È facile come imbucare una lettera. Perché è proprio così che funziona l’imballaggio riutilizzabile per e-commerce Movo. Immaginiamo che abbiate fatto acquisti online con uno dei brand che adottano la soluzione della startup milanese. Quando vi arriva a casa la confezione di shampoo o la maglietta del vostro brand preferito, ad esempio, non saranno imballati in cartone ma nel packaging Movo. Una volta estratti i prodotti dall’imballaggio basterà piegare la busta (realizzata con PET o PP riciclati), richiuderla col velcro, estrarre la lettera di vettura prepagata e imbucare il tutto in una delle cassette postali in Europa – se non sapete dove trovarla, un QR code sulla facciata vi indicherà quella più vicina. A questo punto la busta (le sue dimensioni possono andare da 19x25x8cm, formato S, a 73x45x35cm, XL, ma tutte, piegate, entrano nella fessura della cassetta delle lettere) torna a Movopack, che si occupa di verificare e sanificare il packaging e poi spedirlo di nuovo a chi vende i propri prodotti online per un successivo riutilizzo. Mentre state leggendo sono circa 10mila le buste Movo in viaggio in Europa. E non solo buste, visto che l’azienda offre anche una scatola (23x14x5,5cm) in polipropilene riciclato anch’essa piegabile e spedibile via cassetta postale. Per quanto pratica, questa modalità di riconsegna non sarà, a breve, la sola possibile. “Con alcuni grandi brand retail italiani – ci racconta Alberto Cisco, Chief Commercial Officer (CCO) di Movopack – stiamo sviluppando la possibilità della riconsegna in negozio: questo semplifica la logistica e taglia costi”.
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Product as a service
In linea coi principi dell’economia circolare, le soluzioni Movopack permettono ai brand di passare dal “prodotto packaging” al “servizio packaging”: quella che, con una parola molto poco elegante, si chiama servitizzazione. Ottimizzando l’impiego di risorse e prevenendo la produzione dei rifiuti. Stando ai calcoli della startup (un’analisi LCA preliminare che compara con un imballaggio single use in cartone 70% riciclato) al ventesimo utilizzo il packaging circolare Movo abbatte le emissioni di CO2 dell’75%, i consumi di energia del 72% e quelli di acqua del 75%.
Da AfroRicci, che commercializza prodotti per la cura dei capelli, a Ecobaby, negozio italiano di pannolini lavabili, al brand di abbigliamento sostenibile Defeua fino ai prodotti mestruali di Fluyda e alle scarpe sostenibili di Barbera Biella: ecco solo alcuni dei 35 e-commerce italiani che hanno scelto Movo. E a breve ci sarà il lancio commerciale anche in Gran Bretagna.
Due le opzioni degli store: offrire all’acquirente la possibilità (più sostenibile) di scegliere la busta Movo, a fronte di una fee; oppure sceglierla come soluzione per tutte le proprie spedizioni. In quest’ultimo caso (vendita diretta dell’imballaggio) il brand acquista le buste e le offre (comprese nell’eventuale prezzo di spedizione) a chi fa l’acquisto. Movo, che ovviamente si occuperà della logistica inversa, per far questo ha sviluppato apposite connessioni (API – Application Programming Interface) alle piattaforme digitali dei clienti.
Di recente incubata da uno dei migliori incubatori in ambito tech sostenibile al mondo, Movopack guarda al futuro: secondo la bozza di Regolamento imballaggi presentata alla fine dello scorso anno dalla Commissione europea, proposta che enfatizza la gerarchia dei rifiuti e spinge molto sulla riduzione e sul riutilizzo, il 10% del packaging per e-commerce in Europa dovrà essere riutilizzabile entro il 2030. Sarà anche per questo che recenti indagini di mercato commissionate dalla startup offrono risultati molto incoraggiati. “Il 79% dei consumatori consiglierebbe Movo ad amici e conoscenti”, ci spiega Cisco, citando i risultati “importanti” di un net promoter score. “E il 60% considera Movo una ragione aggiuntiva per comprare da un e-commerce”.
Sembra scontato – ma i competitor non lo fanno: le buste e le scatole possono essere personalizzate a richiesta del retailer. “Abbiamo diverse personalizzazioni in produzione – racconta ancora Cisco -. Si può personalizzare tutta la superficie della busta, lasciando solo una piccola parte (istruzioni, QR code) per la nostra operatività, e gestire il resto secondo le richieste del brand”. Per i clienti con volumi importanti, poi, “Movo personalizza anche la dimensione dell’imballaggio, adattandosi ai bisogni del cliente che in questo modo non dovrà intervenire sulla propria catena logistica”.
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Un guscio riutilizzabile per i grandi elettrodomestici
Non solo e-commerce. Movopack, infatti, nasce inventando imballaggi riutilizzabili per grandi elettrodomestici (da qui la partnership con ERION Compliance Organization, sistema italiano di responsabilità estesa del produttore per i prodotti elettrici ed elettronici). L’imballaggio riutilizzabile di Movo, racconta Cisco, “aumenta la protezione del prodotto, ottimizza il processo logistico e riduce gli impatti ambientali”. Una volta utilizzato (la pellicola esterna, sempre necessaria, andrà ovviamente a riciclo) può essere piegato, come le cassette in plastica per la frutta, e può essere utilizzato più di 15 volte. Realizzato con polipropilene espanso riciclabile al 100%, una domanda di brevetto europeo depositata, offre la possibilità di prevedere funzioni di tracciamento e “garantisce prestazioni di protezione del prodotto aumentate del 20% rispetto alla confezione standard in polistirolo: infatti tra il 2-4% dei grandi elettrodomestici viene consegnato danneggiato a causa delle scarse prestazioni dell’imballaggio”. E poi, sottolinea Cisco, “il tasso di riciclaggio del polistirene espanso è prossimo allo zero su scala globale”. Che Alberto Cisco, Tomaso Torriani, Andrea Cipollone e Mattia Aroldi non fossero fuori dal mondo quando hanno immaginato questo packaging e la sua filiera logistica, lo dimostra ancora una volta la proposta di regolamento sugli imballaggi: dal primo gennaio 2030, il 90% dei grandi elettrodomestici dovrà essere messo in commercio con “imballaggi di trasporto riutilizzabili all’interno di un sistema per il riutilizzo” (quindi non solo riutilizzabili ma effettivamente riutilizzati).
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