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venerdì, Novembre 15, 2024

Arredare reversibile, 5 idee per mobili da smontare, trasportare e riassemblare

Ultimo appuntamento con gli Oscar del design circolare, la nostra selezione delle migliori soluzioni per un arredamento attento all'ambiente ma dal design sorprendente. Oggi scopriamo 5 idee per un arredamento "reversibile", adatto a chi è sempre in movimento

Maurita Cardone
Maurita Cardone
Giornalista freelance, pr e organizzatrice culturale, ha lavorato per diverse testate tra cui Il Tempo, Il Sole 24 Ore, La Nuova Ecologia. Abruzzese trapiantata a New York dove è stata vicedirettore di una testata italiana online, attualmente è corrispondente dagli USA per Artribune oltre a collaborare con diversi media italiani e non. Si occupa di temi sociali e culturali con particolare attenzione alle intersezioni tra arte e attivismo.

La reversibilità è una delle caratteristiche cruciali per la creazione di un mondo circolare. I processi umani devono essere reversibili, ciò che l’uomo costruisce deve poter essere smantellato quando non serve più. Questi concetti stanno lentamente iniziando ad entrare nella progettazione architettonica, come vi abbiamo già raccontato in passato. Ma in parte le stesse idee sono applicabili anche alla progettazione di interni e quindi al design e all’arredamento, tema cui da diversi mesi stiamo dedicando approfondimenti di tutte le categorie incluse nei nostri Oscar del design circolare.

Per arredare la casa in modo reversibile, in modo che, al momento del trasloco, i nostri mobili possano essere facilmente smontati e rimontati o possano tornare ad essere materiale costruttivo per altre case, le idee sono diverse e spaziano dal fai da te a soluzioni ad alta tecnologia.

Tavoli da impacchettare

Un bell’esempio di queste soluzioni e idee lo ha offerto lo studio di architettura Lanza Atelier che, all’interno della mostra Re-Source, organizzata nel 2021 da Storefront for Art and Architecture di New York, ha realizzato una struttura fatta di tavoli e sgabelli, superfici autoportanti separate, che gli ospiti potevano comprare, smontare, ripiegare in un comodo formato portatile e rimontare poi nella propria abitazione. Tavoli e sedute sono stati costruiti utilizzando assi di compensato a incastro che rendono futuri smontaggi, trasporti e riassemblaggi semplici come non mai.

Lanza
Progetto: Re-Source; Exhibition & Benefit per Storefront for Art & Architecture, New York. Photo Courtesy: Lanza

 

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Una sedia minimale

Per chi voglia acquistare oggetti d’arredo composti in modo da poter essere facilmente disassemblati, alcune aziende stanno iniziando ad offrire prodotti con singole parti sostituibili, pensati in un’ottica di riparabilità e reversibilità. Uno degli esempi più  riusciti è quello della Sling Lounge Chair di Takt, una seduta composta da poco più che due pannelli di legno e uno scampolo di lino naturale tenuti insieme da quattro viti. Ogni elemento può essere facilmente separato e sostituito. Smontata, la sedia si ripiega in un pratico e non ingombrante formato piatto che consente anche di ottimizzare il trasporto, riducendone le emissioni.

 

Takt
Photo courtesy: Takt

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Un letto reversibile

Anche in camera da letto si possono fare scelte reversibili. I letti dell’azienda californiana Thuma sono progettati per durare e per vivere in movimento. Queste basi letto ispirate al design giapponese sono infatti modulari e facili da smontare e rimontare. Grazie a un sistema a incastro, i singoli elementi possono essere confezionati in maniera efficiente, minimizzando lo spreco di spazio nei trasporti e l’utilizzo di materiali da imballaggio. Quando l’imballaggio è necessario, Thuma sceglie carta riciclata. Le basi letto sono inoltre realizzate in legno di alberi della gomma arrivati a fine vita produttiva.

Thuma
Photo courtesy: Thuma

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Pareti che spariscono

Una delle idee che offrono più possibilità nell’ambito della reversibilità è quella delle pareti smontabili che consentono di dividere e reinventare gli spazi senza dover affrontare impattanti lavori di ristrutturazione. Usate da tempo negli uffici, le pareti mobili stanno diventando una realtà anche negli ambienti domestici grazie ad aziende che hanno iniziato ad offrire modelli realizzati in materiali diversi, spesso con attenzione all’ambiente. È il caso di Nxtwall, un’azienda americana che realizza pareti mobili utilizzando alluminio, acciaio, vetro, plastica e isolanti riciclati da centri di raccolta locali.

Nxtwall
Photo Courtesy: Nxtwall

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Soluzioni fai da te

La possibilità di rigenerare gli oggetti con cui arrediamo le nostre case è legata prevalentemente alla possibilità di separare i differenti elementi di cui sono composti i vecchi mobili e riutilizzarli per farne di nuovi. Perché questo avvenga è necessario che le singole componenti siano assemblate con il minor uso possibile di chiodi e colle. Questa è una accortezza che possiamo avere anche noi, quando ci cimentiamo nel bricolage e nella creazione di arredi fai da te. Preferire le viti ai chiodi e, quando possibile, utilizzare metodi di assemblaggio a incastro e incasso, garantisce la facile smontabilità dei nostri mobili d’artigianato (Foto in copertina).

Leggi anche: Riparabile, rigenerato e usato: i nostri Oscar del design circolare

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