fbpx
lunedì, Dicembre 16, 2024

BIO

Emanuele Profumi

29 ARTICOLI
Emanuele Profumi, è dottore di ricerca in filosofia politica e giornalista free lance. Collabora con diverse università italiane ed europee. Ha scritto e pubblicato per riviste italiane (es: Micromega, Left, La Nuova Ecologia) e straniere (es: Le Monde Diplomatique) ed è stato anche corrispondente estero per alcuni giornali e riviste italiani (Londra, Parigi, Atene, Messico). In Italia ha già pubblicato una trilogia di reportage narrativi (le "Inchieste politiche") sul tema del cambiamento sociale e politico: sul Cile (Prospero, 2020), sulla Colombia (Exorma, 2016) e sul Brasile (Aracne, 2012). È professore di "Storia della pace in Epoca Contemporanea" presso l'Università di Pisa e "Scienza della politica" presso l'Università della Tuscia (Viterbo), e scrive e pubblica saggi filosofici. L'ultimo libro di filosofia è una curatela realizzata insieme all'importante filosofo italiano Alfonso Maurizio Iacono (Ripensare la politica. Immagini del possibile e dell'alterità. Ets 2019).

Nico Piro: “La guerra è merda, morte, dolore, e distruzione. Non esiste una guerra etica”

A colloquio col giornalista e blogger Nico Piro sulla guerra in Ucraina e sulla “narrazione mediatica senza alcun elemento critico”. Con qualche parallelismo con i temi ecologici

Guerra in Ucraina. Ferrajoli: “Serve trattativa permanente all’ONU fino a giungere alla pace”

Luigi Ferrajoli, filosofo e giurista, parla con EconomiaCircolare.com di guerra in Ucraina, ma anche di diritti, democrazia, crisi climatica e del progetto di una “Costituzione della Terra”

Resistere alla normalizzazione della guerra. Il racconto della Carovana della pace “Stopthewarnow!”

Quaranta volontari in rappresentanza di 176 associazioni sono partiti dall’Italia per una Carovana della pace verso Odessa e Mykolaiv. Un gruppo plurale cha porta avanti un messaggio politico: è necessario mettersi in gioco in prima persona per la fine della guerra. Il reportage

“Guerra in Ucraina, serve una mediazione più forte dell’Europa”

Martina Pignatti, direttrice dei programmi di cooperazione di "Un ponte per…" (associazione attiva nella cooperazione e solidarietà internazionale) e con un’ampia esperienza nel peacebuilding: “Una neutralità attiva dell’Italia avrebbe giovato”

Per una pace senza armi. Ecco perché uscire dalla polarizzazione della guerra

Dalla prospettiva di chi vuole prendersi cura della nostra casa comune, la Terra, il problema della guerra e della minaccia nucleare non può che essere centrale. La crisi ecologica e la guerra nucleare sono le principali minacce alla nostra sopravvivenza, e sono strettamente intrecciate da tanti punti di vista

Alfonso M. Iacono: “Il capitalismo potrebbe non essere in grado di gestire la crisi climatica”

Col filosofo italiano parliamo di economia, transizione ecologica, disuguaglianze, politica: “La questione ecologica è importantissima, ma non va disgiunta dal problema sociale”

“Le disuguaglianze ostacolano la lotta ai cambiamenti climatici”. Intervista a Francesco Vona

Francesco Vona, ordinario di Economia politica alla Statale di Milano, ci racconta come il capitalismo non sia in grado di affrontare la crisi climatica e la transizione ecologica: “Quando ci sono troppi poveri, il cambiamento climatico per loro è una ‘questione da ricchi’"

Serge Latouche: “Vi spiego perché dobbiamo abbandonare l’economia”

Dall’incompatibilità dell’economia con l’ecologia alla decolonizzazione dell’immaginario alla fuoriuscita dall’economia stessa (che “non è qualcosa di universale e naturale”) passando per il debito e i bitcoin. E, ovviamente, per l’economia circolare. A colloquio con il padre nobile del movimento della decrescita

Per un’economia ecologica di pace

La crisi ecologica globale dovrebbe convincerci, una volta di più, della necessità di ripensare l’economia per metterne in discussione la centralità nella nostra vita e in quella del pianeta, partendo dalla considerazione che la “scienza economica” è, in realtà, una disciplina sociale, al servizio di altre discipline. E che è alla politica che andrebbe lasciato il compito di occuparsi della riorganizzazione della società

Circolarità è partecipazione

Il Pnrr ha confermato che sino ad oggi non c’è stato modo di invertire la rotta nella gestione e nella progettazione pubblica. La circolarità – sottratta all’angusto recinto dove di solito viene collocata quando si parla di ciclo dei rifiuti - può essere paradigma di riferimento per una nuova partecipazione
Scopri la piattaforma ICESPspot_img
La Community di EconomiaCircolare.com