Midorj
- Modello produttivo circolare
- B2B
RIUSO CREATIVO
GIOIELLI REALIZZATI CON COMPONENTI ELETTRONICI OBSOLETI E DI SCARTO
Il primo Midorj nasce per caso, con una scoperta notturna. Da un cassetto di un vecchio laboratorio, pieno di scarti di componenti elettronici che, ammassati l’uno sull'altro senza un ordine né una logica, assumevano forme di esseri di un mondo parallelo, si è fatto avanti il primo Midorj. Nasce da lì un esercito di strani animaletti che, seguendo il principio dell’insetto incastonato nell'ambra, vengono immersi nella resina epossidica. Questa conserva gli animaletti, li protegge dal passare del tempo, conferisce loro un nuovo significato, un nuovo scopo, una nuova vita.
Il brand, legato al Giappone per il richiamo allo sviluppo tecnologico di questo Paese e per il nome, in realtà è tutto italiano. Midorj, che significa verde in giapponese, nasce, infatti, dall'intuizione, dall'esperienza e dalla creatività di un'artigiana del XXI secolo. Nelle creazioni Midorj l’Architetta designer Camilla Andreani mette tutta la sua conoscenza dei materiali, l’esperienza nell'utilizzo di tecniche particolari della lavorazione artigiana e un grande impegno in un costante lavoro di ricerca e sperimentazione.
Una linea di prodotti che ha un comune denominatore: Midorj è ogni accessorio, gioiello, oggetto ornamentale, articolo, realizzato attraverso un processo artigianale che consiste nel riutilizzo di materiale di scarto dei componenti elettronici. Nato in un secolo caratterizzato dall'evoluzione rapida delle nuove tecnologie, ma anche da una riscoperta attenzione allo sviluppo sostenibile e alle tematiche ambientali, Midorj è figlio del suo tempo: ogni articolo Midorj viene creato attraverso un procedimento totalmente artigianale e proprio in virtù di questo particolare processo di lavorazione, è originale, unico.
Il processo produttivo dei gioielli Midorj si basa sul riutilizzo di componenti elettronici obsoleti o di scarto che vengono assemblati per dare vita a dei piccoli insetti 2.0. Vengono immersi e “bloccati” in resina epossidica in modo che non rilascino alcun tipo di sostanza dannosa. Le cornici metalliche in cui sono incastonati sono profilati metallici industriali di recupero in ottone e acciaio.
Date le ridottissime dimensioni aziendali non risulta ancora possibile inserire la struttura all'interno delle realtà sociali ed economiche del territorio. L'azienda si pone però in diretto rapporto con i piccoli artigiani locali ai quali si rivolge per le proprie fasi produttive relative all'approvvigionamento degli elementi metallici integrati nel gioiello. L'obiettivo aziendale è quello di affiliarsi ad artigiani locali e ad altre realtà di recupero di componenti RAEE.