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sabato, Novembre 30, 2024

Murales antismog, la street art che pulisce l’aria del nostro Paese

I murales antismog sono realizzati con una speciale pittura che "mangia" lo smog. Il più grande mai realizzato in Europa si trova a Roma ed è in grado di assorbire la stessa quantità di smog di un bosco di 30 alberi. Ecco come funzionano e dove trovarli

Ludovica Nati
Ludovica Nati
Social media manager, copywriter, blogger e fotografa paesaggista. Collabora con diverse realtà i cui ambiti spaziano dalla sostenibilità ambientale alla medicina, dalla promozione territoriale e turistica alle aziende di servizi o di trasporti. Digital strategy, gestione social, redazione di testi SEO, copywriting, consulenza 2.0 e creazione di contenuti fotografici e grafici sono i suoi principali ambiti di competenza. Fa parte del network di Eco Connection Media

Creativi, colorati e dai soggetti sempre diversi: parliamo dei murales, dipinti di vario genere e dimensioni, realizzati su muri o altre superfici. Nati originariamente come forma d’arte di protesta in seguito alla Rivoluzione messicana del 1910, essi hanno assunto negli anni sempre più valore estetico oltre che sociale e si sono diffusi in tutto il mondo.

Oggi, addirittura sono spesso proprio gli enti pubblici o le aziende a commissionarli, solitamente per lanciare un messaggio, per far ricordare la storia del luogo in cui vengono realizzati, per rappresentare la mission dei committenti o, ancora, per denunciare situazioni e sensibilizzare su determinate tematiche. Potevano l’ambiente e la salvaguardia del nostro Pianeta rimanere fuori da esse? Assolutamente no, sono anzi numerosi i murales che ritraggono temi ambientali. Tra di essi alcuni – potremmo dire – l’ecologia la hanno proprio “dentro al cuore” perché realizzati grazie a speciali vernici che li rendono “antismog”. Quale è la tecnologia alla base di questa vernice? Dove possiamo trovare le opere realizzate con essa? Continuate a leggere per scoprirlo insieme a noi.

Come funzionano i murales “antismog”

Quando parliamo di murales antismog facciamo riferimento a quelli realizzati con una speciale pittura che, letteralmente, “mangia” lo smog. Come scopriamo dal portale di Airlite, ciò è reso possibile grazie a “una tecnologia inserita all’interno di una pittura 100% minerale in grado di depurare l’aria in maniera del tutto naturale. Una volta applicata su qualsiasi superficie, grazie all’energia della luce, elimina i principali inquinanti presenti nell’aria (tra cui i NOx, gli ossidi di azoto dannosi per la salute umana) e impedisce la crescita di batteri, muffe e spore che causano patologie respiratorie anche gravi, eliminando i cattivi odori e impedendo allo sporco di depositarsi sulle pareti. Quando è applicata sulle superfici esterne, la pittura di Airlite riflette la componente calda della luce solare, mantenendo freschi gli ambienti interni e contribuendo in questo modo a ridurre il consumo di energia e la generazione di CO2 responsabile dell’effetto serra”.

Da qui l’idea di utilizzarla anche per realizzare dei murales che, oltre a riqualificare zone urbane, purificano anche l’aria e rendono i palazzi più efficienti. Noi ve ne raccontiamo alcuni tra i più belli realizzati in Italia.

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L’eco-murale più grande d’Europa

La prima opera che vi segnaliamo è stata realizzata a Roma nel 2018, si tratta di “Hunting Pollution”, realizzata dallo street artist Iena Cruz (Federico Massa). L’opera rappresenta un airone tricolore, una specie in via d’estinzione, poggiato su un barile di petrolio, mentre cerca di catturare un pesce da un mare visibilmente inquinato. Questo murale antismog è il più grande mai realizzato in Europa e con le sue dimensioni di 1000 metri quadrati è, pensate, in grado di assorbire la stessa quantità di smog di un bosco di 30 alberi. Dove si trova? In Via del Porto Fluviale, nel cuore del quartiere Ostiense.

 

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Il più esteso murale antismog del Sud Italia

Dal murale più grande d’Europa passiamo al murale più esteso del Sud Italia. Parliamo di “#UnlockTheChange” una delle creazioni più recenti nel panorama degli eco-murales: inaugurata a Napoli nel marzo 2022, questa opera è stata realizzata dall’artista Zed1 (Marco Burresi) e rappresenta una “bambina che svela agli occhi di tutti noi una nuova dimensione possibile, aprendo il portone del vecchio mondo inquinato alle idee di sostenibilità e di economia positiva”. L’opera ricopre 370 metri quadrati di superficie, capaci di assorbire quotidianamente lo smog prodotto da 79 automobili, e si trova sui muri della scuola media Silio Italico, nel quartiere di Fuorigrotta.

 

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Leggi anche: La transizione ecologica? “Anche nella mente delle persone. I musei possono avere un ruolo”

Milano e i suoi eco murales

Continua il nostro viaggio attraverso l’Italia spostandoci al Nord, precisamente a Milano, dove, nel mese di aprile 2022, è stato inaugurato il murales “Protect the E(art)h” realizzato dagli artisti Federico Zenobi e Nicola Canarecci di Technicalz Studio. L’opera rappresenta un corallo – che sta scomparendo dai fondali marini a causa del fenomeno di sbiancamento, legato all’inquinamento delle acque e al riscaldamento globale – nelle “vesti” di un’opera d’arte sottomarina, per raccontare come i cambiamenti climatici stiano impattando sul mondo marino. Questo murale ricopre ben 54 m² del muro esterno di uno degli edifici del Politecnico di Milano, sito in via Saldini 31.

 

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Rimanendo sempre a Milano abbiamo altre due segnalazioni di particolare interesse da proporvi. Il primo è “Inception as the beginning of an idea or a concept”, realizzato nel 2019 da Camilla Falsini e rappresenta, come descritto dall’artista stessa, degli elementi geometrici che dalla parte inferiore dell’edificio, si uniscono in un percorso verso quella superiore formando una creatura mitologica che emerge dalle acque, come per reinterpretare il concetto di origini. Potete trovarlo a Milano in Corso Garibaldi 55.

 

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La seconda opera è “AnthropOceano”, realizzata dal già citato Iena Cruz, e rappresenta una piattaforma petrolifera la cui ciminiera ricalca il profilo di una bottiglia di plastica che intrappola alcune tra le creature marine più affascinanti e messe a rischio dall’inquinamento e dallo sfruttamento dell’ecosistema marino. Il murale si trova in Via Viotti 13 a Milano, nel quartiere di Lambrate.

 

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Guardare alle stelle in quel di Padova

Look at the stars”, questo il titolo del murale realizzato nel 2019 da Alessio-B, street artist padovano, che rappresenta un bambino che indossa un casco da astronauta e rivolge lo sguardo verso il cielo stellato. Il titolo è un omaggio ad un pezzo di uno dei discorsi più famosi pronunciati dal fisico Stephen Hawking, mentre il cielo stellato richiama quello dipinto da Giotto all’interno della Cappella degli Scrovegni, tra i monumenti più famosi della città di Padova. Lo potete trovare all’angolo tra Via Rodi e Via Castelfidardo.

 

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 Il murale è stato realizzato nell’ambito della prima edizione di Super Walls, la Biennale di Street Art che ha visto, negli anni, artisti italiani e internazionali, abbellire e riqualificare numerose superfici di edifici, messi a disposizione da soggetti Pubblici e/o privati, nel comune di Padova e dintorni. Tutte le opere del festival sono realizzate utilizzando la pittura Airlite, quindi tutte antismog.

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Un murale ecologico per il Global strike for future

Chiudiamo il nostro viaggio tra gli eco murales italiani tornando nella città da cui siamo partiti, Roma, dove, in occasione dello sciopero mondiale per il clima del 15 marzo 2019, lo street artist Matteo Brogi ha realizzato, appunto, “Global strike for future”. Questo murale rappresenta un orso polare che tiene in mano (o nella zampa, per essere precisi) un cono gelato a forma di mondo che si sta sciogliendo a causa del riscaldamento globale, nell’ambito della campagna globale sulla giustizia ambientale del noto marchio di gelati Ben & Jerry’s.

 

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 Noi abbiamo raccolto solo alcuni dei numerosissimi e bellissimi murales che decorano le città della nostra Penisola, se ne avete altri da segnalarci non esitate a farlo.

Leggi anche: La crisi climatica attraverso l’arte: come lo sguardo degli artisti porta ad una nuova consapevolezza

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