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sabato, Novembre 30, 2024

Waste Recycling Project: il PVC torna a vivere grazie a raccolta e riciclo

Progetto per migliorare raccolta e riciclo del PVC indicato come best practice dall’Italian Circular Economy Stakeholder Platform (ICESP) e dalla European Circular Economy Stakeholder Platform (ECESP)

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Redazione EconomiaCircolare.com

PVC Forum Italia (l’associazione che riunisce la filiera italiana del PVC con imprese che rappresentano all’incirca il 70% del mercato) e VinyPlus, il programma volontario di sviluppo sostenibile dell’industria europea del PVC, lanciano il progetto WREP (Waste Recycling Project): recupero e riciclo di PVC da rifiuti urbani ingombranti nei centri di raccolta municipali che coinvolge attivamente multiutility e riciclatori. L’obiettivo è migliorare la raccolta e il riciclo del materiale calcolando e definendo, fin dalla sua individuazione dopo il primo utilizzo, la quantità di PVC resa disponibile da quello che sarebbe diventato solo uno scarto da discarica.

Il polivinilcloruro (PVC) viene impiegato per realizzare una grande varietà di prodotti: dai tubi alle finestre agli avvolgibili, dai cruscotti delle automobili ai pavimenti ai cavi elettrici fino ad alcune applicazioni medicali.

Oggi meno della metà del PVC potenzialmente disponibile per il riciclo viene attualmente riciclato, e le ragioni sono da cercarsi nei centri di raccolta – pochi e sparsi per il territorio – e nella loro gestione affidata a micro e piccole imprese che devono fare i conti con un sistema normativo complesso. WREP nasce proprio in risposta a questa esigenza, con una fase operativa che coinvolge cinque riciclatori e dieci multiutility nel nord, in centro Italia e in Sardegna e che oggi riciclano il 97% del pvc collettato dalla filiera.

Ambiente e risparmio

La convenienza dell’operazione sta tutta nei numeri. Ad oggi, si riscontra un risparmio economico medio di oltre il 57% rispetto all’invio a smaltimento della stessa quantità di rifiuti. Il compound di PVC riciclato viene successivamente reimmesso sul mercato per produrre nuovi articoli che, da un punto di vista ambientale, comportano una riduzione di emissioni in atmosfera di oltre 2.500 tonnellate di CO2.
Le stime effettuate sulla base del PVC raccolto durante la fase operativa mostrano che, se applicato in tutti i centri di raccolta dei rifiuti urbani, l’approccio WREP consentirebbe a livello nazionale il riciclo di oltre 10.000 tonnellate di PVC post-consumo.

Il progetto nel 2023 si è esteso anche al reparto delle costruzioni, quindi al PVC proveniente da demolizioni e ristrutturazioni, grazie ad un accordo tra ANCE Verona (Associazione Nazionale Costruttori Edili) e PVC Forum Italia. Ovviamente, la separazione del rifiuto PVC da altri materiali (le plastiche per esempio) diventa un processo indispensabile per la buona qualità del prodotto, e proprio a questo scopo la società Phoenix RTO ha sviluppato un dispositivo portatile in grado di “ripulire” il PVC da altri elementi. È in fase di sviluppo un nuovo scanner che, utilizzando una differente tecnologia, permetterà di rilevare anche la presenza di piombo.

Lo schema WREP è considerato una best practice sia a livello nazionale (ICESP, Italian Circular Economy Stakeholder Platform) che a livello europeo (ECESP, European Circular Economy Stakeholder Platform). È stato poi inserito nel Piano Regionale di Gestione dei Rifiuti Urbani e Speciali della Regione Veneto.

Leggi anche: La plastica seconda vita raccontata coi numeri

WREP in numeri (2018-2023)

Riciclo del PVC

  • Totale rifiuti ingombranti gestiti: 128.436,72 tonnellate
  • PVC avviato a riciclo: 1.290,01 ton
  • PVC riciclato: 1.232,73 tonnellate
  • Oltre 2.500 tonnellate di emissioni di CO2 evitate
  • Oltre 10.000 tonnellate/anno potenzialmente colettabili a livello nazionale

Dati economici

  • Costo gestione rifiuti PVC in condizioni standard € 288.958,89
  • Costo gestione rifiuti PVC nell’ambito del WREP: € 123.485,46
  • Risparmio medio sui costi 57,27%

© Riproduzione riservata

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