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Bentrovate e bentrovati alla trentaduesima rassegna internazionale a cura di EconomiaCircolare.com. Scorrendo la pagina troverete una riflessione di Kate Raworth su un mondo in profondo squilibrio, letto attraverso la lente dell’economia della ciambella; leggerete di diversità dei rapporti tra umani e natura, di economia circolare dell’acqua. E poi di lupi, chimica, imperialismo dei rifiuti.
Buona lettura.
IL MONDO FUORI DALLA “CIAMBELLA”: CRESCITA E DISUGUAGLIANZE OLTRE I LIMITI DEL PIANETA”
Nonostante il PIL globale sia raddoppiato dal 2000, i progressi per soddisfare i bisogni umani sono lenti e insufficienti, mentre l’impatto ambientale è cresciuto. La “Ciambella” – scrivono Andrew L. Fanning & Kate Raworth su Nature – mostra un mondo in squilibrio: Il 20% dei paesi più ricchi produce il 44% del sovrasfruttamento ecologico globale pur rappresentando solo il 15% della popolazione mondiale. Al contrario, il 40% dei paesi più poveri sperimenta il 63% della deprivazione sociale, contribuendo appena al 4% dell’impatto ambientale. I dati rivelano un sistema profondamente iniquo e insostenibile. Servirebbe un’accelerazione di cinque volte per eliminare la deprivazione sociale entro il 2030 e invertire rapidamente il degrado ecologico entro il 2050.
Leggi la ricerca su Nature
DALLE ANDE AL PACIFICO: COME LE VISIONI DEL MONDO PLASMANO LA CURA PER LA NATURAIl concetto di “risonanza” aiuta a comprendere come diverse culture vivano un rapporto vivo e relazionale con la natura. Attraverso 16 casi studio in tutto il mondo, emergono pratiche che riconoscono la natura come soggetto, non oggetto. Questa visione relazionale è centrale per rigenerare connessioni ecologiche e sociali sostenibili.
Leggi sul Ecology & Society |
COOPERAZIONE, REGOLE E FIDUCIA:I PILASTRI PER UN CICLO IDRICO CIRCOLARE E SOSTENIBILELa transizione verso un’economia circolare dell’acqua richiede una governance che integri regole formali, collaborazione tra attori e fiducia reciproca. La revisione di 43 studi rivela che manca ancora un quadro solido e condiviso: le iniziative sono frammentate e spesso dominate da approcci tecnici, trascurando la dimensione socio-istituzionale. Co-produzione della conoscenza, legittimazione politica e inclusione degli stakeholder emergono come fattori chiave per il successo delle pratiche circolari.
Leggi sul Ecology & Society |
IMPERIALISMO DEI RIFIUTI:DALLA GRAN BRETAGNA +84% DI RIFIUTI PLASTICA VERSO I PAESI POVERINel primo semestre del 2025, le esportazioni di rifiuti plastici dal Regno Unito verso paesi in via di sviluppo sono aumentate dell’84%, soprattutto verso Indonesia e Malesia. I dati rivelano una tendenza definita da attivisti come “imperialismo dei rifiuti”, mentre Londra continua a parlare di “ambizione ambientale” ma rifiuta di vietare l’export ai paesi più poveri.
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IL CORPO COME DISCARICA: MICROPLASTICHE OVUNQUE.LE CONSEGUENZE? ANCORA POCO COMPRESEUno studio ha trovato una media di 13 particelle di microplastica per ml di sangue. Prova di una contaminazione sistemica, non localizzata, e suggerisce che la plastica inalata o ingerita possa circolare nell’organismo. Le microplastiche sono state trovate nei polmoni, nel sangue e perfino nel latte materno umano. Nuove ricerche suggeriscono che non si limitano a passare inosservate: possono causare infiammazioni, alterazioni del microbioma intestinale e contribuire a malattie croniche. L’esposizione è continua e invisibile, con impatti ancora poco compresi.
Leggi su Newsweek |
BRASILE CHIAMA EUROPA: FONDI URGENTI PER SALVARE LE FORESTE PRIMA DELLA COP30A poco meno di un mese dalla COP30, il Brasile chiede all’Unione Europea di sostenere un nuovo fondo globale per la protezione delle foreste tropicali. La ministra Marina Silva sottolinea l’urgenza di finanziare misure per ridurre la deforestazione, specie in paesi a medio reddito come il Brasile, e rilancia l’appello alla corresponsabilità globale.
Leggi su euronews |
FORESTE IN FIAMME, CLIMA IN CRISI:DAGLI INCENDI AMAZZONICI EMISSIONI PARI A QUELLE DELLA GERMANIANel 2024, l’Amazzonia ha registrato un numero record di incendi, con impatti paragonabili alle emissioni annuali della Germani. Secondo il Copernicus Atmosphere Monitoring Service, la crisi è aggravata da attività illegali e pratiche agricole intensive. I roghi minano la funzione climatica della foresta più importante del pianeta.
Leggi su euronews |
MINERALI DELLA TRANSIZIONE:SERVONO FONDI, MA ANCHE RESPONSABILITÀ SOCIALE E AMBIENTALE, DICE L’ONUL’ONU invita il settore finanziario a guidare una svolta responsabile nell’estrazione dei minerali della transizione energetica. Litio, cobalto e terre rare sono essenziali per un futuro low-carbon, ma la loro estrazione secondo pratiche attuali minaccia comunità e ambienti locali. La soluzione? Finanza sostenibile e giustizia economica. Oltre ad aumentare l’offerta di minerali, il rapporto sollecita politiche di efficienza, riciclo e economia circolare.
Leggi sul sito dell’UNEP |
SIAMO TUTTI ESPOSTI:BRACCIALETTI RILEVANO SOSTANZE TOSSICHE SULLE PERSONE IN OGNI ANGOLO DEL MONDOTre giornalisti della CNN in USA, UK e Hong Kong hanno indossato per cinque giorni braccialetti che assorbono sostanze chimiche. I risultati sono allarmanti: in media 28 diverse sostanze rilevate, soprattutto ftalati e bisfenoli, noti per danneggiare il sistema ormonale. La plastica è ovunque, e con essa un rischio quotidiano invisibile ma reale.
Leggi sulla CNN |
MA QUALE LUPO CATTIVO, È L’UOMO A FARE PAURA: LO RIVELA UNO STUDIO IN POLONIAUno studio condotto in Polonia rivela che i lupi temono profondamente l’essere umano, anche dove sono protetti. I ricercatori hanno registrato 101 incontri: i lupi fuggivano il doppio delle volte se sentivano voci umane rispetto ai suoni naturali. Il mito del “lupo cattivo” si capovolge: l’uomo resta il “super predatore” più temuto.
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