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venerdì, Novembre 15, 2024

Il fine vita degli imballaggi in legno raccontato coi numeri

Partendo dagli ultimi dati forniti da Rilegno (il consorzio per la raccolta, recupero e riciclo degli imballaggi in legno), dal Politecnico di Milano e da Eurostat, una veloce panoramica sulle performance della filiera

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Redazione EconomiaCircolare.com

Degli imballaggi in legno si parla poco: sono meno diffusi degli altri imballaggi, non li portiamo quasi mai a casa dopo la spesa al supermercato, non vediamo cassonetti dedicati lungo le strade. Eppure le quantità dell’immesso al consumo non sono affatto trascurabili. E nemmeno i tassi riutilizzo e di riciclo.

Vi raccontiamo la seconda vita degli imballaggi in legno grazie ai dati presentati (il 31 maggio scorso durante il “Summit italiano del legno sostenibile”) da Rilegno, il consorzio nazionale che dal 1997 si occupa della raccolta, del recupero e del riciclo degli imballaggi di legno.

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Rifilti da imballaggi in legno al 15,2%

Stando agli ultimi dati Eurostat, il legno figura tra gli imballaggi più comuni nell’Ue: infatti nel 2020 carta e cartone (41,1% del totale dei rifiuti da imballaggio), plastica (19,4%), vetro (19,1%), legno (15,2%) e metallo (5,0%) sono i tipi di rifiuti di imballaggio più doiffusi nell’UE. Altri materiali rappresentano lo 0,2% del volume totale di rifiuti di imballaggio generati nel 2020. Pur diminuiti del 2,7% rispetto all’anno precedente, i rifiuti da imballaggi in legno, 12,1 milioni di tonnellate in Europa nel 2020, sono cresciuti del 16,7% rispetto al 2009 (tra gli imballaggi, uno degli aumenti maggiori ).

riciclo imballaggi legno_Eurostat

Riciclo oltre il 62%

Sono 1.717.000 le tonnellate di legno raccolto e avviato a riciclo nel 2022 dal sistema Rilegno. Si tratta di una percentuale di riciclo degli imballaggi che si attesta al 62,7%, rispetto alle 3.421.704 tonnellate di imballaggi in legno immessi al consumo. La quota di riciclo, dunque, è più del doppio rispetto all’obiettivo del 30% fissato dall’Unione Europea per il 2030.

A livello territoriale è sempre la Lombardia a primeggiare con 467mila tonnellate (il 27% del totale), seguita dal Piemonte con 144mila, dalla Campania con 137mila e dalla Toscana con 134mila.

Il 95% del materiale legnoso riciclato viene utilizzato per la creazione di pannelli truciolari (secondo Fondazione Symbola, più del 90% dei pannelli prodotti in Italia deriva da materiali riciclato), linfa vitale per l’industria del mobile, e altri prodotti come pallet block, blocchi di legno cemento per l’edilizia, pasta di legno destinata alle cartiere e compost.

“Possiamo affermare che il riutilizzo e il riciclo del legno in Italia sono ormai un’economia concreta e consolidata che rappresenta un’eccellenza a livello internazionale”, ha sottolineato il presidente di Rilegno, Nicola Semeraro alla presentazione dei dati.

70 milioni di pallet riutilizzati

Non solo riciclo. Nel 2022 si sono superate le 900mila tonnellate di imballaggi reimmesse al consumo e riutilizzati, con un’opera di prevenzione che riguarda circa 70 milioni di pallet rigenerati . Nei 25 anni di attività del consorzio, i pallet riutilizzati sono stati 800 milioni, corrispondenti a 10 milioni di tonnellate di legno.

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378 piattaforme di raccolta

La filiera Rilegno che consente di recuperare e reimmetere in circolo questa la materia prima legno si basa su 1.971 consorziati, 378 piattaforme di raccolta capillarmente diffuse sul territorio e 15 impianti di riciclo.

 Più riciclo di legno, meno CO2

Una ricerca del Politecnico di Milano ha misurato gli impatti sociali, economici e ambientali delle filiere riciclo e rigenerazione gestite da Rilegno. Un sistema che, stima il PoliMi, genera un impatto economico di circa 3,1 miliardi di Euro, oltre 10mila posti di lavoro e un “risparmio” nelle emissioni di CO2 pari a 1,8 milioni di tonnellate.

“Recuperare, riutilizzare e riciclare sono le priorità che guidano il nostro Consorzio da oltre 25 anni e che hanno consentito di dare vita a un sistema di economia circolare che ha prodotto risultati importanti sia in termini ambientali, sia per la capacità di creare sviluppo e occupazione a beneficio della comunità e del sistema Italia”, ha dichiarato Nicola SemeraroPresidente di Rilegno.

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