fbpx
venerdì, Novembre 15, 2024

Nucleare, al via il Seminario sul Deposito nazionale

Partito ieri con una plenaria, prevede in tutto 9 incontri di cui 7 territoriali. Si discuterà delle caratteristiche dei luoghi indicati da Sogin come potenzialmente idonei ad ospitare il deposito. Per iscriversi a partecipare c’è tempo fino al 30 settembre prossimo

EconomiaCircolare.com
EconomiaCircolare.com
Redazione EconomiaCircolare.com

È iniziato il Seminario nazionale per l’individuazione del luogo dove verrà realizzato il Deposito Nazionale dei rifiuti radioattivi e il relativo Parco tecnologico. Si è tenuta infatti ieri mattina la sessione plenaria del Seminario immaginato per approfondire con tutti i soggetti interessati gli aspetti tecnici legati al progetto. I lavori, organizzati tra sessioni nazionali e territorili, si concluderanno con la plenaria del 24 novembre, seguita (il 15 dicembre) dalla pubblicazione del resoconto complessivo dei lavori.

La sessione plenaria

All’incontro di ieri, durato circa tre ore e moderato da Iolanda Romano, esperta di processi partecipativi e dibattito pubblico e fondatrice di Avventura Urbana, hanno preso parte (alcuni in presenza alti da remoto) Vannia Gava, Sottosegretario di Stato al Ministero della Transizione Ecologica, Emanuele Fontani, Amministratore Delegato di Sogin; Maurizio Pernice, Direttore di ISIN, Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione; Christophe Xerry, Direttore Ciclo del combustibile, tecnologie applicate ai rifiuti, decommissioning e reattori di ricerca del Dipartimento di energia nucleare di IAEA, International Atomici Energy Agency; Massimo Garrubba, Vice Direttore Generale Energia della Commissione Europea; Roberto Zanino, Professore di Impianti nucleari al Politecnico di Torino; Patrie Torres, Direttore del Deposito nazionale francese de l’Auge; Philippe Dalle magne, Vice Presidente del Dipartimento de l’Auge e Sindaco di Auge, comune dell’area che ospita il Deposito nazionale francese de l’Auge; Alessandro Dodaro, Direttore Dipartimento fusione e tecnologie per la sicurezza nucleare di ENEA; Fabio Chiaravalli, Direttore Funzione Deposito Nazionale e Parco Tecnologico di Sogin.

Durante i lavori di ieri sono arrivate le risposte a in diretta a 14 domande raccolte nel corso dell’incontro. Una modalità di dialogo – basta scrivere a  domande@seminariodepositonazionale.it – che verrà replicata nelle prossime sessioni di lavoro.

Leggi anche: La Camera impegna il Governo con una mozione sul deposito nucleare: coinvolgere di più i territori. E il Parlamento

Il Seminario – avviato a valle della consultazione pubblica che ha portato in casa Sogin oltre 300 documenti con osservazioni – sarà l’occasione, spiega la società, per rispondere alle questioni e ai dubbi contenuti nelle osservazioni pervenute e per approfondire in particolare la rispondenza delle aree individuate nella CNAPI (Carta nazionale della aree potenzialmente idonee), ai requisiti internazionali stabiliti dalla IAEA (International Atomici Energy Agency) e a quelli nazionali individuati dall’ISIN (Ispettorato nazionale per la sicurezza nucleare e la radioprotezione).Saranno illustrati, inoltre, gli aspetti relativi alla sicurezza dei lavoratori, della popolazione e dell’ambiente, e i benefici economici e di sviluppo territoriale collegati alla realizzazione dell’opera e alle misure compensative previste.

Leggi anche: Trattori in marcia ed esperti al lavoro. La mappa della mobilitazione contro il deposito nucleare

Gli incontri territoriali

Il Seminario nazionale si articolerà in nove incontri in modalità digitale, trasmessi in diretta streaming sul sito seminariodepositonazionale.it. Oltre alle sedute plenarie di apertura e chiusura (24 novembre) sono programmate sette sessioni di lavoro, una nazionale e sei territoriali che interesseranno le Regioni delle aree potenzialmente idonee:

14 settembre, sessione nazionale;

15 settembre, sessione territoriale Sicilia;

28 settembre, sessione territoriale Sardegna;

26 ottobre, sessione territoriale Basilicata e Puglia;

3 novembre, sessione territoriale Toscana;

9 novembre, sessione territoriale Lazio;

15 novembre, sessione territoriale Piemonte.

Come si svolgono i lavori

La sessione nazionale si svolge in una sola giornata: la mattina dedicata all’introduzione dei lavori (sessione generale) e il pomeriggio dedicato agli interventi programmati degli stakeholder (sessione degli stakeholder).

Le sessioni territoriali hanno struttura analoga, ma in base al numero degli stakeholder registrati per intervenire è prevista la prosecuzione dei lavori nei giorni successivi.

Al termine degli incontri, Sogin predisporrà un documento di sintesi dei lavori, con l’indicazione delle principali osservazioni emerse in relazione ai temi trattati e dei diversi attori che hanno partecipato al Seminario.

Leggi anche: “Deposito nazionale rifiuti nucleari dal 2030. L’anno prossimo l’individuazione del sito”. Sogin riferisce in Commissione Ecomafie

Chi può partecipare: tempo fino al 10 settembre

Al Seminario nazionale sono invitati a partecipare tutti i portatori di interesse e tutti coloro che hanno partecipato alla consultazione pubblica: i soggetti invitati possono iscriversi, secondo le modalità indicate nella lettera ricevuta da Sogin, entro il 30 settembre 2021 (Aggiornamento: il 10 settembre 2021 Sogin ha prorogato al data dal 10 al 30
settembre).

Altri soggetti interessati al processo di localizzazione del sito unico nazionale e a partecipare al Seminario Nazionale possono trasmettere a Sogin, entro il 30 settembre 2021, memorie scritte e documenti, che saranno considerati nell’ambito dei lavori del Seminario.

Leggi anche: Deposito nucleare? Ci potrebbero volere due anni e mezzo per trovare una sede

Dopo il Seminario

Conclusi i lavori del Seminario e pubblicati degli atti, si aprirà la seconda fase della consultazione pubblica, della durata di trenta giorni, durante la quale potranno essere inviate eventuali ulteriori osservazioni e proposte tecniche utili alla predisposizione e pubblicazione della Carta Nazionale Aree Idonee (CNAI).

Al termine di questa fase le Regioni e gli Enti locali potranno esprimere le proprie manifestazioni d’interesse, non vincolanti, ad approfondire ulteriormente l’argomento.

© Riproduzione riservata

spot_img

POTREBBE INTERESSARTI

Ultime notizie