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lunedì, Dicembre 16, 2024

Epack, l’assistente che aiuta a rendere più sostenibili gli imballaggi

Il Consorzio nazionale imballaggi offre vari servizi gratuiti a diposizione delle imprese, per migliorare la sostenibilità dei propri imballaggi, ma anche per rispettare le nuove norme sull’etichettatura ambientale obbligatoria

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Redazione EconomiaCircolare.com

Meglio prevenire che curare, lo sappiamo. Un adagio che, come dimostra l’ecodesign, vale anche per la prevenzione dei rifiuti: un prodotto progettato per durare, per essere riutilizzato, disassemblato e poi riciclato è un prodotto più smart e sostenibile. Mentre si moltiplicano le iniziative formative dedicate ai nuovi designer – non possiamo non segnalare quella che vede coinvolto il nostro magazine: Ecodesign the future: packaging edition – c’è chi fa formazione e consulenza per le imprese per rendere gli imballaggi più sostenibili.

Booster per la sostenibilità del packaging

Epack è un servizio on line di CONAI, il Consorzio nazionale imballaggi, dedicato alle imprese che vogliono migliorare la loro performance in termini di progettazione e realizzazione di imballaggi eco-efficienti. Un imballaggio diventa più eco-efficiente quando offre le stesse performance con meno materia, con materiali riciclati e riciclabili, quando semplifica le operazioni di imballaggio, di logistica, di riciclo. E PACK serve a questo. È un servizio gratuito (basta scrivere a epack@conai.org) al quale ricorrono, ci spiega CONAI, non solo le imprese interessate ma anche i consulenti che con quelle imprese hanno a che fare.  È insomma una sorta di booster per la sostenibilità degli imballaggi.

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Etichettatura ambientale, linee guida Conai

Accanto a Epack, Conai affianca le aziende nel percorso di miglioramento della sostenibilità ambientale degli imballaggi con una serie di linee guida realizzate in collaborazione con Istituto Italiano Imballaggio, UNI. Ricordiamo ad esempio le Linee guida per la conformità alla direttiva 94/62/CE sugli imballaggi e rifiuti di imballaggio, oppure le Linee guida per la valutazione dell’idoneità al contatto con gli alimenti del packaging realizzato con materiale proveniente da riciclo.

In particolare, da quanto l’etichettatura ambientale del packaging è divenuta obbligatoria (dal 26 settembre 2020) CONAI ha predisposto un sito web dedicato interamente all’etichettatura ambientale (con linee guida, Faq, best practices), e un tool online (e-tichetta) coi fondamentali della norma (come l’indicazione della composizione del materiale di imballaggio, l’indicazione di come conferirlo a fine vita per una raccolta differenziata di qualità, la riciclabilità, la compostabilità o il contenuto di materiale riciclato).

Best practice negli imballaggi sostenibili

Anche grazie a questi strumenti alcune imprese hanno fatto evolvere i propri sistemi di imballaggio. Vediamone alcuni. Questi esempi dimostrano come innovazioni anche minime che potrebbero apparire poco rilevanti, hanno invece conseguenze importanti.

Cromology Italia produce pitture con diversi brand (sicuramente conoscerete il cane col pennello di Max Meyer). Per realizzare il secchio da 14 litri che contiene la pittura traspirante parte della di materia prima vergine è stata sostituita con materiale riciclato, tagliano i consumi: il secchio è ora realizzato con il 60% di polipropilene riciclato. Inoltre, il coperchio, sempre in polipropilene, è stato alleggerito in peso del 17%.

Hp ha riprogettato gli imballaggi delle cartucce dei toner per le stampanti per migliorarne la riciclabilità e ottimizzare il ricorso alle materie prime. È stato ridotto del 36% il peso della scatola di cartoncino, le protezioni laterali in polietilene sono state sostituite da elementi in carta 100% riciclata. Infine il nuovo sistema ha permesso di aumentare del 43% la quantità di unità per pallet, grazie alla riduzione delle dimensioni della scatola.

Hipac ha realizzato un nuovo e innovativo film estensibile in polietilene per imballaggio di prodotti industriali, riducendo lo spessore del 48% a parità di prestazioni, e impiegando il 67% di materiale riciclato. Oltre all’evidente risparmio di materia prima, questa innovazione ha permesso l’ottimizzazione della logistica, grazie all’incremento del numero di bobine trasportate sul pallet, e la diminuzione dei consumi energetici durante il processo produttivo (-35%). Inoltre, è stata eliminata l’anima in cartoncino sulla quale era avvolto il film, semplificando il sistema.

Scia Packaging ha rinnovato la propria scatola per bottiglie in vetro Easy Pack con notevoli vantaggi ambientali ed economici. Inizialmente costituita da una scatola e da separatori di cartone ondulato, Easy Pack oggi è un’unica scatola con separatori incorporati: l’imballaggio viene ora realizzato in un’unica fustella, con unica battuta di stampa, dato che i divisori vengono ricavati dal corpo dell’imballo principale. Solo questa innovazione ha permesso un risparmio energetico di circa il 9%. La nuova struttura garantisce inoltre la stessa resistenza all’accatastamento utilizzando un cartone ondulato ad una sola onda anziché doppia, riducendo la materia prima impiegata. Il peso dell’imballaggio si è ridotto di circa il 45% ed è aumentato del 42% il numero di prodotti trasportati sul pallet.

L’imballaggio in cartone per le maniglie per porte Handles with care della Litocartotecnica Valsabbina è stato ridisegnato alleggerendo del 25% il peso della scatola, ed eliminando la componente di protezione in polietilene. Questo nuovo design consente un maggiore carico di prodotto sul pallet, quindi maggiore efficienza in fase di logistica. Anche il processo produttivo ne ha beneficiato con una riduzione degli scarti di produzione del 77%.

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