da esperienze già in atto.
Il rapporto “Waste End. Economia circolare, nuova frontiera del made in Italy”, presentato da Symbola e Kinexia nel 2015, si inserisce a pieno all’interno di questo contesto, e propone una dettagliata strategia per valorizzare le opportunità che arrivano da una gestione sostenibile e innovativa dei rifiuti urbani a vantaggio di imprese e occupazione. Entro il 2020, con la ricetta Waste End, il mondo dei rifiuti potrebbe essere protagonista di una vera rivoluzione. Con una diminuzione dei rifiuti avviati in discarica (ridotti ad un terzo, dal 38% al 12% del totale), col raddoppiamento della raccolta differenziata (dal 43% all’82%), col rifiuto urbano residuo indifferenziato che si riduce ad un terzo (dal 57% al 18%), e l’incenerimento più che dimezzato (dal 17% al 7%).
“Si tratta di stime – sottolinea Pietro Colucci, Presidente Kinexia Spa – fatte quasi sempre al ribasso, che, al di là dei decimali, descrivono uno scenario in cui l’ambiente, l’efficienza, l’innovazione, la qualità e la competitività tornano protagonisti. Uno scenario in virtù del quale il Paese può rafforzare il proprio protagonismo manifatturiero, e conquistare posizioni su terreni di frontiera, come le tecnologie innovative al servizio del riciclo, e la produzione di materie prime seconde di qualità. Parlando di rifiuti, insomma, parliamo del futuro – un futuro migliore – per il Paese”.