La Commissione UNI che si occupa di economia circolare lavora a due progetti di norme nazionali: il primo relativo alla misurazione della circolarità, il secondo all’analisi di buone pratiche italiane. Per queste due future norme è stata avviata la fase di inchiesta pubblica preliminare per segnalare il proprio interesse a partecipare ai lavori e a contribuire alla redazione delle norme. C’è tempo fino al primo febbraio.
Cosa prevedono i due progetti
Il progetto di norma sulla misurazione della circolarità (UNI1608856) è dedicato ai metodi e agli indicatori per la misurazione il livello di circolarità delle organizzazioni, che siano imprese, istituzioni, non profit. Il documento definisce un set di indicatori che attraverso un sistema di rating permetterà di valutare il livello di circolarità dell’organizzazione o anche di un gruppo di organizzazioni. Oltre al livello di analisi micro (singola organizzazione), infatti, il campo di applicazione della norma comprende il livello meso (gruppo di organizzazioni/inter-organizzazioni, cluster industriali/territoriali, Comuni, città) e quello macro (Regioni, paesi). Non sono previsti livelli minimi di circolarità: il rating valuterà il livello raggiunto rispetto al massimo teoricamente possibile (incrementabile nel tempo) mediante diversi indicatori di circolarità. Il documento conterrà inoltre un’applicazione sperimentale atta a validare il modello proposto.
Il secondo progetto (UNI1608977) è dedicato all’analisi di buone pratiche di economia circolare, con l’obiettivo di valutarne funzionamento e prestazioni, oltre che favorirne la replicabilità. Nel documento si parte da organizzazioni italiane, le cui esperienze, suddivise in macro-aree tematiche (ad esempio: prodotto come servizio, estensione ciclo di vita del prodotto, utilizzo dei sottoprodotti), sono state analizzate dal punto di vista delle performance e degli gli impatti, complessivi e non solo ambientali, delle organizzazioni selezionate. Il documento tratta anche dei miglioramenti quantitativi e qualitativi attesi e della replicabilità delle pratiche.
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Progetti precursori a livello internazionale
La pubblicazione dei due progetti colmerà il vuoto normativo attualmente presente nell’ambito dell’economia circolare in Italia, e anticiperà di almeno un anno e mezzo la pubblicazione di 3 dei 4 standard ISO della serie 59000 (dedicati appunto all’economia circolare): non solo in termini di tempo, ma anche in termini di contenuti.
Un lavoro partecipato
I contenuti dei progetti rappresentano la sintesi delle posizioni dei diversi stakeholder nazionali che partecipano alla commissione (64 organizzazioni). E sono stati presentati anche a livello internazionale, come contributi tecnici per la redazione di due norme ISO (ISO 59020 e ISO/TR 59031), riscuotendo apprezzamenti sia per gli indicatori di circolarità proposti sia per le 24 buone pratiche italiane presentate.
L’inchiesta pubblica preliminare
L’inchiesta pubblica preliminare è la fase in cui UNI informa il pubblico per metterlo a conoscenza del lavoro di normazione in corso. È una tappa fondamentale perché permette all’Ente italiano di normazione di capire se la norma serva davvero, per vagliare le esigenze del mercato e individuare tutti i soggetti che a vario titolo possono essere coinvolti.
Tutti possono dare il proprio contributo: imprese, università, certificatori, istituzioni e anche singoli cittadini. Tramite una specifica banca dati (inserendo il codice del progetto nel campo di ricerca: quindi UNI1608856 o UNI1608977) è possibile, fino al primo febbraio 2021, manifestare il proprio interesse a partecipare ai lavori, contribuendo, ad esempio, alla selezione degli indicatori da inserire oppure segnalando la propria buona pratica.
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Le ricadute
La pubblicazione dei due progetti (come specifica tecnica quello sulla misurazione, come rapporto tecnico quello sulle best practices) è prevista entro quest’anno. Una volta pubblicati offriranno chiari riferimenti normativi sulla misurazione della circolarità di un’organizzazione e forniranno le indicazioni per favorire la replicabilità di buone pratiche di successo.
Tra le possibili applicazioni pratiche dei documenti UNI potrebbero rientrare la certificazione della circolarità di un’organizzazione, il supporto ai bandi pubblici (che potrebbero usare le norme UNI per premiare, secondo criteri oggettivi, la circolarità), la sistematizzazione delle buone pratiche italiane per la replicabilità delle esperienze di successo.
Il lavoro internazionale
I lavori della commissione Economia circolare UNI procedono parallelamente anche sul fronte internazionale (ISO), portando il proprio contributo ai 4 standard in corso di sviluppo all’interno del comitato tecnico ISO “Circular Economy”:
ISO/WD 59004: Circular economy — Framework and principles for implementation
ISO/WD 59010: Circular economy — Guidelines on business models and value chains
ISO/WD 59020: Circular economy — Measuring circularity framework
ISO/CD TR 59031: Circular economy – Performance-based approach – Analysis of cases studies
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