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giovedì, Novembre 14, 2024

Ecodesign the Future, premiati i migliori concept per apparecchiature elettriche ed elettroniche

Due progetti premiati a pari merito per la fase finale di "Ecodesign the Future", il workshop di EconomiaCircolare.com in collaborazione con Erion WEEE. Tanti gli spunti dall'evento, momento di confronto sul presente e futuro del settore delle AEE

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Redazione EconomiaCircolare.com

Svelati gli eco-concept vincitori di “Durevoli, riparabili, riciclabili. L’ecodesign per la circolarità delle apparecchiature elettriche ed elettroniche”, evento conclusivo di Ecodesign the Future: EEE edition, il workshop progettuale di design per la sostenibilità realizzato da EconomiaCircolare.com in collaborazione con Erion WEEE, e patrocinato da Isia Roma Design (il primo Istituto pubblico universitario di design italiano) e Adi – Associazione per il Disegno Industriale.

Giunto alla sua terza edizione – dopo due edizioni dedicate rispettivamente ad imballaggi e batterie – quest’anno il lavoro di eco-progettazione in ottica di economia circolare di corsisti e corsiste è stato incentrato sul tema delle Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (AEE).

Il percorso di formazione, iniziato il 13 novembre 2023, ha visto il coinvolgimento di 22 ragazzi e ragazze provenienti da istituti e università di tutta Italia. A guidare i gruppi di lavoro e a giudicarne i progetti, esperti ed esperte del settore e docenti provenienti dai principali enti di formazione pubblici e privati, tra cui: Giorgio Arienti, direttore generale di Erion WEEE, Alessandra De Santis, presidente di Editrice Circolare Società Cooperativa, Raffaele Lupoli, direttore responsabile di EconomiaCircolare.com, Alessandro Maghella, Project Operations Expert di Erion, Carlo Proserpio – LCA expert e docente del Dipartimento di Design del PoliMi, Nicola Saldutti – caporedattore Economia del Corriere della Sera, Maria Lucia Protopapa – prima ricercatrice dell’ ENEA di Brindisi, Dipartimento sostenibilità, circolarità e adattamento al cambiamento climatico dei Sistemi Produttivi e Territoriali.

L’evento finale del percorso formativo, tenutosi mercoledì 10 aprile presso l’ADI Design Museum di Milano, è stata un’occasione non solo per presentare e scoprire le idee che potrebbero rivoluzionare il settore ma per confrontarsi sull’importanza dell’ecodesign nel ripensare la filiera.

Dopo i saluti di benvenuto di Luciano Galimberti, Presidente ADI – Associazione per il Disegno Industriale, è seguito il panel di discussione “Ripensare le Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche: dalla seconda vita al riciclo” nel quale si sono confrontati Antonella Andriani, designer e vice presidente ADI, Associazione per il Design Industriale e Paolo Falcioni, direttore APPLiA, Associazione Produttori Elettrodomestici.

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Gli eco-concept che guardano al futuro

“La parte che distingue il nostro mestiere – ha commentato a margine della presentazione dei lavori, Elisa Delli Zotti, service and graphic designer, insegnante e tutor del corso – è la capacità di empatizzare e quindi avvicinarsi alla realtà: non chiamare semplicemente qualcosa buona pratica ma capire e individuare l’esatta buona pratica, quindi andare nel profondo di quelle situazioni che nascondono tanti oggetti ed operazioni, tanti mix tra reale e virtuale”.

“La creatività è un’operazione quasi innata nell’uomo, usciamo di qui – l’augurio della designer – consapevoli che possiamo agire e progettare un mondo che ha una dignità ed è conseguente a noi”.

Presenti all’introduzione dei progetti anche altri due coordinatori del progetto, Marco Pietrosante, vicedirettore di ISIA Roma Design, designer e docente universitario, e Diego Forasacco, Head of material experience Team in Samsung Design Europe.

Di seguito le 7 idee progettuali realizzate nell’ambito del workshop:

  • EchoRaee – Find my echo è un living lab itinerante dedicato al mondo dei Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE). Il progetto si rivolge principalmente a ragazze e ragazze in età scolastica con l’intento di offrire una formazione interattiva che li avvicini al mondo dei RAEE.
  • Cycloop consiste in un meccanismo di cauzione integrato all’atto dell’acquisto, dove l’utente versa una somma che include sia una parte rimborsabile al momento della restituzione del dispositivo sia una quota destinata alla manutenzione durante il suo ciclo di vita.
  • FRUG è una piattaforma digitale all’interno della quale è possibile monitorare i Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) presenti nelle nostre abitazioni, a partire dal momento dell’acquisto sino a quando si ha bisogno di liberarsene.
  • Appcycle è un tool set per la digitalizzazione dei servizi del sistema nazionale di gestione dei Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE), e per l’estensione del fine vita dei dispositivi elettronici.
  • Rigeneræe offre un servizio di riparazione, assistenza e sostituzione delle componenti provenienti da Rifiuti da Apparecchiature elettriche ed elettroniche (RAEE) appartenenti alla categoria R2.
  • (MyNd), Mycelium SouNd, si propone di ottimizzare il ciclo di vita delle cuffie, promuovendo l’impiego del micelio per la manifattura di specifiche componenti.
  • Frankenstick è progetto di design modulare applicato a un controller per console con un design (in)sostituibile, in quanto estremamente facile da riparare, aggiornare e personalizzare.

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Le idee vincitrici di Ecodesign the Future

Al primo posto e a pari merito si posizionano i progetti Rigeneræe e (MyNd).

Rigeneræe, un progetto di Evelina Cimignolo, Sofia Soledad Duarte Poblete e Leonardo Antonio Carmine Faliero, ha vinto per aver ideato un sistema accurato di recupero, archiviazione e catalogazione delle componenti dei RAEE R2, paragonabile a quello usato per i reperti archeologici, con lo scopo di valorizzarle e promuoverne il riuso nei processi produttivi e di remanufacturing. Le parti dismesse vengono sottoposte ad una scrupolosa catalogazione, in cui viene descritta, con minuzia, la loro storia d’uso, per poi essere archiviate sia fisicamente, in magazzini dislocati territorialmente, che digitalmente. Le banche dati così popolate sono poi messe a disposizione degli operatori che possono richiedere il “pezzo” di loro interesse per la sostituzione.

Ad ulteriore rafforzamento del concetto è stato progettato un contenitore modulare per il trasporto in materiale riciclato (ecoallene), la cui conformazione preserva il contenuto da urti e cadute, accostando il ricambio ad un oggetto prezioso da custodire con cura.

Rigeneræe

(MyNd) di Annalisa Abdel Azim, Natasha Artuso e Pierfilippo Sessa, invece, si è aggiudicato il podio per aver usato un materiale innovativo come il micelio, già ampiamente sperimentato in altre applicazioni “anomale” con risultati promettenti in termini di performance tecnica ed ecologica.  In particolare il progetto prevede l’eliminazione dell’uso, da cuffie audio senza filo, di viteria, colle o resine per unire le varie parti, optando per incastri reversibili in grado di aumentare la riparabilità del prodotto.

La facilità nella separazione, oltre a permettere l’intervento di sostituzione/riparazione delle parti danneggiate, ne permette il facile riutilizzo o smaltimento in caso di dismissione. La caratteristica vincente risiede nella capacità fonoassorbente del micelio, quella ecologica nella compostabilità che ne caratterizza il fine vita. 

(MyNd)

Secondo classificato EchoRaee – Find my echo, il museo-laboratorio itinerante che promuovere una nuova consapevolezza su riutilizzo, riparazione, corretto smaltimento e reale valore dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE), incoraggiando la partecipazione attiva delle nuove generazioni e delle comunità locali nel processo formativo e nella gestione sostenibile di questi rifiuti. Il concept di Francesca Arduini, Beatrice Campani e Alex Mazza punta a creare un “eco” che dalle nuove generazioni si diffonda in ogni comunità per una maggiore consapevolezza sul tema attraverso un approccio intergenerazionale.

EchoRaee

Terzo gradino del podio per Cycloop, un’idea di Rosalba Mele, Marco Suriano e
Massimiliano Carraro
. La gestione del servizio di cauzione integrato all’atto dell’acquisto avviene tramite un portale online dedicato che offre una serie di funzionalità utili agli utenti, tra cui la visualizzazione di una carta d’identità del prodotto, l’accesso all’archivio storico e la possibilità di effettuare trasferimenti di proprietà in caso di vendita o donazione del dispositivo, tramite i punti di raccolta Cycloop.

I punti di raccolta Cycloop non sono dei semplici “cestini dei rifiuti” ma dei cassetti dove gli utenti possono portare i propri prodotti da dismettere. Il design suggerisce una nuova gestualità: non gettare il prodotto ma “spedirlo”.

Cycloop

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Le voci di Ecodesign the Future

“Per EconomiaCircolare.com la formazione è un pilastro fondamentale del cambiamento culturale necessario a ridefinire l’approccio con cui si concepiscono e si realizzano prodotti e servizi. Lo scopo di Ecodesign the Future è coinvolgere menti e competenze trasversali nell’esplorazione di nuove frontiere del design per la sostenibilità”, ha sottolineato Alessandra De Santis, presidente di Editrice Circolare, società editrice di EconomiaCircolare.com. “Anche quest’anno giovani talenti hanno accolto la sfida con entusiasmo, dando vita a concept innovativi e funzionali grazie a una visione sistemica della progettazione”.

“Aver realizzato questo corso di alta formazione ancora una volta testimonia l’impegno del Consorzio nel promuovere un approccio più circolare, fornendo ai giovani professionisti gli strumenti giusti. I ragazzi e le ragazze hanno preso questo programma molto seriamente e hanno sviluppato idee innovative” ha affermato invece Giorgio Arienti, direttore Generale di Erion WEEE. “Per questo è stato molto difficile scegliere tra i 10 progetti realizzati dai partecipanti: tra questi abbiamo privilegiato i due che maggiormente hanno risposto alla necessità di progettare prodotti e servizi in modo coerente con le tematiche della circolarità e della sostenibilità ambientale e sociale”.

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