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venerdì, Novembre 15, 2024

Evitare l’usa e getta si può, se sai come farlo

I primi prodotti in plastica monouso sono arrivati sul mercato all’inizio del 1900 con le lamette Gillette e da quel momento non ne abbiamo più fatto a meno, con costi ambientali altissimi per la loro produzione e smaltimento. Le alternative però ci sono, e sono tantissime. A volte basta un semplice accorgimento

Caterina Ambrosini
Caterina Ambrosini
Laureata in Gestione dell’ambiente e delle risorse naturali presso la Vrije Universiteit di Amsterdam con specializzazione in Biodiversità e valutazione dei servizi forniti dall'ecosistema. Da inizio 2020, collabora con l’Atlante Italiano dell’Economia Circolare nel lavoro di mappatura delle realtà nazionali e nella creazione di contenuti.

Avete mai pensato a quante volte al giorno usiamo prodotti monouso? Dai bicchieri di plastica, alle cannucce per le bevande, alla palettina per girare il caffè: i prodotti usa e getta sono parte integrante della nostra quotidianità. Il problema sono le enormi conseguenze sull’ambiente date dalla loro produzione e utilizzo. I primi prodotti in plastica monouso sono arrivati sul mercato all’inizio del Novecento con le lamette Gillette e da quel momento non ne abbiamo più fatto a meno, con costi ambientali altissimi per la loro produzione e smaltimento.

Secondo la Commissione Europea, il 70% dei rifiuti presenti in mare sono plastiche monouso, e tra i dieci oggetti in plastica più comunemente individuati nelle spiagge europee ci sono posate monouso, bottiglie, buste, contenitori di cibo. In Italia, ogni 100 metri fatti sulle spiagge del paese incontriamo 35 stoviglie di plastica (bicchieri, posate, cannucce) e 45 bottiglie. Dati che fanno capire la gravità della situazione e la necessità di dover cambiare le nostre abitudini: basta utilizzare stoviglie monouso che sembrano più comode.

Dalla creatività fatta in casa ai materiali sostenibili

È bene ricordare che il monouso, anche quello realizzato con materiale biodegradabile, dovrebbe essere sempre evitato: le risorse che servono per produrlo sono comunque sproporzionate rispetto all’utilizzo. Chi ama fare picnic o spuntini fuori casa, può sempre fare affidamento su stoviglie e contenitori lavabili e riutilizzabili. C’è poi la possibilità di utilizzare i classici barattoli vuoti della marmellata per portare con sé qualcosa da mangiare senza la necessità di utilizzare contenitori usa e getta. Nelle vostre case troverete sempre qualcosa di più resistente, meno nocivo alla salute e meno inquinante di prodotti in plastica usa e getta. Nel caso delle bottiglie d’acqua, l’alternativa per eccellenza è la borraccia.

In molti contesti però è difficile eliminare del tutto i prodotti monouso, come nella ristorazione, negli eventi e nelle mense. Esistono numerose alternative plastic-free tra cui poter scegliere ma è sempre importante tenere a mente anche la sostenibilità dei processi produttivi e le procedure per lo smaltimento successivo di questi materiali alternativi. Per bar e eventi una soluzione possibile per eliminare la plastica usa e getta è avere dei prodotti resistenti e riutilizzabili che possono essere forniti al cliente come un servizio. Un’alternativa già utilizzata in alcuni locali e durante eventi è il noleggio di bicchieri o boccali per la birra: questa strategia incentiva i clienti a non rompere il bene e ovviamente toglie dalla circolazione prodotti monouso. Nel caso della realtà PCUP, i bicchieri restituiti vengono sterilizzati e riutilizzati oltre 2000 volte.

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