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venerdì, Novembre 15, 2024

Smartphone e computer rigenerati: ecco quanto si risparmia e perché fanno bene all’ambiente

Dai computer agli smartphone (iphone inclusi), dalle stampanti agli elettrodomestici: sono tanti i dispositivi elettronici reimmessi nel mercato come rigenerati. Ecco quanto si risparmia e perché sono un esempio di economia circolare

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

Riparare, ammodernare e rimettere in circolo è un perfetto esempio di economia circolare.

Con l’espressione inglese “refurbished” – traducibile in italiano con “rigenerato” o “ricondizionato” – si indicano tutti quei prodotti elettronici usati – come computer fissi, laptop, smartphone, tablet e stampanti – che, dopo essere stati controllati, eventualmente riparati,  aggiornati e testati sia a livello hardware che software, sono pronti per essere rivenduti.

Da dove provengono i prodotti da rigenerare

Non esiste una regola unica, ma riportiamo alcune tra le casistiche più frequenti.

Possono essere, ad esempio, i prodotti resi dai clienti nell’arco temporale offerto da alcuni negozi per esercitare il “diritto al ripensamento” o altrimenti modelli con piccoli difetti estetici ma non funzionali, prodotti con danni agli imballaggi originali (ma non al prodotto). Vi sono poi quelli restituiti in garanzia e riparati dai centri di assistenza o i device restituiti alla scadenza di un leasing o di un noleggio.

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 Dove acquistare computer e smartphone refurbished

Sono molte le realtà che mettono a disposizione prodotti ricondizionati. Vi sono dei negozi o delle attività specializzate proprio in refurbished come Reware, cooperativa sociale che intercetta i computer dismessi prima che diventino rifiuti prematuri. Pensate che, solo nel 2015, la cooperativa ha rigenerato quasi 6 tonnellate di apparecchiature informatiche (circa 1.500 computer) e stima di averne raddoppiato la vita utile facendola passare da una media di 4 anni a una media di 8 anni. “Vivendo il doppio” di fatto se ne riduce della metà l’impatto ambientale visto che, riutilizzando i prodotti rigenerati, si evita l’acquisto di nuovi esemplari equivalenti.

L’altro consiglio è poi quello di contattare i negozi di informatica della propria città. Sono molti quelli che, assieme ai nuovi esemplari, offrono la possibilità di acquistare i prodotti rigenerati. Spesso vi è poi un’apposita sezione anche nei negozi e negli e-commerce dei megastore.

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Il caso dei ricondizionati Apple

Quali sono i prodotti ricondizionati maggiormente ricercati dalle persone? Andando ad interrogare uno dei software che registrano le ricerche effettuate sulla rete, tra le risposte più frequenti troviamo i prodotti Apple come Iphone e Mac. L’azienda di Cupertino ha una sezione dedicata proprio ai rigenerati sul proprio portale ufficiale.

Come indicato sul sito, assicurano che il dispositivo sarà “come nuovo” con uno sconto del 15%, sarà coperto da garanzia, assistenza della casa madre e con possibilità di restituzione entro 14 giorni. Visitando il portale è possibile trovare diversi modelli di iPhone, MacPro e iPad. Ovviamente non sono disponibili tutti i modelli ma, considerati gli sconti, ci si potrebbe accontentare…

Quanto si risparmia scegliendo apparecchi ricondizionati

 Perché acquistare un prodotto rigenerato? Sicuramente per il risparmio ambientale considerato che, con molta probabilità, si ridurrebbe il numero di device che verrebbero buttati e quelli che sarebbe necessario costruire ex novo.

Il vantaggio che, probabilmente, viene percepito con maggiore interesse è innanzitutto quello economico: acquistando un apparecchio rigenerato si spende mediamente meno. Quanto? Dipende da molteplici varianti: sull’ecommerce di Apple lo sconto è del 15%, ma, se visitiamo l’apposita sezione sul sito di Mediaworld, noteremo che gli sconti variano dal 10 al 30%. Navigando su vari portali poi, a seconda dei modelli, si arriva a sconti ancora più alti. Ovviamente vi consigliamo di informarvi approfonditamente sulle condizioni meccanico-funzionali ed estetiche dei prodotti che vi interessano prima di procedere all’acquisto!

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Quali prodotti si possono comprare rigenerati?

Fino ad ora ci siamo occupati soprattutto di computer e smartphone, ma qualsiasi apparecchio elettronico – dalle cuffie alle fotocamere, dai robot da cucina ai frigoriferi – può essere ricondizionato.

Che differenza c’è tra ricondizionati e usati?

Il prodotto usato è venduto nello stato di usura in cui si trova e non viene revisionato nella parte hardware e software. Uno rigenerato, sebbene non sia nuovo (è bene sottolinearlo), viene rimesso sul mercato “pari al nuovo” salvo eventuali difetti estetici dichiarati. In merito alla garanzia, per l’usato vale solo se residua quella originale mentre per i refurbished è prevista per legge: il vostro laptop o smartphone ricondizionato sarà garantito per 12 mesi.

Quanto vale il mercato refurbished?

È difficile tracciare una linea unica a riguardo ma riportiamo alcuni dati di recenti ricerche. In termini monetari, secondo il report Deloitte, nel 2018 il valore del mercato dei prodotti ricondizionati può essere stimato in 17 miliardi di dollari.

In un periodo in cui si registra una contrazione del mercato degli smartphone nuovi, si stima che gli esemplari usati e ricondizionati nel 2020 abbiano superato quota di 225 milioni di vendite con un +9% rispetto al 2012. Secondo il report IDC, nel 2024 arriveranno a superare i 351 milioni di transazioni per un valore di 65 miliardi di dollari.

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Cosa sono le “rigenerazioni solidali”?

In alcuni casi la rigenerazione nasce per fini solidali e i dispositivi vengono raccolti grazie alle donazioni di chi possiede apparecchi funzionanti ma inutilizzati.

A seguito della pandemia, ad esempio, è nato “Device4all” – un progetto ideato da Nonna Roma, Rimuovendo gli Ostacoli e Informatici senza Frontiere –  per contrastare la disuguaglianza educativa e dare supporto ai giovani che debbono seguire le lezioni in DaD ma non sono in possesso di pc o tablet adeguati.

I dispositivi elettronici donati, sottoposti alla cancellazione sicura dei dati ivi presenti e all’installazione del software, sono quindi pronti per essere consegnati alle famiglie beneficiarie.

© Riproduzione riservata

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