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domenica, Dicembre 15, 2024

Dal MiSE 678 milioni di euro di fondi per tecnologie 4.0 e circolarità delle PMI

Il Ministero dello sviluppo economico mette a disposizione delle piccole e medie imprese italiane 678 milioni di finanziamenti garantiti dal programma europeo React-Eu e dai fondi di coesione. La compilazione delle domande al via da oggi, l’invio a partire dal 18

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Redazione EconomiaCircolare.com

Le micro, piccole e medie imprese italiane potranno richiedere incentivi per realizzare investimenti legati a tecnologie 4.0, economia circolare e risparmio energetico. Potranno farlo a partire dal 18 maggio, con una prima fase avviata già oggi dedicata alla compilazione della documentazione necessaria. I fondi messi a disposizione dal ministero dello Sviluppo economico (MiSE) sono quasi 700 milioni di euro provenienti dal programma d’investimento europeo React-Eu e dai fondi di coesione.

I fondi per tecnologie 4.0 e circolarità

I 678 milioni di euro stanziati con decreto ministeriale del 10 febbraio scorso firmato dal ministro dello Sviluppo economico Giancarlo Giorgetti avviano un regime “di aiuto per il sostegno, nell’intero territorio nazionale, di nuovi investimenti imprenditoriali innovativi e sostenibili volti a favorire la trasformazione tecnologica e digitale dell’impresa”. 250 milioni andranno alle Regioni del Centro – Nord (Emilia-Romagna, Friuli-Venezia Giulia, Lazio, Liguria, Lombardia, Marche, Piemonte, Toscana, Valle d’Aosta, Veneto, Umbria e Province Autonome di Bolzano e di Trento), circa 428 milioni nelle Regioni del Mezzogiorno (Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sicilia e Sardegna). Il 25% di queste risorse% è destinata ai progetti proposti dalle micro e piccole imprese.

“Sosteniamo l’ammodernamento tecnologico delle imprese italiane attraverso investimenti in progetti innovativi destinati a migliorare la sostenibilità energetica dei processi produttivi”, ha dichiarato il ministro Giancarlo Giorgetti. “Di fronte al tema degli approvvigionamenti di materie prime, conseguenza della pandemia e del conflitto in Ucraina, è diventato prioritario accelerare l’utilizzo di nuove capacità tecnologie – prosegue il ministro – in grado di aumentare il livello di efficientamento e risparmio energetico per ridurre il costo delle bollette, continuando così a garantire la competitività e la crescita economica del Paese”.

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Sostenibilità ed economia circolare

La sostenibilità degli investimenti avrà, in fase di valutazione delle candidature, un valore premiante pari a 20 punti su un totale di 100. A contribuire a questo punteggio le misure funzionali a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare e a migliorare la sostenibilità energetica.

Il decreto contiene, all’allegato 2, l’elenco delle soluzioni tecnologiche “in grado di rendere il processo produttivo più sostenibile e circolare” e quindi premianti ai fini dell’assegnazione dei fondi. In particolare avranno priorità per l’accesso al finanziamento le misure utili a favorire la transizione dell’impresa verso il paradigma dell’economia circolare; a migliorarne la sostenibilità energetica; a contribuire al raggiungimento degli obiettivi climatici fissati dall’Unione europea; anche l’acquisizione di sistemi di gestione ambientale (ISO140001, ISO 50001, EMAS) o certificazioni ambientali di prodotto varranno ai fini dell’assegnazione. Più nel dettaglio, il decreto indica gli obiettivi delle misure incentivabili, che dovranno consentire un utilizzo efficiente delle risorse, il trattamento e la trasformazione dei rifiuti, compreso il riuso”; agevolare il riciclo delle materie prime, la simbiosi industriale, la riduzione degli scarti alimentari, lo sviluppo di sistemi di ciclo integrato delle acque e, in genere, il loro uso razionale; dovranno prolungare la vita utile dei beni, incrementare il “packaging intelligente (smart packaging) che preveda anche l’utilizzo di materiali recuperati” e accrescere le quote di recupero e di riciclo di materiali piccoli e leggeri.

I settori interessati dai benefici sono quelli della raccolta e depurazione delle acque di scarico industriali, della raccolta dei rifiuti non urbani, del recupero dei materiali origine industriale e commerciale, della logistica, dell’ICT.

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I paletti, le procedure, i tempi

Ciascuna impresa potrà presentare una sola domanda di agevolazione, e le agevolazioni saranno concesse nei limiti della dotazione finanziaria: le domande, spiega il decreto, saranno ammesse alla fase istruttoria sulla base dell’ordine cronologico giornaliero di presentazione (e, a parità di giorno di presentazione, in base ad una specifica graduatoria di merito). Le imprese potranno ricevere un contributo che varia dal 60 al 25 per cento delle spese ammissibili a seconda della dimensione e della Regione.

I progetti da finanziare devono essere avviati successivamente alla presentazione della domanda e dovranno essere conclusi entro 12 mesi dalla data del provvedimento di concessione delle agevolazioni. Sono escluse dai benefici le imprese che hanno effettuato “nei due anni precedenti la presentazione della domanda, una delocalizzazione verso l’unità produttiva oggetto dell’investimento e dovranno impegnarsi a non farlo anche fino ai due anni successivi al completamento dell’investimento stesso”. E i finanziamenti che non garantiscono il rispetto del principio DNSH.

Le domande si potranno presentare esclusivamente tramite procedura informatica dall’apposita sezione “Investimenti sostenibili 4.0” del sito web del www.invitalia.it, dalle ore 10.00 alle ore 17.00 di tutti i giorni lavorativi, dal lunedì al venerdì, a partire dal giorno 18/05/2022. A partire dalle 10.00 di oggi, invece, è già possibile la compilazione della domanda di accesso alle agevolazioni.  

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