Con le alte temperature registrate già da metà maggio, nella gran parte della nostra Penisola l’estate è già arrivata e in molti si sono riversati sulle spiagge e nelle piscine per combattere il caldo in costume da bagno, fedele compagno di questo periodo dell’anno. Quando ci troviamo a doverne acquistare uno nuovo ci troviamo sommersi di proposte, sia nei negozi fisici che in quelli online. Tra le novità registriamo come stiano aumentando sempre di più le collezioni sostenibili. Dalla scelta dei materiali ai processi di produzione, ecco alcuni consigli per scegliere il vostro nuovo costume a minimo impatto e dove trovarlo.
I materiali per un perfetto costume sostenibile
Leggere le etichette non è – quasi – mai semplice ma quando si parla di sostenibilità le aziende tendono a mettere in evidenza i materiali che rendono eco-friendly un capo d’abbigliamento e la stessa cosa vale nel caso dei costumi da bagno. Ma quali sono questi materiali? Parliamo, ad esempio, dell’Econyl, filo di nylon riciclato, creato riutilizzando i rifiuti di nylon. Questo tipo di materiale ha il vantaggio di poter essere rigenerato, rimodellato e ricreato senza fine, mantenendo però le stesse caratteristiche di quello “nuovo”.
REPREVE è invece il brevetto dell’azienda UNIFI che crea, riciclando le bottiglie di plastica usate, un filato di poliestere sostenibile che viene utilizzato per creare numerose tipologie di capi d’abbigliamento. Vengono poi utilizzati anche il Tencel, una fibra in pura cellulosa, 100% biodegradabile realizzata utilizzando legno certificato PEFC o FSC, e il Biophyl, ricavato dal saccarosio di mais.
Leggi anche: Quest’estate si va in barca? Ecco i consigli per un viaggio ecosostenibile
Certificazioni di sostenibilità e tracciabilità
Se la ricerca di costumi realizzati con materiali ecosostenibili non vi bastasse, sappiate che esistono anche delle certificazioni sui tessuti a cui potete far caso nelle vostre ricerche. Un esempio sono quelle rilasciate dall’Associazione Internazionale di Ricerca e Controllo nel settore dell’Ecologia Tessile e Cuoio (OEKO-TEX). Queste certificazioni hanno diversi scopi e possono essere tra loro compatibili. Quelle da tenere particolarmente in considerazione sono la Standard 100, che certifica il superamento di test specifici per verificare la presenza di sostanze nocive e il conseguimento di determinati requisiti ecologici e la Made in green, che garantisce che il prodotto tessile o in pelle è stato realizzato con processi sostenibili in condizioni di lavoro ecocompatibili e socialmente responsabili. Vi è poi il Detox to zero, un sistema di verifica e reporting che supporta le aziende tessili ad allinearsi ai requisiti richiesti dalla campagna Detox di Greenpeace.
Leggi anche: Cinque consigli per un’estate plastic free
Dove trovare e acquistare costumi da bagno eco friendly
Per facilitarvi nella ricerca, ecco alcuni brand Made in Italy sostenibili a cui potete affidarvi per scegliere il vostro nuovo costume.
Prendi due cugine accomunate dalla passione per la moda, il mare e l’amore per il Pianeta: così nasce Mermazing. Tra le collezioni realizzate dal brand segnaliamo Rainbow, per la cui produzione viene utilizzato l’Econyl. Il packaging per la spedizione? Ovviamente plastic free.
Organico è un brand tutto al femminile che utilizza nylon rigenerato ottenuto dal riciclo di reti da pesca e altri rifiuti plastici trovati in mare. Il brand si impegna inoltre a donare il 2% dei propri profitti alla ONLUS Plastic Free.
Se cercate un costume che offra anche la protezione dai raggi solari (50+) potete optare per la collezione Save the oceean di CasaGin realizzati in Econyl. (Ve ne avevamo parlato anche qui).
Vi è anche il brand di swimwear Seay, che utilizza tutti materiali sostenibili per i propri capi, dal cotone organico, al poliestere riciclato, fino allo Yulex, una gomma naturale ricavata dagli alberi utilizzata al posto del neoprene. Vi ricordate, inoltre, di quando vi abbiamo parlato di riciclo incentivante? (Se non lo ricordate qui l’articolo a riguardo) Ecco, acquistando Seay potrete fare lo stesso: comprando sul loro sito avrete infatti la possibilità di restituire un un vecchio capo che non indossate più per ricevere un buono sconto pari al 20% del valore del capo Seay che avete appena acquistato, un bell’incentivo.
Se non volete rinunciare ad un giro per negozi fisici, anche Calzedonia ha creato la sua linea di costumi realizzata con un filato ricavato dal riciclo delle bottiglie in PET. Si tratta di Indonesia, una collezione a tinta unita disponibile in diversi modelli e colori.
Leggi anche: Transizione ecologica ed economia circolare: i libri da leggere sotto l’ombrellone
Non solo nuovi capi: spazio al vintage e al second hand
L’alternativa sostenibile non è solo nei materiali, ma anche nelle scelte. Perché acquistare una nuova fabbricazione quando potremmo decidere di farci un giro, online o in un mercatino dell’usato, e trovare il costume perfetto per noi grazie a qualcuno che non lo indossa più (o non l’ha mai indossato)? Ma non solo, con il ritorno di moda di numerosi capi vintage possiamo trovare tantissime scelte anche nei negozi dedicati al vintage ma che risulteranno perfettamente adatti allo stile attuale.
Leggi anche: Speciale Plastica in mare
© Riproduzione riservata