Il Ministero dell’Ambiente e della Sicurezza energetica ha pubblicato un avviso per la presentazione di progetti di ricerca, sviluppo e innovazione tecnologica riguardanti l’intera catena del valore delle Materie Prime Critiche (MPC) e delle Materie Prime Strategiche (MPS), dall’estrazione alla trasformazione. Lo fa sapere una nota del ministero.
La misura è finanziata nell’ambito di “Mission Innovation”, iniziativa globale di cooperazione internazionale lanciata alla COP21 di Parigi nel 2015 per accelerare l’innovazione delle tecnologie pulite. L’avviso, al quale seguiranno altri destinati a ulteriori aree strategiche, mette a disposizione 21 milioni di euro per finanziare progetti che riguardano l’intera catena del valore delle Materie Prime Critiche.
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Dal 3 febbraio al 18 marzo
Le domande di contributo, spiega una nota del MASE, “corredate dalla relativa proposta di progetto e complete di tutta la documentazione richiesta, dovranno essere presentate esclusivamente attraverso la piattaforma informatica dedicata, nella pagina online della Cassa per i Servizi Energetici e Ambientali (CSEA), a partire dal 3 febbraio e fino alle ore 12 del 18 marzo 2025”.
Chi potrà presentare i propri progetti? Le proposte di progetto potranno essere presentate da imprese, in qualità di capofila, associandosi in partenariati con altri soggetti quali partner industriali, enti di ricerca e università.
Miniere, urban mining, ecoprogettazione
Le aree strategiche individuate per i bandi includono l’estrazione mineraria primaria (prelievo di risorse naturali non rinnovabili dal suolo) e secondaria (recupero delle stesse risorse da prodotti già esistenti o scarti), l’estrazione da fluidi, l’urban mining e l’eco-progettazione, e la trasformazione (raffinazione).
L’obiettivo principale di questo avviso di bando, spiega il ministero, “è sostenere lo sviluppo di tecnologie innovative per aumentare l’efficienza nell’utilizzo delle materie prime critiche, ridurre la dipendenza da fonti estere, promuovere l’economia circolare, e contribuire alla decarbonizzazione del sistema energetico”.
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Il ruolo di RSE
Con il decreto ministeriale 386 del 17 novembre 2023, il MASE ha stanziato risorse per lo sviluppo di progetti innovativi a sostegno dell’impegno nazionale in Mission Innovation, e affidato alla società Ricerca sul Sistema Energetico (RSE) il ruolo di advisor scientifico per supportarne l’attuazione.
Nella seconda fase di questa iniziativa globale, denominata “Mission Innovation 2.0” e lanciata nel giugno 2021, l’Italia aderisce alla Green Powered Future Mission (GPFM) volta alla “decarbonizzazione e digitalizzazione dei sistemi elettro-energetici” e alla Clean Hydrogen Mission (CHM), per “favorire lo sviluppo e la diffusione dell’intera catena del valore dell’idrogeno”. In particolare, l’Italia ricopre il ruolo di co-Lead della GPFM e RSE, su incarico di MASE, ha assunto il ruolo di direttore della Mission.
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