fbpx
venerdì, Novembre 15, 2024
RUBRICA

SPECIALE | Comunità energetiche
S

Per un’energia del futuro che sia verde e democratica

di Andrea Turco, Daniele Di Stefano e Carlotta Indiano

È possibile avere un’energia che sia autogestita dal basso, alimentata soltanto da fonti rinnovabili e che porti pure a un risparmio sulla bolletta elettrica? È l’obiettivo dichiarato dalle comunità energetiche. 

In Italia, lo sappiamo, il dibattito sulla crisi climatica e sulla sostenibilità ambientale è piuttosto diffuso. Su queste priorità si incentrerà anche il Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza, che il governo Draghi dovrà consegnare all’Europa entro il 30 aprile.

Fondamentale in questo senso sarà l’apporto del settore energetico, che fino a questo momento si è rivelato (tra le altre cose) il principale responsabile delle emissioni di gas serra.

Da un anno, tuttavia, il nostro Paese ha avviato un modello decentrato e diffuso in cui i cittadini diventano prosumers – consumatori e produttori allo stesso tempo – e si riappropriano in prima persona dell’energia. Si tratta, appunto, delle comunità energetiche, introdotte a livello normativo col decreto Milleproroghe nel febbraio 2020, e poi meglio definite con una serie di procedimenti attuativi.

Dal Piemonte alla Campania, sono già sorte le prime realtà, con tutte le speranze e le difficoltà del caso, così come potrete appurare nel nostro Speciale.

Allo stesso tempo cominciano a farsi numerosi gli studi e le prime valutazioni sulle comunità energetiche, con l’individuazione dei punti di forza e degli elementi che necessitano invece ulteriori aggiustamenti. È il caso, ad esempio, del limite imposto dei 200 kilowatt e dell’obbligatorio allaccio alla cabina secondaria.

In ogni caso appare chiaro che le comunità energetiche saranno un’ulteriore spinta per l’utilizzo delle fonti rinnovabili, ma in questo senso è auspicabile in contemporanea un intervento sugli iter autorizzativi.

Come sempre, saremo lieti di accogliere il contributo alla discussione di lettori e addetti ai lavori. Buona lettura.

 

© Riproduzione riservata

Arrivano le regole operative per le comunità energetiche. “Vanno nella giusta direzione”

Il ministero dell’Ambiente e della Sicurezza Energetica ha approvato le regole operative per le comunità energetiche, stabilite dal Gestore Servizi Energetici. In 159 pagine tutto quello che c’è da sapere. Giuseppe Milano, ingegnere e giornalista ambientale, auspica ora il protagonismo delle parrocchie e del terzo settore

Comunità energetiche, da oggi il decreto è in vigore. Ecco cosa prevede

Dopo un iter che va avanti dal 2018, finalmente è attivo il decreto ministeriale che intende incentivare la nascita e lo sviluppo delle comunità energetiche rinnovabili (CER) e la modalità dell’autoconsumo. L’obiettivo è di arrivare alla produzione di 5 gigawatt in tutta Italia. Quali sono i prossimi passaggi

Comunità energetiche, ok UE a 5,7 miliardi di incentivi del governo. “Ora non ci sono più scuse”

Per la Commissione Europea i contributi del PNRR e l'incentivo in tariffa, previsti dal governo Meloni per diffondere le comunità energetiche rinnovabili (CER) in tutta Italia, sono aiuti di Stato che migliorano l'ambiente. A breve il decreto da parte del MASE. "Finora 5,25 miliardi di investimenti al palo"

Perché le imprese vogliono favorire le comunità energetiche? Il ruolo di Enel

In attesa del decreto attuativo sulle comunità energetiche, le grandi aziende come Enel si stanno ritagliando un ruolo centrale da referente. Per quali motivi? Lo abbiamo chiesto a Simone Benassi, responsabile comunità energetiche di Enel. "Con grandi flussi di energia si distribuisce maggiore valore alla collettività"