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venerdì, Novembre 15, 2024

Nasce OrangeLab, il primo acceleratore di imprese esclusivamente dedicato all’economia circolare

C’è tempo fino al 31 maggio per partecipare alla call indetta dal network di professionisti altamente qualificati. Possono partecipare anche le pmi in cerca di investitori. Dopo la prima selezione, partirà una fase di accompagnamento lunga un anno

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Redazione EconomiaCircolare.com

Che l’economia circolare attiri sempre più attenzioni è ormai un dato di fatto. L’ultima prova in tal senso è la nascita di OrangeLab, un nuovo hub di accelerazione dedicato a startup e piccole e medie imprese (pmi) che ha come tratto distintivo l’esclusiva attenzione, appunto, all’economia circolare. OrangeLab è un’iniziativa che nasce in pieno lockdown, con un gruppo di professionisti altamente qualificato che ha scelto di mettere a disposizione le proprie competenze per provare a dare il proprio contributo a un Paese ancora in difficoltà a causa della pandemia di Covid-19.

Nel frattempo l’economia circolare è diventata un concetto quasi mainstream, così come la transizione ecologica ha visto non solo la creazione di un ministero ad hoc ma soprattutto il capitolo più ampio del Pnrr.  OrangeLab intende offrire supporto e sostegno a piccole e medie aziende già strutturate e presenti sul mercato che si occupano di circolarità.

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C’è ancora tempo per partecipare alla call

Per selezionare le aziende più innovative e promettenti, OrangeLab ha indetto una call per le imprese interessate a far crescere la propria azienda, sviluppare al meglio il proprio modello di business e ampliare gli orizzonti. Per partecipare alla call, che scade il 31 maggio, occorre compilare il form accessibile dal sito.

Dopo questa prima fase, intorno a metà giugno verranno selezionate le 3 imprese ritenute più interessanti e competitive. A ciò seguirà un periodo di accelerazione di 6 mesi e una seconda fase di scaleup di altri 6 mesi. Nella prima fase di accelerazione il network di professionisti messo in campo da OrangeLab aiuterà le imprese, attraverso un percorso di formazione snello e intensivo pensato per rispondere alle esigenze del mercato, a saper attrarre investimenti.

Nella seconda fase di scaleup le aziende saranno invece proiettate verso l’esterno: entreranno in contatto sia con gli investitori che con possibili partner industriali e, se verrà ritenuto necessario, sarà lanciata una campagna di equity crowdfunding.

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Perché le imprese scelgono la circolarità

Secondo i dati raccolti da OrangeLab, “l’Italia ha compiuto significativi progressi in ambito economia circolare, divenendo uno dei Paesi leader della green revolution. Sono oltre 432mila le imprese italiane dell’industria e dei servizi che hanno investito, nel quinquennio 2015 – 2019, in prodotti e tecnologie green”.

Come sanno bene i lettori e le lettrici della nostra testa, l’economia circolare conviene: alle imprese, all’ambiente e alla coesione sociale. Da OrangeLab ne sono certi: le aziende circolari performano di più, almeno di un terzo rispetto alle concorrenti: sia perché sono in grado di attrarre maggiori investimenti, sia perché sono capaci di crescere più rapidamente in termini di fatturato.

Ciò avviene anche sulla spinta della più recente politica comunitaria. E anche il Piano nazionale di ripresa e resilienza, pur con qualche delusione e qualche taglio di troppo, ha comunque destinato 5,46 miliardi di euro al settore.

Conforta infine sapere che per fortuna, nelle prime proposte arrivate a OrangeLab, l’economia circolare non si declina solamente in una gestione dei rifiuti più efficiente ma riguarda anche la bioedilizia, l’ecoprogettazione, le fonti rinnovabili, le bioplastiche, il packaging.

Oltre ad arricchirsi di professioni ed esperti, OrangeLab vuole costruire un ecosistema virtuoso, alla ricerca di nuove partnership e per attirare sempre più l’interesse degli stakeholder. In vista di una seconda call che potrebbe tenersi già in autunno. Per fare in modo che l’economia circolare non sia più soltanto un orizzonte futuro ma un risultato attuale.

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