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mercoledì, Maggio 15, 2024

Albero di Natale: qual è il più ecosostenibile e circolare?

Nelle case, nelle vetrine e nelle piazze l’albero addobbato è uno degli ingredienti delle feste. Ma vi siete mai chiesti l’impatto che tutto questo ha sull’ambiente? Avete mai pensato ad un “albero di Natale” circolare?

Letizia Palmisano
Letizia Palmisanohttps://www.letiziapalmisano.it/
Giornalista ambientale 2.0, spazia dal giornalismo alla consulenza nella comunicazione social. Vincitrice nel 2018 ai Macchianera Internet Awards del Premio Speciale ENEL per l'impegno nella divulgazione dei temi legati all’economia circolare. Co-ideatrice, con Pressplay e Triboo-GreenStyle del premio Top Green Influencer. Co-fondatrice della FIMA, è nel comitato del Green Drop Award, premio collaterale della Mostra del cinema di Venezia. Moderatrice e speaker in molteplici eventi, svolge, inoltre, attività di formazione sulle materie legate al web 2.0 e sulla comunicazione ambientale.

L’albero di Natale è, insieme al presepe, la decorazione che più rappresenta il periodo natalizio. Le sue luci colorate e gli addobbi creano una magica atmosfera nelle case, nelle vetrine dei negozi e sulle strade “vestite” per la festa, ma vi siete mai chiesti l’impatto che tutto questo ha sull’ambiente? Perché anche l’albero di Natale lascia sulla Terra la sua impronta di carbonio. Affinché il vostro albero di Natale sia quindi ecosostenibile è necessario fare le giuste scelte iniziando proprio dalla tipologia: meglio un abete finto o uno vero?

Gli alberi di Natale veri sono più ecosostenibili

Per molto tempo si è comunemente pensato che l’albero artificiale in quanto riutilizzabile fosse amico dell’ambiente, ma è arrivato il momento di sfatare questa leggenda. Le emissioni connesse alla loro produzione e smaltimento sono pari a ben 4 volte quelle di un albero vero (dati Pefc Italia) essendo prodotti con materiali derivati dal petrolio. Secondo Coldiretti “un albero artificiale di circa 1,90 metri ha un’impronta di carbonio equivalente a circa 40 chili di emissioni di gas serra”, arrivando addirittura ad avere un’impronta ambientale 10 volte superiore rispetto a quelli veri.

Scegliere un albero vero significa invece portare in casa un essere vivente che assorbe anidride carbonica e altri inquinanti e che dona ossigeno. Questi provengono per circa il 90% da coltivazioni vivaistiche specializzate mentre il restante 10% (cimali o punte di abete) dalla normale pratica forestale che prevede interventi colturali di potature che sono indispensabili per lo sviluppo e la sopravvivenza dei nostri boschi.

Se quindi dovete acquistare un nuovo albero, la scelta non può che cadere su un abete vero, come poi oggi fanno ben 3,5 milioni di famiglie italiane, possibilmente (a seconda di dove abitiate) anche a km 0 quindi nato e cresciuto nelle vicinanze della vostra abitazione in modo da ridurre anche la componente delle emissioni legate al suo trasporto.

A tutto ciò però inseriamo una eccezione. Se nelle vostre cantine o soffitte avete già un albero artificiale, meglio continuare ad utilizzarlo per ammortizzare il più possibile il costo pagato dalla natura, invece di buttarlo.

Come prendersi cura di un abete vero

Avete quindi scelto un albero di Natale vero? Questo necessiterà di alcune accortezze per assicurargli la sopravvivenza al periodo delle feste. Come prima cosa bisogna fare attenzione a dove posizionarlo: è preferibile scegliere un luogo luminoso e fresco lontano da fonti di calore come radiatori o caminetti. È necessario poi mantenere la terra umida ma non eccessivamente bagnata e irrorare periodicamente, attraverso un nebulizzatore, i suoi rami naturalmente se non avete posizionato dei filari di luci.

Ma come abbellire un albero di Natale ecosostenibile?

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Decorazioni green e trendy per un albero di Natale ecosostenibile

Partiamo dalla sua illuminazione. Come abbiamo già scritto in caso di un abete vero sarebbe molto meglio non utilizzare luci, ma se proprio non potete farne a meno, qualunque sia l’albero che vi accompagnerà per il periodo natalizio, meglio usarne modelli a led per dare un taglio alla spesa elettrica e alle emissioni legate alla produzione di energia. Assolutamente bandita invece la neve spray tanto di moda negli anni’80 del secolo scorso ma oggi assolutamente da evitare.

Per quanto riguarda gli addobbi, nel caso di una pianta naturale è poi importante fare attenzione perché se troppo pesanti potrebbero spezzare i suoi rami. Come regola generale meglio sempre utilizzare palline, fiocchi e nastri che già sono in vostro possesso, in alternativa per dare un tocco di novità potreste creare voi qualcosa di originale riutilizzando materiali che avete in casa come ritagli di stoffe, carta di giornale, bottoni oppure lana di vecchi maglioni e cartoni interni dei rotoli di carta assorbente. Tanti i tutorial sul web che vi possono guidare nella realizzazione delle vostre decorazioni green e trendy come ad esempio quello di Lucia Cuffaro, ecologista esperta di autoproduzione, tratto dalla trasmissione Rai Uno Mattina in famiglia.

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Cosa fare dell’albero vero finite le feste?

Terminato il periodo natalizio se l’albero acquistato ha le radici potreste piantarlo nel vostro giardino privato tenendo presente che si tratta di una pianta che può crescere fino a 15-20 metri di altezza. Collocarlo in un bosco o in un giardino pubblico non è invece una buona idea perché si rischierebbe di compromettere gli equilibri ecosistemici e di biodiversità di luoghi a cui non appartiene. Potreste invece portarlo negli appositi centri di raccolta dove, se in buona salute, il personale competente provvederà alla sua messa a dimora in luoghi adatti. Se l’albero non potesse essere più piantato non disperate consegnandolo presso le isole ecologiche potrà comunque tornare alla terra sotto forma di compost e nutrire gli abeti che verranno.

E se a diventare un rifiuto fosse invece l’albero finto? Dove conferirlo? A darci la risposta l’app Junker che specifica come anche gli alberi sintetici in quanto rifiuti ingombranti dovranno essere portati presso le isole ecologiche dislocate sul territorio.

Fin qui abbiamo parlato di abeti veri o finti ma vi è anche una terza possibilità: avete mai pensato di realizzare un albero di natale circolare?

Il Natale del riuso e del riciclo

Dalle bottiglie di plastica, alle cassette della frutta fino ai vecchi pneumatici tante le idee per realizzare un albero di natale dando una seconda vita ai rifiuti: un bellissimo esempio di economia circolare che crea dalla spazzatura vere e proprie opere d’arte. Alcuni di questi alberi circolari negli anni passati hanno decorato le piazze delle più belle città italiane come quello che a Taranto in zona San Vito è stato realizzato attraverso il riciclo di bottiglie di plastica raccolte dalla cittadinanza o come quello realizzato negli ultimi tre anni a Massa Lombarda in provincia di Ravenna con cassette di frutta di legno destinate al macero.

Non solo però riciclo ma anche riuso per creare alberi di natale utilizzando cose che avete già in casa. Bellissima ad esempio l’idea sempre di Lucia Cuffaro di fare un albero di natale con delle vecchie foto di famiglia, un’idea che racchiude in sé il vero spirito della festa: la gioia nello stare insieme.

Potreste poi sbizzarrirvi creando un “abete” di natale impilando scatole di cartone di diverse misure partendo dalla più grande alla più piccola oppure utilizzando i libri che custodite nella vostra libreria conferendogli per un mese una diversa destinazione d’uso. Le idee certo non mancano per un Natale all’insegna della sostenibilità: perché il rispetto per l’ambiente non può mai andare in vacanza neanche durante la festa più amata dell’anno.

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