Il mondo è cambiato molto negli ultimi 70 anni. Al tempo, il nostro pianeta era urbanizzato solo per il 30%, con appena 750 milioni di persone che vivevano nelle città e di cui il 60% all’interno di città europee o americane.
Mentre osserviamo la Terra dallo spazio oggi, la maggior parte dei continenti è ricoperta da una fitta rete di città e agglomerati urbani. Oggi oltre la metà, il 56% circa, dei 7,8 miliardi di persone nel mondo vive nelle aree urbane e questo numero salirà al 60% entro il 2030 e al 68% entro il 2050 (dati ONU).
Al contempo, quasi i due terzi dell’economia mondiale si originano a partire da aree urbane e, nonostante la crisi pandemica, le proiezioni prevedono una crescita continua di questo indicatore nei prossimi anni.
La costante crescita della popolazione delle aree urbane ha portato il dibattito globale a porre l’attenzione sulle sfide che le città e le comunità, in quanto sistemi complessi, sono chiamate ad affrontare: povertà, disoccupazione, mancanza dei servizi e delle infrastrutture di base, scarsità di risorse, gestione dei rifiuti, sovrappopolamento, concentrazione dei rischi da disastri naturali e cambiamento climatico, per citarne solo alcune.
Rivoluzionare il nostro modo di concepire il paradigma città è indispensabile per poter facilitare la transizione delle stesse verso la sostenibilità. Prevenire i rischi di disastri naturali, ridurre le vulnerabilità e promuovere una crescita urbana sostenibile può proteggere vite, migliorare la qualità della vita di centinaia di milioni di persone in tutto il mondo e permettere al pianeta di far fronte alle molteplici sfide rappresentate dallo sviluppo urbano.
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Il ruolo della normazione
In questo percorso di accompagnamento delle città verso la sostenibilità, le norme tecnico-volontarie giocano un ruolo cruciale per quattro motivi:
- mai come in questo periodo i cambiamenti che coinvolgono le città e le comunità sono repentini e richiedono soluzioni flessibili e adattamenti immediati;
- la normazione cogente, per sua natura, necessita di un tempo di adattamento alla realtà del settore incompatibile con i continui cambiamenti e le repentine evoluzioni;
- i deliverable della normazione (norme tecniche, specifiche tecniche, report tecnici, prassi di riferimento) sono in grado di fornire in tempi rapidi gli strumenti utili alle città per la realizzazione della transizione e al contempo di supportare il settore cogente in maniera sinergica, sollevandolo dell’onere del continuo aggiornamento allo stato dell’arte che può essere demandato alla normativa tecnica;
- il processo di elaborazione dei deliverable normativi è bottom-up, trasparente e consensuale, in quanto permette a tutti i portatori di interessi (dai soggetti istituzionali al singolo libero professionista) di partecipare attivamente e contribuire all’elaborazione dei documenti nelle varie fasi del processo, intercettando e mettendo così a sistema i fabbisogni di tutte le categorie di stakeholder del settore.
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L’UNI/DOC INFO 01:2022 e il contributo di UNI
Nell’ambito delle proprie attività, all’interno della mission dell’Ente Italiano di Normazione rientra anche la diffusione della cultura normativa. All’interno dello specifico ambito, la recente pubblicazione informativa UNI/DOC INFO 01:2022 è espressione di tale abbrivio divulgativo. Il testo si compone di una prima parte che riassume i lavori normativi in corso a livello ISO, la strategia della Commissione Tecnica UNI/CT 058 Città, comunità ed infrastrutture sostenibili e i lavori normativi in corso all’interno dei tre Gruppi di Lavoro della CT nazionale. I
Il documento si completa con una seconda parte composta da una raccolta di contributi provenienti dalle principali categorie di stakeholder del settore: il mondo delle imprese, quello delle associazioni di comuni e realtà urbane e il mondo della ricerca accademica.
Gli obiettivi principali del documento sono:
- svolgere attività di diffusione della cultura normativa (obiettivo che peraltro rientra non solo nella mission UNI ma anche fra i principali obiettivi della normazione a livello europeo ex Reg. 1025/2012, art.5,d dissemination of information);
- coinvolgere i principali portatori di interesse nel processo di elaborazione di deliverable normativi al fine di intercettarne fabbisogni e necessità e rispondere alle esigenze del settore;
- animare il dibattito di settore proponendo gli strumenti tecnico-normativi come potenziali soluzioni e facilitando lo scambio di conoscenze fra il mondo della ricerca, quello dell’innovazione e quello della normazione tecnica;
- sensibilizzare gli interlocutori istituzionali invitandoli a partecipare agli organi tecnici nazionali ed internazionali e a fare affidamento alle possibili sinergie con la normazione tecnica.
In conclusione, la crescente consapevolezza del fatto che il mondo in cui viviamo è stato considerevolmente indebolito da uno sviluppo insostenibile e da un consumo endemico e senza freni, ha portato a una maggiore attenzione per lo sviluppo urbano sostenibile. Al fine di rafforzare questa consapevolezza, UNI, in accordo con i principali stakeholder e partner della Commissione Tecnica UNI/CT 058 continuerà nei prossimi anni a sviluppare azioni di promozione delle attività normative per rafforzare l’awareness da parte degli stakeholder interessati e la loro partecipazione ai tavoli tecnici di riferimento.
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