Oggi, soprattutto dopo che l’Europa ha lanciato il Green Deal e ha sottoposto l’approvazione dei Piani nazionali di ripresa e resilienza al rispetto dei suoi principi, non si può non essere ecologisti. Su questo tema FB Bubbles – divisione di FB&Associati, società specializzata in public affairs, advocacy e lobbying – ha analizzato le forme in cui l’ecologismo viene interpretato dalle forze politiche. “Di certo – afferma la società di consulenza – c’è che l’ecologismo non è più esclusivo appannaggio del centrosinistra e il fatto che, nonostante spesso le istanze green vengano cavalcate in un’ottica elettorale, la tematica è ormai definitivamente inserita nell’agenda politica istituzionale e ora anche decisionale”.
Rilevanza crescente oltre il recinto del centrosinistra
L’ecologismo, sostiene il FB&Associati, “sta acquisendo sempre più spazio nel dibattito politico, diventando il principio alla base della ripartenza delle economie nazionali e continentali dopo la pandemia da Covid-19”. Ovvia conseguenza del fatto che la vita politica negli ultimi mesi è stata calamitata dal dibattito sul Pnrr, il 37% dei cui fondi, è il diktat della Commissione, deve andare alla transizione ecologica. Questa nuova centralità del tema fa sì che se per anni la sostenibilità ambientale “è stata pilastro della sinistra italiana, sovente accusata dalla controparte di un affezionamento principalmente ideologico alle questioni green, e istanza ‘di nicchia’ raramente inserita nell’agenda politica, col tempo in Italia ha assunto sempre maggiore rilevanza, tale da divenire uno dei pilastri di uno dei partiti protagonisti della storia politica italiana degli ultimi anni, ovvero il Movimento 5 Stelle, e tematica di interesse della quasi totalità del panorama politico”.
Una pioggia di ecologismo politico sui social
Il tema ecologico, nei soli ultimi 3 mesi, ha attivato almeno 360 attori istituzionali, con oltre 1.500 post diffusi sui social, riferisce la società di consulenza: “L’analisi social evidenzia come l’ecologismo sia ancora un tema radicato e appartenente al Movimento 5 Stelle e al centro-sinistra”.
La rilevanza del tema sui social viene confermata anche dall’analisi degli atti di sindacato ispettivo presentati in Parlamento (interrogazioni e interpellanze), dove il tema “verde” ha acquisito una rilevante centralità nel dibattito parlamentare degli ultimi mesi dovuta evidentemente al traino della transizione ecologica e del PNRR.
In particolare rispetto a interrogazioni e interpellanze ‘green’ che nei primi mesi del 2019 e 2020 si potevano contare quasi sempre sulle dita delle mani, nel 2021 siamo mediamente sopra i 20 atti ispettivi ogni mese.
Dall’analisi di FB Bubbles il gruppo parlamentare con il maggior numero di atti di sindacato ispettivo su tematiche ambientali, in entrambi i rami del Parlamento, è stato il Movimento 5 Stelle, un risultato in linea con la storica sensibilità del Movimento verso i temi ambientali. Il secondo gruppo per numero di atti presentati è il Gruppo Misto: dato, questo, “probabilmente legato alla forte presenza, nella sua compagine, di parlamentari usciti fuori dal M5S”. Segue il Partito Democratico, mentre restano sullo sfondo i partiti di centro-destra.
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I temi cari all’ecologismo politico sui social: emissioni, 110%, mobilità sostenibile
Con oltre 230 post dedicati al tema, le emissioni climalteranti, la tematica più discussa sui social nell’arco degli ultimi 90 giorni, guidano l’onda verde sui social dei politici. 115 esponenti del Movimento 5 Stelle si sono espressi online a riguardo, rendendo il Movimento il gruppo più attivo, seguito dal Partito Democratico con 32 esponenti. Segue poi la Lega, con 25 rappresentanti.
Molto dibattuto il tema del superbonus 110% e della riqualificazione degli edifici, affrontato sui social da oltre 200 politici. Anche in questo caso M5S e PD sono i due gruppi più attivi seguiti da Forza Italia, con rispettivamente 78, 63 e 36 esponenti attivi.
Mobilità sostenibile ed Ecobonus sono le altre due declinazioni assunte dal dibattito politico sui temi green. Complessivamente meno dibattute delle altre, vedono attivi rispettivamente 80 e 64 esponenti, soprattutto tra le fila del M5S, compresi ex membri, e di Forza Italia.
Interrogazioni e interpellanze parlamentari
Rispetto alla produzione di atti di sindacato ispettivo dedicati ai temi green si conferma la presenza maggioritaria di 5 Stelle e dem: sono infatti i parlamentari di questi due gruppi che hanno presentato il maggior numero di atti in Parlamento. L’analisi sugli atti conferma le emissioni come uno dei temi più rilevanti per il Movimento 5 Stelle e il centro-sinistra. Mentre l’ecobonus e la riqualificazione degli edifici non rientrano più nella sfera di quei partiti ma soprattutto degli ex membri del Movimento e di Forza Italia.
Economia circolare
Altro tema in cui l’ecologismo viene declinato nella comunicazione di esponenti politici è l’economia circolare: 160 rappresentanti hanno postato contenuti a riguardo. I più attivi sono sempre quelli del M5S (94), seguiti questa volta della Lega (15) e da Forza Italia (12). I grillini ne hanno parlato a tutti i livelli, da Luigi Di Maio che loda l’Italia come leader europeo dell’economia circolare, a Virginia Raggi e Chiara Appendino per le iniziative cittadine, da Sergio Costa che ha condiviso i nuovi target europei per la gestione dei rifiuti a Roberto Fico che ne ha parlato a proposito del Pnrr. I leghisti hanno invece rilanciato sui social soprattutto bandi regionali per le Pmi, ma anche polemizzato con la gestione dem della questione in Europa. Strategia comunicativa simile è stata adottata da Forza Italia, i cui esponenti hanno alternato critiche al sodalizio PD-M5S a risultati nelle amministrazioni locali.
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L’ecologismo è ormai appannaggio di (quasi) tutto l’arco costituzionale
“Le macro tematiche relative all’ecologismo non sono più esclusivo appannaggio del centrosinistra, rivelandosi invece una tematica politicamente trasversale, acquisendo predominanza anche nei partiti storici del centro-destra come Forza Italia”, conclude, sulla base dei dati appena illustrati, il report di FB Bubbles. Questo nonostante una forte predominanza del Movimento 5 Stelle e la “quasi totale assenza” di Fratelli d’Italia dalle conversazioni online sulla sostenibilità.
E di temi green non si parla più solo per inseguire le tendenze magari durante la Giornata mondiale della Terra o quella dell’Ambiente: “Oggi il tema non solo sta generando un prolifico dibattito istituzionale, ma è anche finalmente inserito nell’agenda politica istituzionale e ora anche decisionale, rientrando quindi tra i pochi temi su cui effettivamente si decide”.
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