I certificati verdi sono uno strumento per incentivare la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili. Si tratta di titoli negoziabili rilasciati dal Gestore Servizi Energetici (GSE) a imprese e attività che producono e immettono in rete energia pulita, contribuendo quindi alla riduzione di emissioni di CO2 nell’ambiente.
Come ottenere i certificati verdi
Si ricevono certificati verdi in base alla quantità di energia prodotta da fonti rinnovabili. Il termine IAFR significa impianto alimentato da fonti rinnovabili e indica una qualifica – rilasciata sempre dal GSE – che comprende, per esempio, il fotovoltaico, l’eolico, il geotermico e l’idroelettrico. I certificati verdi hanno una validità di tre anni e si ottengono se l’impianto ha una potenza nominale media annua non superiore a 1 MW, mentre per impianto eolico, di 0,2 MW. Per chi non è in grado di produrre energia elettrica da fonti rinnovabili con queste condizioni, il mercato permette l’acquisto dei certificati verdi dai produttori di energia pulita. I titoli saranno comunque emessi soltanto dopo un accurato controllo della qualità dell’energia rinnovabile prodotta.
Il sistema GRIN
Il meccanismo dei certificati verdi è stato sostituito nel 2016 da una nuovo sistema che permette di usufruire dei nuovi incentivi previsti dal D.M. 06/07/2012 per gli impianti IAFR ex certificati verdi. Per andare in questa direzione è stato sviluppato il GRIN (Gestione Riconoscimento Incentivo), un nuovo sistema informatico per la fruizione degli incentivi a soggetti che producono energia pulita. Per chi ha ottenuto e maturato il diritto ai certificati verdi restano garantiti gli stessi benefici, ma con una modalità diversa: alla produzione netta di energia viene corrisposta una tariffa in euro da parte del GSE che si aggiunge ai ricavi della valorizzazione dell’energia.