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venerdì, Novembre 15, 2024

COLORIAGE: SCARTI TESSILI IN CIRCOLO

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Redazione EconomiaCircolare.com
[di Angelo Tarquini e Agnese Metitieri]
Un viaggio attraverso la trama di un jeans usurato, alla scoperta di Coloriage, laboratorio di sartoria circolare e inclusivo. Mani sapienti reinventano con scarti tessili capi in apparenza da buttare


Sinossi

Nell’atelier Coloriage, mani dal nord e dal sud del mondo tagliano e cuciono il futuro della moda circolare.
Questa sartoria, fondata nel 2018 da Sandrine Flament e Valeria Kone con sede nel Villaggio Globale di Roma, è molto più che un laboratorio di produzione artigianale. È un atelier sociale in cui un paradigma circolare di recupero di scampoli tessili e di riuso creativo di abiti smessi o difettati diventa occasione di formazione e integrazione.
La scuola, animata dallo spirito della multiculturalità, è infatti aperta a persone migranti, richiedenti asilo e a inoccupati.
Alla base della creazione di nuove collezioni o dell’upcycling di capi unici ed originali, c’è un processo di valorizzazione e condivisione di saperi tradizionali. Grazie all’applicazione creativa delle tipiche stoffe africane a filiera tracciata, il “wax” sopra tutte, abiti danneggiati – o che semplicemente non piacciono più – possono avere una seconda vita. E una terza…
L’obiettivo delle fondatrici è colmare il gap generazionale che sussiste tra artigiani italiani o africani con grande esperienza, coinvolti nel ruolo di formatori, e giovani ancora senza mestiere.
Con Coloriage l’economia circolare sposa l’inclusione sociale e professionale e offre un’alternativa sostenibile al modello lineare, fast fashion, di una tra le industrie a più alto impatto ambientale: quella della moda.

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