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venerdì, Novembre 15, 2024

CASALE DI TEREVOLACCIO

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Redazione EconomiaCircolare.com
[di Stefano Miliffi]
“Ci sono opere del passato, certe chiese, certi palazzi, che oggi sono utilizzate in modo diverso, sono sopravvissute pur cambiando la loro funzione: ancora oggi le usiamo, le utilizziamo, le frequentiamo.” Oscar Niemeyer.


Sinossi

“Ci sono opere del passato, certe chiese, certi palazzi, che oggi sono utilizzate in modo diverso, sono sopravvissute pur cambiando la loro funzione: ancora oggi le usiamo, le utilizziamo, le frequentiamo. Questo succede perché ciò che è rimasto non è l’utilità che avevano all’epoca, ma la bellezza; la bellezza e la poesia sono sopravvissute al tempo” Oscar Niemeyer.
L’antico casale di Terevolaccio era oramai in disuso da tempo. In un territorio, quello tra le provincie di Napoli e Caserta, dove il presente è attraversato da contraddizioni e contrasti fastidiosi: eccellenze agroalimentari e tradizioni culturali sono schiacciate da abusivismo edilizio diffuso, mancanza di infrastrutture e sistematica presenza del crimine organizzato.
Acquistato nel 1983 dal comune di Succivo, viene rivalorizzato da Legambiente ed altre associazioni locali dalla fine degli anni ‘90.
Queste iniziative di carettere socio-economico, ambientale e culturale confluiscono poi nel progetto TerraFelix, iniziato nel 2012. Così, dopo decenni di abbandono, il casale e le terre circostanti ritornano a nuova vita.
Il Giardino con i suoi orti sociali, la Tipicheria, l’Ecomuseo con i laboratori didattici sono i tre luoghi principali di questa rinascita.
Visite del casale, soprattutto da parte delle scolaresche locali, promozione delle specialità enogastronomiche, ed eventi culturali sono le attività centrali del luogo. Tutto questo in nome della sostenibilità economica ed ambientale. Il principio cardine di tutto il progetto, infatti, è il sistematico riutillizzo dei prodotti e dei loro scarti, proponendo così un modello sociale alternativo rispetto alle logiche di consumo.
Così, come un prodotto destinato al declino ma tenacemente riconvertito, il casale è diventato il simbolo e il luogo di aggregazione sociale e sensibilizzazione ambientale nel quale il territorio e le sue potenzialità vengono riscoperte oltre e nonostante le sfide e le problematiche del nostro tempo.

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