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lunedì, Dicembre 16, 2024

‘La città di genere’, il podcast che racconta lo spazio urbano a partire da chi lo abita

Donne, uomini, bambini, anziani. Come cambia la città a seconda di chi la attraversa? Il podcast "La città di genere" racconta lo spazio urbano in una prospettiva inedita

Barbara Leda Kenny
Barbara Leda Kenny
Senior gender espert della Fondazione G. Brodolini. Si occupa di politiche di genere e comunicazione, è la coordinatrice di inGenere.it portale di economia e società in una prospettiva di genere che si occupa di divulgazione della ricerca e dei saperi tecnici. È socia fondatrice di Tuba, la libreria delle donne di Roma aperta nel 2007 e dal 2017 una delle ideatrici e curatrici di inQuiete Festival di scrittrici a Roma.

“La città di genere” è una serie del podcast Smart City XL condotta dalla storica dell’architettura Florencia Andreola e dall’urbanista Azzurra Muzzonigro, due ricercatrici indipendenti e co-fondatrici dell’associazione Sex & the city che si occupa di urbanistica in un’ottica di genere con diverse attività: ricerca, formazione e comunicazione. Sono sempre di più le studiose e le attiviste che si occupano di città in un’ottica femminista e questo podcast ha il grande pregio di portare le riflessioni a un livello molto accessibile e divulgativo.

Il podcast racconta storie di persone, storie che potremmo conoscere, che vengono lette in una chiave che mette in luce come la città può rendere facile o difficile l’esperienza di vita quotidiana per uomini e donne. Il podcast espone, inoltre, le differenze della vita quotidiana tra donne, uomini e minoranze di genere nelle nostre città. Al centro c’è l’utilizzo dello spazio urbano, nei suoi servizi, negli spostamenti, nei bisogni specifici, nella libertà di attraversare le sue strade, nel ruolo delle donne e nella sua rappresentazione simbolica.

“È un modo di raccontare le cose che ci interessa molto: è uno strumento che ci obbliga a fare un lavoro sul linguaggio, affinché l’urbanistica di genere, di cui ci occupiamo, possa essere comprensibile anche ai non addetti ai lavori. Questo ci permette di ampliare il pubblico a cui ci rivolgiamo, ed è fondamentale, perché per riuscire a cambiare effettivamente le nostre città è necessario che se ne parli in maniera più ampia e trasversale possibile” dichiarano le autrici.

Le quattro puntate

Sono quattro le puntate tematiche: la prima La città della cura racconta come l’uso degli spazi pubblici cambia a seconda di quale persone prendiamo come riferimento: anziani, bambini, lavoratori, persone che si prendono cura. Come sono questi spazi? In che modo li usiamo? E come sono collegate tra loro? Sono alcune delle domande a cui risponde il primo episodio.

Il secondo episodio esplora La sfera pubblica, ossia la storia e il prestigio che passa dalla toponomastica: secondo lo European Data Journalism Network che ha esaminato 145,933 strade in 30 grandi città europee, in 17 diversi stati membri dell’Ue o candidati a entrarvi, il 91 per cento delle strade intitolate a individui è dedicato a uomini. Nella capitale della Svezia, il paese a cui guardiamo quando si parla di genere e uguaglianza, le strade dedicate a uomini rappresentano comunque più dell’80 per cento del totale

Il terzo episodio parla de La geografia della paura delle donne, affrontando un nodo importante: come si muovono le donne dopo il calare del sole, quali strategie mettono in atto e quindi come costruiscono le loro personali geografie della paura.

L’ultimo episodio parla di case: Ripensare le nostre case: per un abitare condiviso, non abbiamo sempre vissuto così, le case cambiano insieme alla società, quali sono dunque le case di cui avremmo bisogno nel momento in cui le famiglie diventano più piccole, moltissime persone vivono da sole, c’è più mobilità territoriale (persone che si spostano per lavoro o per studio). In che modo l’abitare può contribuire a creare nuovi e inediti legami sociali, solidarietà tra generazioni, nuove forme di cura e reciprocità.

Vi consigliamo di ascoltarlo perché:

  • Le storie rendono accessibili le riflessioni delle due studiose portandoci a ragionare su come viviamo e come potremmo vivere
  • Ci propone un punto di vista nuovo sulla cosa più solida che abbiamo intorno: strade e palazzi
  • Ha uno slancio propositivo, è un podcast che denuncia ma che anche propone

Leggi anche: Podcast circolari: 7 titoli da iniziare ad ascoltare subito

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