Con una crisi climatica in costante peggioramento, estati sempre più afflitte dalla siccità, è ancora accettabile continuare a consumare centinaia di litri d’acqua per lavare le proprie automobili? Cominciano a chiederselo molte persone: non solo gli ambientalisti, ma le stesse istituzioni, come dimostra il caso della Francia in cui nell’estate del 2022, di fronte all’emergenza idrica, le autorità hanno imposto a circa il 90% dei 14.000 autolavaggi francesi di chiudere i battenti per diverse settimane.
Allo stesso tempo, si cercano nuove soluzioni più sostenibili. Il caso francese è nuovamente interessante: qui si stanno diffondendo autolavaggi ecologici che non solo riescono ad essere più efficienti e risparmiare acqua, ma consentono di riutilizzarla fino all’85%, riducendo notevolmente i consumi. Ma il cambiamento deve partire anche dalla cittadinanza: i fanatici dell’auto pulita ad ogni costo dovrebbero quantomeno rinunciare ad avere ogni settimana il proprio veicolo splendente. E, soprattutto, evitare ad ogni costo di lavare l’auto nel garage di casa.
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Lavare la propria auto è una pratica insostenibile
È, infatti, il lavaggio domestico quello in cui si consuma più acqua, secondo le stime del sito Planetoscope, che registra in tempo reale, tra le altre cose, il consumo di acqua utilizzata per il lavaggio auto. Si parla in media di 340-400 litri per veicolo, una cifra impressionante e inaccettabile. E non finisce qui: oltre al consumo elevato di acqua, il lavaggio domestico presenta un grave problema ambientale. L’acqua utilizzata per pulire un veicolo nel garage di casa viene spesso dispersa direttamente nel terreno o nelle reti fognarie senza alcun trattamento.
Ciò comporta il rilascio di sostanze altamente inquinanti come idrocarburi, metalli pesanti e detergenti chimici che finiscono per contaminare le falde acquifere e peggiorano ulteriormente lo stato già critico delle risorse idriche. Questo è il motivo per cui il lavaggio di un veicolo sulla strada pubblica è vietato dal codice di sanità pubblica francese ed è punibile con una multa fino a 450 euro, o addirittura 75.000 euro e fino a due anni di reclusione in caso di comprovata contaminazione ambientale.
Va meglio negli autolavaggi professionali, dove si scende a consumi tra i 60 e i 200 litri, grazie alla maggiore efficienza dei macchinari. Tuttavia, considerando che in Francia ci sono circa 14.000 stazioni e ogni anno si fanno milioni di lavaggi, il consumo totale di acqua arriva a 35 milioni di metri cubi, pari allo 0,2% della domanda annua del Paese. E non bisogna certo considerarla una percentuale irrilevante, perché in un contesto di siccità e crisi idrica è sicuramente uno dei consumi meno essenziali che si può immaginare, mentre l’agricoltura viene messa in ginocchio.
In media, secondo un sondaggio condotto nel 2019, i francesi lavano il proprio veicolo in un autolavaggio sei volte l’anno, ma secondo l’opinione dei gestori il numero è più alto, fino a dieci-dodici lavaggi annuali. Inoltre, solo il 52% dei francesi si rivolge ad autolavaggi professionali e appena il 10% non lava mai il proprio veicolo: dunque il 38% dei cittadini lava la propria auto in garage e questa è la soluzione peggiore per l’ambiente.
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Esempi di autolavaggi sostenibili in Francia
Certo, anche gli autolavaggi sono un’attività economica e chiuderli in estate significa mettere a rischio posti di lavoro. Ecco perché c’è bisogno di aumentare il livello di sostenibilità. Un esempio, sempre guardando al caso francese, è quanto fatto Corsica Wash, una stazione di lavaggio in Corsica che ha investito oltre 100.000 euro per mettere in piedi un sistema di riciclo dell’acqua, che passa attraverso dei serbatoi e filtri per essere pulita e trattata. Grazie a questo sistema, fino all’85% dell’acqua viene riutilizzata, riducendo il consumo per veicolo a soli 20-50 litri. Solo il risciacquo, infatti, avviene con acqua non riciclata.
Anche nel Principato di Monaco si trovano esempi simili. La stazione di lavaggio del Parking de l’Héliport opera quasi interamente in un ciclo chiuso, grazie a un sistema che filtra e disinfetta l’acqua per poterla riutilizzare all’infinito, senza utilizzare alcun additivo chimico, nel caso in cui ci fossero perdite e l’acqua raggiungesse il terreno. Un ultimo caso da citare è il Garage Biat, un autolavaggio ad Authon-du-Perche nel dipartimento dell’Eure-et-Loir, in Francia. Anche in questo caso, la capacità di recupero dell’acqua è di circa l’80%.
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Ridurre i lavaggi e ripensare il rapporto con l’automobile
Come il rifiuto non prodotto è migliore del rifiuto riciclato, così anche nel caso in cui si riuscisse ad aumentare la quantità d’acqua riutilizzata e non sprecata durante i lavaggi, la soluzione più sostenibile resta comunque la prevenzione. Se in media i francesi lavano la propria automobile sei volte all’anno, alcune persone arrivano a farlo ogni settimana: bisognerà diminuire questi numeri. Del resto, come fino a pochi anni fa era impensabile vivere in una situazione in cui persino la disponibilità d’acqua fosse messa in discussione in certi periodi nell’anno, così certe abitudini come l’automobile splendente sono destinate giocoforza a modificarsi.
Naturalmente deve cambiare la mentalità delle persone e perciò è importante accendere un faro sul tema e informare la cittadinanza. È quello che cerca di fare l’associazione Eau et Rivières de Bretagne, attraverso semplici azioni: sensibilizzare le persone a un uso più parsimonioso dell’acqua, invitando a evitare i lavaggi durante la primavera e l’estate, quando le risorse idriche sono più sotto pressione, privilegiare gli autolavaggi dove ci sono impianti efficienti di riciclo dell’acqua e diminuire in valore assoluto il numero di lavaggi.
Più in generale, questa situazione ci invita a riflettere in una prospettiva più ampia sul ruolo dell’automobile nella società del cambiamento climatico: una fonte significativa di emissioni di gas serra, inquinamento atmosferico e consumo di acqua e risorse. Da qualsiasi punto si guardi la questione, la transizione ecologica verso una mobilità più sostenibile e un graduale abbandono della dipendenza dall’auto privata diventano una necessità sempre più impellente. Sicuramente, lavare l’auto qualche volta in meno è la cosa più facile e possono farlo tutti a partire da oggi.
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