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venerdì, Novembre 15, 2024

TUTTO TORNA IN VITA

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Redazione EconomiaCircolare.com
[di Irene Tartaglione]
Un imprenditore di Torino cerca di coniugare la necessità di salvaguardare l’ambiente e quella di creare posti di lavoro riutilizzando materiali che altrimenti andrebbero buttati e formando artigiani il cui lavoro possa essere ben pagato


Sinossi

Cingomma da “cintura” e “gomma” è un progetto che ironicamente prende il nome dalla maniera torinese di chiamare il chewing gum. Infatti è proprio a Torino che a Maurizio viene in mente di creare accessori allungando la vita ai copertoni di biciclette che altrimenti sarebbero finiti in un inceneritore. L’idea originale era quella di ingrandire la produzione ed esportarla in paesi in cui la manodopera costa meno per diventare una multinazionale. Questa equazione però a un certo punto non piace più. Perché anzi non dare importanza al lavoro artigiano “made in Italy” ben pagato? Come evitare che un prodotto percorra migliaia di km prima di giungere in negozio?
L’esperienza è iniziata recandosi fisicamente ogni settimana nei negozi di biciclette a ritirare copertoni da buttare. Pur mantenendosi sempre su scala locale, oggi Cingomma recupera più di 20.000 copertoni l’anno tra Torino ed altre città limitrofe. Oggi i copertoni vengono trasformati dalle mani di diversi artigiani in cinture, portafogli, portachiavi, borse. Gli artigiani, superato un periodo di formazione, iniziano a praticare la propria attività da casa o nella casa-officina di Maurizio. Ciò che è veramente importante per chi collabora a questo progetto è la possibilità di mettere al centro non solo il riuso dei rifiuti ma anche l’importanza di avere un lavoro ben pagato perché, se si ha un buon tenore di vita, verrà più spontaneo anche avere cura dell’ambiente. Secondo Maurizio, si tratta proprio di un circolo virtuoso..

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