Rassegna stampa settimanale su economia circolare e sostenibilità, in Italia e nel mondo.
RASSEGNA STAMPA n.38 | Gennaio 2020 – Settimana 4
DALL’ITALIA:
- E’ un vero e proprio grido di allarme quello che arriva dall’assemblea tenutasi presso la sede di FISE Unicircular. Secondo le imprese e associazioni che si occupano di recupero dei materiali, le piattaforme per il trattamento dei rifiuti riciclabili sono vicine al collasso. Ad influire sulla situazione due fattori concomitanti: il “blocco” dell’export di materiale recuperato verso Cina, Indonesia e altri paesi dell’Estremo Oriente unito alla riduzione della capacità di assorbimento da parte di industrie come cartiere, vetrerie etc. Articolo su Polimerica
- Bloccare la plastica prima che raggiunga l’Adriatico danneggiando pesantemente gli ecosistemi marini. E’ l’obiettivo di un progetto sperimentale lanciato nella zona di Sacca di Colorno in provincia di Parma. Grazie al posizionamento di apposite barriere lungo il corso del Po si mira a recuperare la plastica quando è ancora riciclabile, cioè non intaccata da agenti disgreganti come il sale marino e la lunga esposizione al sole. Articolo su Alternativa Sostenibile
- “L’Italia ha alcuni punti di forza, come la green economy e l’economia circolare, che la mettono in prima fila nella partita di oggi: la lotta al climate change”. Sono le parole di Ermete Realacci, presidente della Fondazione Symbola, rilasciate al margine della presentazione de “L’Italia in 10 selfie”, pubblicazione in cui si raccontano numeri e storie di un’Italia propositiva e attenta alla sostenibilità. “Il contrasto alla crisi climatica è un fattore trasversale alle nostre imprese, un vantaggio competitivo che è per noi come una componente cromosomica”. Articolo su Repubblica
- Il Ministero dell’Economia degli Emirati Arabi Uniti (EAU) e uno dei più grandi gruppi bancari italiani, Intesa Sanpaolo, hanno siglato un memorandum di intesa con l’obiettivo di favorire la cooperazione nei settori dell’innovazione, PMI ed economia circolare. L’accordo mira a incentivare joint-venture e collaborazione tra le imprese incoraggiando investimenti in tecnologie innovative per l’economia circolare. Articolo su Affari Italiani
DAL MONDO:
- Mentre la comunità mondiale fa fronte alla crescente ondata di attivismo ambientale e ad eventi meteorologici estremi, il concetto di economia circolare si sta affermando come elemento chiave nella lotta ai cambiamenti climatici. Circa il 50% delle attuali emissioni mondiali di gas serra deriva infatti dall’estrazione e dalla lavorazione delle risorse naturali, con una domanda di materie prime destinata a raddoppiare nello scenario del ‘business as usual’. Articolo su WEF (in inglese)
- Il parlamento sloveno ha approvato la proposta del think-tank EIT Climate-KIC per trasformare l’economia nazionale in un sistema pienamente circolare. Lo scopo è quello di rendere la Slovenia lo Stato europeo leader per quanto concerne de-carbonizzazione e innovazione dei processi produttivi. Leggi di più qui (in inglese)
- Al meeting annuale del World Economic Forum a Davos, istituzioni, governi, ONG e corporations come Adidas, Unilever e BlackRock Inc. si sono ritrovati fianco a fianco per discutere di economia circolare. Secondo il “Circular Economy Handbook” l’adozione su larga scala di questo modello non solo ridurrebbe i costi e rafforzerebbe la produttività, ma aiuterebbe a mitigare i cambiamenti climatici e l’inquinamento. I benefici economici sarebbero invece pari a 4,5 trilioni di dollari a livello globale entro il 2030. Articolo su Bloomberg (in inglese)
- Oggi meno dell’uno per cento del materiale di abbigliamento viene riutilizzato per produrre nuovi capi di abbigliamento, ma alcuni dei più grandi brand del settore stanno esplorando soluzioni ecosostenibili. Se il comparto continuasse a seguire il modello attuale, potrebbe provocare un enorme incremento di emissioni di gas serra con conseguenze catastrofiche per l’intero pianeta. Articolo su Business Green (in inglese)
RASSEGNA STAMPA n.37 | Gennaio 2020 – Settimana 3
DALL’ITALIA:
- La vita media di uno smartphone nel nostro Paese è sempre più breve e si attesta su appena 17 mesi. Lo smaltimento di cellulari e apparecchiature tecnologiche è in crescita costante – in Italia raccogliamo 343mila tonnellate di materiali – ma non è ancora abbastanza per far fronte al consumo di risorse. Articolo su Il Sole 24 Ore
- Il centro di ricerca Green dell’università Bocconi ha approfondito difficoltà e potenzialità dell’economia circolare nel settore edile. Secondo lo studio, i principi della circular economy possono trovare un’applicazione efficace in molteplici processi: dalle tecniche di progettazione, all’impiego di rocce da scavo fino ad arrivare alla raccolta selettiva dei rifiuti di cantiere. Leggi di più qui
- “La rivoluzione dell’economia circolare ha già cominciato a coinvolgere l’auto, trasformandola da mero veicolo a un vero e proprio computer”. Sono le parole che il quotidiano La Repubblica usa per descrivere la cosiddetta “smart mobility”. Un settore in forte crescita che può ora contare in Italia su una flotta complessiva di 7.961 veicoli.
- In Toscana si producono 50 mila tonnellate di rifiuti tessili all’anno. Ora, Regione Toscana, Comune di Prato, Alia, Confindustria Toscana Nord, Cna Toscana, Confartigianato Toscana e Astri (l’associazione del tessile riciclato) hanno siglato un ‘Patto per il Tessile’ che mira a riutilizzarne 20-30 mila tonnellate. Obiettivo: rendere la Toscana carbon neutral entro il 2030. Leggi di più qui
- Arrivano buone notizie sul fronte degli imballaggi. Secondo il Conai, infatti, il 2020 farà probabilmente registrare un nuovo record in Italia con 11,3 milioni di tonnellate di imballaggi recuperati, ossia l’83,2 per cento del totale. Articolo su Repubblica
DAL MONDO:
- La circular economy potrebbe ricevere una valida assistenza dal mondo IT. La blockchain technology, infatti, potrebbe aiutare a ridurre il consumo di risorse incentivando trasparenza e tracciabilità. Allo stesso modo questa tecnologia promette di combattere la contraffazione – con i suoi relativi impatti ambientali e sociali – fornendo ai consumatori gli strumenti per prendere decisioni di acquisto più informate. Articolo su Forbes (in inglese)
- Una delle più grandi corporation nel settore alimentare a livello mondiale, la Nestlé, si è impegnata a spendere circa 2 miliardi di dollari per aumentare l’uso di materie plastiche riciclate nei suoi imballaggi. L’azienda ha dichiarato di voler tagliare il suo uso di materie plastiche vergini – prodotte con combustibili fossili – di un terzo entro il 2025. Articolo su Financial Times (in inglese)
- Le scorie derivanti da costruzione e demolizione rappresentano poco più di un terzo della produzione totale di rifiuti nell’UE. Nonostante i tassi di recupero relativamente elevati, il settore edile europeo dovrà essere ancora più ambizioso se intende abbracciare in pieno l’economia circolare. Lo sostiene un briefing dell’Agenzia Europea dell’Ambiente (EEA).
- La Ellen MacArthur Foundation ha lanciato un nuovo strumento digitale, chiamato “Circulytics”, che consente alle aziende di valutare la “circolarità” delle loro operazioni. “Al momento esiste un numero limitato di aziende appositamente progettate per l’economia circolare”, ha affermato Andrew Morlet, CEO della Ellen MacArthur Foundation. “Per la maggior parte degli attori – in particolare le grandi corporations – l’economia circolare rappresenta oggi solo una piccola parte del business”. Articolo su CSO Magazine (in inglese)
RASSEGNA STAMPA n.36 | Gennaio 2020 – Settimana 2
DALL’ITALIA:
- La Commissione Europea ha aperto una consultazione online (disponibile fino al 20 gennaio 2020) in vista del lancio del Piano per l’economia circolare previsto dal Green deal europeo. Il Piano per l’economia circolare affronterà i vari aspetti del ciclo di vita di prodotti e materiali, “assicurando un uso sostenibile delle risorse in particolare in settori ad alta intensità di risorse come il tessile, l’edilizia, l’elettronica e la plastica”. Articolo su Ansa
- Secondo l’Ispra (istituto superiore per la protezione e la ricerca ambientale), dei 5 milioni di tonnellate di rifiuti in plastica prodotti in Italia nel 2016 il 40% (2 milioni di tonnellate) era costituito da imballaggi. Solo 1 milione di tonnellate di questi 2 milioni è stato differenziato. Il resto è finito in discarica. Una svolta è necessaria, non solo in termini di consumi ma anche di produzione. Leggi di più <aqui
- Il 5 e 6 marzo, la Stazione Marittima di Napoli ospiterà il Green Symposium 2020: due giorni di seminari, tavoli tecnici e incontri promossi da Ricicla.tv in collaborazione con Ecomondo. L’obiettivo è quello di riunire istituzioni, imprese e cittadini nel primo circular network del Sud Italia dedicato alla sostenibilità con un focus sulla gestione e valorizzazione dei rifiuti. Articolo su Ricicla News
- Durante la Milano Fashion Week 2020 maschile, il noto luxury brand Emporio Armani ha presentato una collezione di tessuti riciclati che intende dare un segnale forte verso una moda ecosostenibile. “A volte l’industria può essere molto dannosa per la Terra in cui viviamo”, ha dichiarato Giorgio Armani. “Stiamo cercando di risolvere il problema, trovando un equilibrio tra i bisogni industriali e le necessità del Pianeta”. Articolo su Il Corriere
DAL MONDO:
- E se il plastic ban sugli imballaggi alla fine provocasse più danni che benefici? E’ la domanda che si pone il rapporto pubblicato da Plastic Promises, secondo cui le aziende stanno rimpiazzando la plastica con altri materiali potenzialmente peggiori per l’ambiente quali vetro – più pesante ed inquinante in termini di trasporto – e carta – più deteriorabile e quindi di difficile riutilizzo. Articolo su BBC (in inglese)
- Una nuova app, chiamata Citizen Portal, promette di rivoluzionare il rapporto tra consumatori e prodotti… in un’ottica sostenibile! La rapida scansione di un codice QR con il cellulare rivela la quantità di emissioni di CO2, l’ammontare di acqua e di tutti i materiali rari necessari per la realizzazione di ciascun dispositivo. Non mancano nemmeno le informazioni su dove il cellulare stesso può essere smaltito. Articolo su European Sting (in inglese)
- Il magazine CSO dedica un focus alla circular economy concentrandosi su Ricerca e Sviluppo (Research & Development). “Per prepararsi alla transizione verso un modello di economia circolare le aziende, in particolare quelle del settore chimico e dei materiali, devono operare cambiamenti fondamentali nel modo in cui lavorano e consumano risorse”, scrive Nina Kaun. “Infatti le linee di prodotti non riutilizzabili sono destinate a diventare obsolete minacciando l’esistenza di molte imprese”.
- Ogni anno l’Unione europea produce circa 8 milioni di tonnellate di rifiuti tessili ma solo il 20 per cento di questi materiali (abiti, lenzuola, tendaggi etc) viene attualmente riciclato. A Maribor, in Slovenia, è stato costruito un impianto pilota per cercare di far fronte a questa problematica. Articolo su Euronews
- La multinazionale Henkel ha lanciato un software che esamina le singole componenti degli imballaggi informando se, e in che grado, il prodotto sia riciclabile o riutilizzabile. Articolo su Life Gate
RASSEGNA STAMPA n.35 | Gennaio 2020 – Settimana 1
DALL’ITALIA:
- Il Ministero dello Sviluppo Economico ha stanziato 132 milioni di euro in agevolazioni per quei programmi di investimento che favoriscano la transizione delle Pmi verso l’economia circolare. I progetti ammissibili devono prevedere la realizzazione di investimenti innovativi in aree-chiave quali: utilizzo efficiente delle risorse; trattamento dei rifiuti; packaging intelligente e riuso dei materiali. Articolo su Rete Ambiente
- La Regione Lombardia metterà a disposizione oltre 1,6 milioni di euro per progetti di economia circolare. L’iniziativa, destinata a micro, piccole e medie imprese, intende incentivare innovazione, riutilizzo efficiente delle risorse ed eco-design. Le domande potranno essere presentate dal 27 gennaio al 13 marzo. Articolo su Aska News
- Da Milano ecco un bell’esempio di riciclo in campo alimentare. L’associazione Recup raccoglie il cibo donato dai commercianti, lo raduna in un unico punto di ritrovo, smista i prodotti ancora buoni da quelli avariati dando poi ad associazioni e persone in difficoltà la possibilità di rifornirsi. Parola d’ordine: abolire gli sprechi e rimettere in circolo prodotti ancora utili. Leggi di più qui
- Nel 2019, il Consorzio Ecodom ha gestito 122.330 tonnellate di rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche provenienti dalle case degli italiani facendo segnare un incremento del 16% rispetto al 2018. Grazie a questo risultato è stata evitata l’immissione nell’atmosfera di 849mila tonnellate di CO2, mentre si è generato un risparmio di oltre 153 milioni di kWh di energia elettrica. Articolo su Repubblica
DAL MONDO:
- Grazie ad una rinnovata attenzione mediatica ai problemi ambientali e alle crescenti pressioni dei consumatori su temi quali overpackaging e inquinamento da plastica, un numero crescente di aziende si sta adoperando per ridurre gli sprechi e attuare processi produttivi eco-sostenibili. Greenbiz ha selezionato 6 trend che promettono di influenzare la circular economy nel 2020.
- La raccolta differenziata dei rifiuti arriva anche a Mosca. Dal primo gennaio, infatti, le autorità municipali moscovite hanno avviato la raccolta di materiale riciclabile con l’obiettivo di “differenziare” almeno il 50% del totale dei rifiuti prodotti. Al momento ben l’88% della spazzatura generata dalla megalopoli russa finisce in discariche a cielo aperto. Articolo su EuroNews
- Per decenni il riciclo delle sostanze chimiche è stato accantonato in quanto meno conveniente dell’uso di materia vergine. La riduzione delle risorse e la crescente pressione sociale contro l’inquinamento da plastica stanno però spingendo le aziende operanti nel settore chimico a rivedere le loro strategie produttive. Articolo su Plastic Today (in inglese)
- Per far fronte alla minaccia dell’inquinamento atmosferico in India, l’azienda Chakr Shield ha creato un innovativo filtro per generatori diesel, capace di catturare fino al 90% delle emissioni di particolato. Ma non è tutto. Il dispositivo è infatti in grado di convertire la fuliggine in inchiostro e vernice, contribuendo sia a depurare l’aria che a creare prodotti da mettere in vendita sul mercato. Leggi di più qui (in inglese)