Il processo di transizione verso un’economia sostenibile non può prescindere dal coinvolgimento dei sistemi urbani e territoriali, come sottolineato nel target 12.8 del goal 12 dell’Agenda ONU 2030: “Entro il 2030 garantire che in tutto il mondo le persone ricevano le informazioni necessarie e acquistino consapevolezza in tema di sviluppo sostenibile e stili di vita, in armonia con la natura”.
Questo cambio di paradigma che vede la partecipazione di tutti gli attori, soprattutto dei cittadini come elemento cardine nella transizione circolare, porterà non solo a formare dei nuovi consumatori, ma soprattutto a sviluppare una consapevolezza attiva capace di coinvolgere la governance, le economie locali, la politica sociale e culturale.
Il progetto ES-PA “Energia e sostenibilità per la Pubblica Amministrazione” (www.espa.enea.it) è indirizzato al miglioramento della governance multilivello e della capacità amministrativa e tecnica delle PA nei programmi di investimento pubblico, con lo scopo di avviare alcune traiettorie di sviluppo sostenibile energetico-ambientale, quali la rigenerazione urbana, l’uso efficiente delle risorse, il turismo sostenibile, e di aumentare le capacità progettuali e realizzative delle Regioni ed in particolare degli enti locali nell’affrontare problematiche territoriali sui temi dello sviluppo economico, ambientale e sociale.
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Linea di intervento 3.2 “Progetto Integrato Territoriale”
In particolare, nell’ambito delle attività del Progetto ES-PA, Linea di intervento 3.2 “Progetto Integrato Territoriale” l’ENEA ha promosso la creazione di un Urban Living Lab sull’economia circolare che ha visto coinvolti gli studenti dell’Istituto di Istruzione Secondaria Pitagora nella città di Policoro (Matera) nell’ambito delle attività di School Living Lab sull’economia circolare previste per gli anni scolastici 2020-2021 e 2021-2022.
Il percorso di collaborazione con il Pitagora è già iniziato nel precedente anno scolastico, attraverso seminari formativi sull’economia circolare, rivolti alle classi terza, quarta e quinta dell’indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie.
Ma è in questo anno scolastico e nel prossimo che il percorso di Living Lab troverà la sua realizzazione con il coinvolgimento di una classe terza con indirizzo Chimica, Materiali e Biotecnologie.
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Da Community School a Urban Living Lab: una scommessa basata sulle nuove generazioni
Secondo la European Network of Living Labs (ENoLL), il Living Lab (LL) è un ecosistema aperto basato su un approccio sistematico di co-creazione di percorsi innovativi all’interno di una comunità, il cui obiettivo principale è quello di creare uno spazio temporaneo, aperto e creativo per affrontare problemi pratici della comunità (qualità dell’aria, la gestione dei rifiuti, la sicurezza stradale, il rumore o la gestione degli spazi verdi) e per sperimentare le idee e le soluzioni innovative emerse, migliorando i processi di impegno sociale e di cittadinanza attiva. Le idee possono, quindi, essere testate e valutate in un contesto di vita reale micro (scuola), e poi implementato a livello macro (città/quartiere).
L’obiettivo della prima annualità (anno scolastico 2020-2021) è stata la creazione di un primo nucleo di comunità sensibilizzata alle tematiche ambientali e di economia circolare la Community School sull’Economia Circolare, con un ciclo di seminari di tipo informativo-formativo a cura di ENEA, rivolto alla comunità di studenti e docenti.
Il percorso del primo anno, si chiuderà con la fase di progettazione di video realizzati dagli studenti in cui la comunità scolastica racconta il percorso intrapreso e pone le basi per aprire un nuovo percorso in cui si prevede un coinvolgimento urbano.
L’obiettivo della seconda annualità (anno scolastico 2021-2022) è di evolvere la Comunity School in un Living Lab a livello urbano con un coinvolgimento più ampio che comprenda diversi stakeholder (imprese, amministratori, ricerca, società civile) presenti sul territorio di Matera. Attraverso il modello innovativo di approccio alla governance urbana del LL, i soggetti coinvolti diventano i veri driver del cambiamento progettando/realizzando percorsi di economia circolare di comunità. La scuola diventa così fulcro e promotrice di processi di cultura sostenibile dove i suoi partecipanti possono iniziare a sviluppare soluzioni innovative replicabili poi in contesti ‘esterni’ e più ampi della scuola stessa. Pertanto, educare le nuove generazioni a comportamenti sostenibili, basati sull’efficienza delle risorse, è il primo e più importante passo per favorire un cambiamento delle abitudini, come anche specificato all’interno del Green Deal: “Le scuole e le università hanno un ruolo privilegiato per intavolare con la comunità in generale un dialogo sui cambiamenti necessari per il successo della transizione”.
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Autori: Carolina Innella, Rocco Pentassuglia, Mario Jorizzo e Chiara Cardenia
ENEA-Dipartimento Sostenibilità dei Sistemi produttivi e territoriali (SSPT)