Si propone come la giusta via di mezzo tra il consumismo sfrenato del Black Friday e l’austerità più estrema del Buy nothing day, nato per fare da contraltare al primo. In effetti, il Circular Monday, che si celebra oggi 23 novembre, pone l’accento sul diritto a consumare quanto utile e necessario ma senza produrre ulteriore stress allo stock delle risorse disponibili e all’ambiente.
A promuovere l’iniziativa sono più di 300 realtà tra aziende, organizzazioni e influencer circolari in tutto il mondo, tra cui Oxfam e WWF. In Italia fa parte della rete del Circular Monday la Lottozero, lo spazio creativo centro per l’arte e il design tessile che si trova a Prato e che recentemente è stato incluso nel report di GreenItaly 2020 di Symbola.
In questo periodo dell’anno l’Earth overshoot day, il giorno in cui l’umanità ha consumato più risorse di quelle che il Pianeta riesce a rigenerare, è passato da un pezzo, nonostante il lockdown globale lo abbia posticipato al 22 agosto, mentre nel 2019 era arrivato il 29 luglio.
Allora è decisamente centrale la riflessione che, alla vigilia della giornata delle spese pazze per eccellenza e in piena Settimana Europea per la riduzione dei rifiuti, pongono gli ideatori del Circular Monday, l’iniziativa lanciata nel 2017 a Malmö, in Svezia, dalla start-up di riparazione circolare di tessuti Repamera AB. Nata come White Monday in opposizione al black del venerdì successivo, da quest’anno l’iniziativa ha sostituito l’aggettivo introducendo il concetto di circolarità, per rendere più esplicito l’invito a intraprendere la direzione dell’economia circolare.
Da qui l’invito rivolto ai consumatori a ricorrere all’acquisto di prodotti nuovi soltanto quando non se ne può fare a meno. Prima c’è la possibilità di riparare e riutilizzare i nostri prodotti, di noleggiare prodotti e servizi condividerli in un’ottica di sharing economy, poi c’è la convenienza di acquistare prodotti ricondizionati o usati, perché quello che non va più bene per altri può andar bene per noi.
Così, mentre in Francia, su proposta del ministro francese dell’Economia Bruno Le Maire, il colosso Amazon ha acconsentito a far slittare il venerdì nero d’Oltralpe di una settimana – per permettere una graduale riapertura delle attività commerciali con le misure previste per far fronte alla pandemia – in Italia si pensa di copiare l’iniziativa dei cugini transalpini. E invece forse varrebbe la pena di guardare più a nord, verso l’interessante iniziativa svedese.
Costruiamo insieme l’alternativa al Black Friday
Nel nostro piccolo anche noi di EconomiaCircolare preferiamo incoraggiare le alternative e, sin dal lancio del sito il 14 ottobre scorso, la costruzione di un’economia non lineare. Nell’ottica del giornalismo costruttivo che ci contraddistingue, invitiamo chi ci legge a raccontarci un’azione circolare che intende mettere in campo da qui al Black Friday. Potrà farlo sui social, taggandoci nelle foto e nelle descrizioni.
E per chi è a corto di fantasia … niente paura! A breve lanceremo un nostro sondaggio con possibili suggerimenti circolari da mettere in pratica.
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