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domenica, Dicembre 15, 2024

Overshoot Day, in Italia si consuma come se avessimo a disposizione quasi tre pianeti Terra

Se tutti agissero come gli italiani avremmo bisogno di quasi tre pianeti Terra per soddisfare i nostri stili di consumo. A dirlo è il Global Footprint Network e la sua la campagna dell’Overshoot Day, attraverso cui è possibile calcolare l’indebitamento ecologico a livello globale e dei singoli Paesi

Valeria Morelli
Valeria Morelli
Content Manager e storyteller 2.0. Fa parte del network di Eco Connection Media. Si occupa di strategie di comunicazione web, gestione social, consulenza 2.0 e redazione news e testi SEO. Per Green Factor, all’interno dell’ufficio stampa, si occupa delle relazioni istituzionali.

Sentite tutti parlare di sostenibilità e credete che questo stia portando negli ultimi anni a un netto miglioramento in termini di consumo delle risorse? Tranquilli, si fa per dire, anche quest’anno non è cambiato nulla. Possiamo sintetizzare ironicamente in questo modo la comunicazione della data dell’Overshoot Day per l’Italia che anche per il 2023 si conferma, come lo scorso anno, il 15 maggio. Nessun arretramento sulle risorse che consumiamo e che ci portano, ancor prima di raggiungere la metà dell’anno in corso, ad indebitarci con il nostro futuro. L’umanità continua a produrre e consumare pensando solo al “qui ed ora” senza preoccuparsi di quello che accadrà e del benessere del Pianeta: non tutti però esauriamo le risorse che abbiamo a disposizione con la stessa velocità.

Ad esempio, se tutti agissero come noi italiani avremmo bisogno di quasi tre pianeti Terra per soddisfare i nostri stili di consumo. A dare questi numeri è il Global Footprint Network che dal 2006 ha avviato la campagna dell’Overshoot Day. Dividendo la biocapacità del Pianeta, sia a livello globale che dei singoli stati, per l’impronta ecologica e moltiplicando per 365, il numero di giorni in un anno, l’Organizzazione è in grado di indicare non solo la data presunta in cui a livello globale abbiamo utilizzato tutte le risorse biologiche che gli ecosistemi della Terra possono rigenerare nel corso di un intero anno, ma anche quella in cui cade l’indebitamento ecologico dei singoli Paesi.

Country Overshoot Day: di cosa si tratta?

Il giorno dell’Overshoot di un Paese è la data in cui cadrebbe l’Earth Overshoot Day se tutta l’umanità consumasse come le persone di quello stato. I giorni del Country Overshoot Day del 2023  sono stati calcolati nel dicembre 2022 utilizzando l’edizione dello stesso anno del National Footprint and Biocapacity Accounts che impiega le statistiche delle Nazioni Unite che vanno dal 1961 al 2018, un divario temporale con il momento attuale che dipende delle procedure di rendicontazione. Per colmare questa discrepanza il Global Footprint Network impiega anche dati più recenti provenienti da altre fonti attendibili come il Global Carbon Project e l’International Energy Agency così per rafforzare la valutazione per gli anni “gap”.

Country-Overshoot-Day-2023

Secondo i calcoli a dare il via a questa poco onorevole classifica quest’anno è il Qatar la cui deadline è caduta il 10 febbraio. Si posizionano nel mese di marzo le date di indebitamento di Stati Uniti, Canada ma anche di Belgio, Australia e Danimarca. Un passo dietro a noi sono invece Germania (4 maggio) e Francia (5 maggio). Qual è il paese più virtuoso in termini di consumo di risorse? La Jamaica il cui Country Overshoot Day cadrà il 20 dicembre 2023.

Leggi anche: I dati Overshoot day 2022: il consumo di risorse in Italia è di 2,7 Terre (nonostante la pandemia)

L’estratto conto del Pianeta: biocapacità e impronta ecologia

Questi dati, come già accennato, sono il frutto di un lavoro di ragioneria che compie ogni anno il Global Footprint Network redigendo il “bilancio naturale” della Terra che tiene traccia delle entrate e delle spese sostenute dal pianeta.

La biocapacità, cioè le entrate, è la quantità di risorse ecologiche che la Terra è in grado di generare in un dato anno, che comprende anche la sua capacità di assorbire le emissioni di anidride carbonica. L’impronta ecologica, le uscite, indica la quantità di risorse che l’umanità consuma, ad esempio, per cibo, legname, fibre, nonché per lo spazio occupato per le infrastrutture. Se la domanda di risorse ecologiche supera l’offerta, siamo in deficit ecologico, in altre parole spendiamo più delle risorse che abbiamo e immettiamo in atmosfera CO2 in quantità maggiore rispetto alla capacità che il pianeta ha di assorbirla.

In Italia, ad esempio già dal 1961, primo anno monitorato dal portale, a fronte di una biocapacità di 1 gha a persona e con un’impronta ecologica pari a 2.4 vi era un deficit di 1,4. Nel corso degli anni vi sono state una serie di fluttuazioni fino ad arrivare al 2018 (ultimo anno dove sono disponibili i dati) dove a causa della riduzione della biocapacità (0,8) e l’aumento dell’impronta ambientale pro-capite (4.3)  questo debito ecologico è cresciuto ulteriormente portandosi a -3,5 gha.

Tenuto conto della nostra voracità nel dilapidare le risorse che abbiamo a disposizione di quante Italie avremo bisogno?

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Italia, un paese ad elevato consumo di risorse

L’Italia, lo sappiamo, è un paese storicamente povero di materie prime (motivo per cui, quanto meno, il Belpaese negli anni ha investito nell’industria dell’economia circolare), ma  se dovessimo vivere contando solo sulle nostre forze e tenuto conto dei nostri consumi, come riportano i dati del 2022  (quelli del 2023 non sono ancora disponibili), avremo bisogno di quasi di ben  5,2 Italie.

Peggio di noi solo il Giappone, qui per vivere in equilibrio con madre natura servirebbero addirittura quasi 8 Giapponi. Dopo di noi Svizzera, Cina ed Inghilterra.

Gli impatti di questa  eccessiva  spesa ecologica, come evidenziato nel portale dell’Earth Overshoot Day, sono già evidenti nell’erosione del suolo, nella desertificazione, nella ridotta produttività dei terreni coltivati, nel pascolo eccessivo, nella deforestazione, nella rapida estinzione delle specie, nel collasso della pesca e nell’aumento della concentrazione di carbonio nell’atmosfera. Per invertire questa rotta quello che andrebbe fatto è riportare in parità il bilancio del pianeta tornando a vivere, produrre e consumare nel rispetto delle risorse che lo stesso annualmente ci dona.

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Quando sarà l’Earth Overshoot Day 2023?

La data, come ogni anno, sarà comunicata il 5 giugno, in occasione della Giornata mondiale dell’ambiente. Lo scorso anno il Giorno del Sovrasfruttamento della Terra è caduto il 28 luglio, solo nel 2020 si è assistito ad un avanzamento della data al 22 agosto dipeso però da circostanze eccezionali, dovute al calo iniziale dell’uso delle risorse nella prima metà dell’anno a causa dei blocchi indotti dalla pandemia.

Se non potete attendere giugno per conoscere la data dell’indebitamento ecologico dell’umanità potete provare a calcolarla voi stessi partecipando, entro il 22 aprile 2023, al concorso Guess the Date.

Utilizzando i dati disponibili della piattaforma e le altre informazioni presenti sul portale dell’Earth Overshoot Day è possibile inviare entro tale termine la metodologia di calcolo e il risultato raggiunto. Il vincitore sarà annunciato sempre il 5 giugno. Siete pronti a provare? E visto che siamo degli inguaribili ottimisti speriamo che l’umanità sia riuscita a muovere in avanti questa data.

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