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sabato, Novembre 30, 2024

A breve il Forum sull’ecodesign, per supportare la Commissione sui prodotti sostenibili

C’è tempo fino al 5 dicembre per presentare la propria candidatura al nuovo forum sull’ecodesign, previsto dal regolamento ESPR. Sarà l’organo consultivo della Commissione europea in merito ai requisiti di progettazione ecocompatibile e all’etichettatura energetica per i prodotti

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Redazione EconomiaCircolare.com

La Commissione europea ha aperto il bando per la selezione delle figure che comporranno il nuovo Forum sull’ecodesign, istituito nell’ambito del Regolamento per l’Ecodesign dei Prodotti Sostenibili (ESPR). Si tratta di un organismo che, nelle intenzioni della Commissione, dovrà giocare un ruolo fondamentale nell’attuazione del regolamento ESPR, coinvolgendo gli attori della filiera nello sviluppo di norme per prodotti più circolari, efficienti dal punto di vista energetico e sostenibili (qui il sito per saperne di più).

Come previsto dal regolamento, la Commissione europea consulterà il Forum su diversi temi: requisiti per l’ecodesign, creazione di un mercato europeo per i prodotti, meccanismi di sorveglianza del mercato, misure di autoregolamentazione e divieti di distruzione dei prodotti di consumo invenduti. Il Forum avrà anche un ruolo consultivo nell’attuazione delle normative sull’etichettatura energetica. La partecipazione è aperta a rappresentanti dell’industria, della società civile e del mondo accademico, che siederanno insieme a esperti nominati dagli Stati membri. C’è tempo fino al 5 dicembre 2024 per presentare la propria candidatura, che verrà successivamente valutata dalla Commissione.

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Come funzionerà il Forum sull’ecodesign

È il 24 ottobre 2024 quando, con la decisione n°2779 pubblicata sulla Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, la Commissione sceglie di avvalersi di un organo consultivo, appunto il Forum, in merito ai requisiti di progettazione ecocompatibile e all’etichettatura energetica per i prodotti. All’articolo 4 della decisione si spiega che i membri potranno essere fino a 250 e che “sono persone nominate per rappresentare un interesse comune, organizzazioni, autorità degli Stati membri o altri soggetti pubblici”. La durata dell’incarico è di 5 anni, mentre all’art.9 si specifica che “i servizi competenti della Commissione possono invitare esperti con competenze specifiche su una materia all’ordine del giorno a partecipare ai lavori del gruppo o dei sottogruppi”. Sono previsti anche degli osservatori, “su invito diretto o in seguito a un invito a presentare candidature”.

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I rappresentanti degli Stati membri e di altri enti pubblici saranno nominati mediante invito diretto della Commissione. Una procedura che per la Commissione costituisce un “approccio collaborativo e intersettoriale, pioniere nell’ambito del quadro di riferimento dell’UE, che favorirà la trasparenza, l’impegno e la co-creazione nell’ambito di ESPR. Essa contribuirà inoltre ad accelerare i progressi verso l’obiettivo finale di ridurre l’impronta ambientale dei prodotti durante tutto il loro ciclo di vita, di promuovere l’innovazione e di migliorare il funzionamento del mercato unico dei prodotti verdi”.

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L’importanza del regolamento sull’ecodesign

Il Forum nascerà dunque presumibilmente nel 2025 per dare piena attuazione al regolamento sull’ecodesign, uno dei provvedimenti più attesi da chi auspica il cambio di paradigma che l’economia circolare consente. Per comprendere l’importanza della norma europea può essere utile consultare il documento delle FAQ (le domande più richieste) che è stato messo online dalla Commissione (lo trovate a questo link).

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Il documento è composto da ben 89 pagine, è suddiviso in 19 capitoli e analizza qualsiasi aspetto relativo al regolamento ESPR: dall’ambito di applicazione all’interazione con le altre normative, dal passaporto digitale alla nuova etichetta energetica (e al vecchio concetto di ecodesign), dallo stato dell’arte degli atti delegati alla descrizione della metodologia applicata, dagli appalti pubblici verdi (i cosiddetti Green Public Procurement) ai mercati online. Non ci resta che augurarvi buona lettura.

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