Cresce il popolo dei lettori: dopo un lungo periodo contraddistinto dal segno “meno” continua, da un paio di anni, la risalita sia del numero di coloro i quali leggono almeno un libro all’anno sia della quantità di volumi acquistati (cartacei, ebook o in formato audio). E le tendenze di crescita coinvolgono anche i libri green.
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Cosa ne pensano gli italiani di romanzi e saggi ambientali
E’ quindi vero che i libri “green” interessano agli italiani? A dare una risposta – positiva – a tale quesito ci ha pensato l’indagine “Libri e Ambiente: Presentazione della prima indagine a cura di Ipsos sulle abitudini degli italiani” promossa da Comieco e incentrata sul rapporto degli italiani con la letteratura ambientale.
Per il 40% dei nostri connazionali i libri si rivelano uno strumento utile per adottare comportamenti più sostenibili. Dalla ricerca condotta emerge poi che a spingere le persone alla lettura di titoli sull’ambiente sia la voglia di capire cosa si può fare in prima persona per tutelare l’ambiente nonché per soddisfare il desiderio di informarsi in maniera completa e puntuale.
I temi sui quali informarsi anche attraverso i libri (cartacei o ebook)? Cambiamento climatico, economia circolare, gestione dei rifiuti, sostenibilità, transizione ecologica e tutela del pianeta.
Considerato l’interesse crescente anche per romanzi e saggi dal cuore verde, cosa leggere quest’estate? Ecco alcuni consigli di volumi da portare in valigia e leggere sotto l’ombrellone prendendo spunto dalle novità uscite nelle librerie nel corso dell’ultimo biennio.
Green Heroes si diventa
Uno dei saggi green sicuramente più popolari nel 2022 è “Io e i #GreenHeroes, perché ho deciso di pensare verde” (Piemme) scritto da Alessandro Gassmann insieme a Roberto Bragalone, con postfazione di Annalisa Corrado (e a cura di Lorenzo Laporta).
Il volume si divide in due parti. La prima è costituita da un diario personale che riassume l’impegno civico del noto attore italiano, da anni impegnato in prima linea in campagne ambientali. Gassmann racconta come, giorno dopo giorno, sia diventato un “green warrior”, come sia nata la sua sensibilità ecologista e come non abbia potuto fare a meno di impegnarsi in prima persona.
La seconda parte del volume racconta invece come, da un tweet della nota ecologista Annalisa Corrado, nacque il progetto dei #GreenHeroes: era il 2018 e da allora sono state raccontate tantissime storie di Green Heroes che, in parte, vengono riprese nel libro che così diviene una piccola-grande enciclopedia di esempi di imprese che operano in armonia col pianeta.
Vintage e il sogno nel cassetto
Sdoganati gli abiti seconda mano, ad andare sempre più di moda sono i capi “vintage”. A raccontare cosa ci sia dietro i capi d’epoca è “Il sogno nel cassetto”, libro di Stefano Sacchi & Humana People to People (edito da FrancoAngeli) che ci racconta gli “aspetti tecnici, etici ed estetici del vintage”.
Storia, curiosità, informazioni del settore ma non solo: è infatti un libro utilissimo per chi vuole acquisire maggiore consapevolezza sulla moda sostenibile e “slow” e per chi vuole scoprire la storia di Humana People to People che, grazie alle donazioni di privati, recupera capi usati, li valorizza e, infine, li re-immette in commercio a prezzi accessibili, riuscendo a fondere i valori della di sostenibilità (ed economia circolare) con progetti di solidarietà sociale e cooperazione internazionale.
I vestiti che ami vivono a lungo
Un altro libro che ci consente di analizzare il nostro armadio (ma non solo!) è “I vestiti che ami vivono a lungo” di Orsola de Castro (Corbaccio, 2021), un manuale che ci indica come fare la nostra parte nella lotta al cambiamento climatico (e all’affermazione di un modello di economia circolare), imparando a “vestirci con abiti belli, a farli durare a lungo, in armonia con la nostra personalità e con il pianeta”.
“Se riutilizziamo e rinnoviamo i nostri vestiti non è perché non possiamo permetterci di comprarne di nuovi, ma perché non possiamo permetterci di buttarli via”, si legge nella sinossi. Troppo grande il peso ambientale di questo gesto. Gli abiti raccontano molto di noi, fanno parte della nostra identità e possono diventare “ambasciatori” di sostenibilità nella lotta agli sprechi.
Impugnare un ago e ripararli, rammendarli, trasformarli può diventare un gesto rivoluzionario che peraltro ci “rimanda a saperi perduti e capaci di rendere tutto ciò che è standardizzato e impersonale incredibilmente unico e simile a noi”.
Laura Conti non c’è e ci manca tantissimo
Laura Conti se ne è andata quasi 30 anni fa pochi giorni prima del mio tredicesimo compleanno. Crescendo, da ambientalista, ho sentito parlare di lei talmente tanto che non riesco a capacitarmi di non averla conosciuta “di persona, personalmente” (cit.). Così, quando è uscito il volume “Laura non c’è” di Barbara Bonomi Romagnoli e Marina Turi (ed. Fandango) ho pensato fosse un segno del destino.
Anche se Laura manca dal 1993, i suoi insegnamenti sono oggi più vivi che mai poichè il suo pensiero e le sue riflessioni ispirano ancora molti attivisti. Il volume immagina che Laura Conti sia ancora viva, abbia circa 100 anni e chiacchieri dei temi a lei cari: la pandemia, il lavoro, i disastri ambientali, la vita e la salute delle donne, l’ecologia, la caccia e l’aborto.
Un modo per ricordarla, per riflettere ancora una volta con lei, per pensare e per spronare noi stessi a portare avanti quell’ambientalismo scientifico del quale oggi c’è drammaticamente bisogno per poter avere una vera svolta verde nel Paese e non solo.
Ecocinema, quando i film sposano l’ecologia
Vi interessa approfondire il binomio tra cinema e ambiente? Allora non dovete perdere l’uscita, tra poche settimane, del libro di Marco Gisotti (giornalista ambientale, esperto anche di filmografia) – edito da Edizioni Ambiente – che sarà una guida sulle cento pellicole dal cuore verde.
Nell’attesa potrete leggere il numero 602 di Bianco e Nero – la rivista quadrimestrale del centro sperimentale di cinematografia (edizioni del csc) – che è dedicato proprio all’Ecocinema. Il volume analizza, in quasi 130 pagine, il rapporto tra cinema ed ecologia. Come spiega nell’editoriale il direttore Alberto Crespi, il tema green è stato scelto ripensando al film “I sopravvissuti” (Soylent Green, Richard Fleischer, 1973), pellicola profetica che racconta come, nell’anno 2022, New York sarebbe stata colpita da un’insopportabile calura e che i suoi 40 milioni di abitanti, a causa dell’esaurimento delle risorse naturali, sarebbero stati costretti a cibarsi di un alimento sintetico – il “Soylent Green” – prodotto con sostanze innominabili.
Il 2022 è ormai giunto e, a causa del riscaldamento globale, dei cambiamenti climatici e dei cibi Ogm, lo scenario apocalittico descritto dalla pellicola di Fleischer ci appare quasi una premonizione di quanto sta per accadere al genere umano. Per la capacità dei film di smuovere le coscienze spingendo finanche molti addetti del settore alla conversione ecologica di (alcune) produzioni cinematografiche, il volume è un approfondimento imperdibile per ambientalisti e cinefili.
Perché tutti gli animali si spaventano… e perché è importante saperlo
Le dinamiche che si sviluppano nel mondo animale si basano spesso sulla relazione tra predatore e preda, tra chi scappa per salvarsi la vita e chi corre per nutrirsi. Di questo aspetto parla “La paura del leone” di Chiara e Davide Morosinotto (Rizzoli), un libro per ragazzi che, tuttavia, non ha limiti d’età e può aiutare a capire perché sia fondamentale rispettare la flora e la fauna della Terra. Il racconto, sviluppato da Chiara Morosinotto in prima persona, è davvero coinvolgente e ci permette di scoprire tante informazioni e curiosità del suo lavoro di biologa evoluzionistica esperta di comportamenti animali.
Perché è così importante capire che è la paura l’emozione alla base di molti comportamenti animali? Perché è grazie ad essa che le diverse specie riescono a con-vivere nel senso di vivere negli stessi habitat. Studiare questi meccanismi è fondamentale per capire come funzionano gli ecosistemi e, in generale, il mondo che ci ospita, ma anche per comprendere perché spesso l’operato dell’uomo riesce a spezzare fragili equilibri, con danni incalcolabili come quelli che discendono dall’introduzione di piante e animali alloctoni invasivi o dalla sparizione degli stessi, dall’inquinamento luminoso o dai problemi crescenti derivanti dai cambiamenti climatici che stanno già incidendo su cicli biologici e alimentari.
Il dilemma del consumatore green
Lisa Casali è una ecoblogger, una scienziata ambientale e autrice di numerosi volumi uno più interessante (e utile) dell’altro. L’ultima pubblicazione è “Il dilemma del consumatore green” (Gribaudo Editore) nato con l’intento di fornire al lettore gli strumenti necessari per poter fare acquisti in maniera consapevole e sostenibile nel settore dell’abbigliamento, della casa passando per cibo, elettronica e molto altro.
Il manuale di Lisa Casali – di facile lettura e ricco di interessanti spunti di riflessione – è una vera guida da tenere a portata di mano perchè, ad esempio, chiarisce il complesso mondo delle certificazioni (sul libro ne sono spiegate oltre 50) e ci insegna a smascherare i casi di greenwashing per capire cosa è davvero green e poter divenire consapevoli attori del cambiamento con le nostre scelte quotidiane.
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Sostenibilità per scettici… anche in azienda
Anche se l’argomento della sostenibilità ricorre spesso nella discussione pubblica, non sempre dalle parole si passa ai fatti. Questo problema non riguarda solo i consumatori, ma anche le imprese. Organizzazione, ricerca e sviluppo, attività di approvvigionamento, gestione delle risorse umane, produzione, sistemi informativi, marketing, comunicazione e vendita nonchè tutti gli ambiti della vita aziendale possono essere rivisti e rimodulati in chiave green.
Nasce così il saggio “Sostenibilità per scettici. Come integrare pratiche efficaci nella vita aziendale” di Silvio De Girolamo, Laura Oliva e Sara Fornasiero (Mondadori) che, partendo dalle esperienze e dalle competenze professionali degli autori, spiega come includere elementi di sostenibilità sociale e ambientale in tutte le aree aziendali. Il volume fornisce ai professionisti della green economy (o aspiranti tali) gli strumenti più efficaci per avviare o consolidare un cambiamento positivo, gestire l’impatto della sostenibilità sul mondo del business e trarne vantaggi competitivi e occasioni di sviluppo.
Grazie a indicatori, analisi, esempi e buone pratiche, “Sostenibilità per scettici …” mostra in concreto, nelle diverse attività aziendali, cosa è sostenibile, cosa non lo è e anche cosa finge di esserlo perché oltre ai consumatori oggi abbiamo bisogno di imprenditori consapevoli.
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