A Natale e all’Epifania sono tanti i grandi e piccoli doni da fare ad amici, parenti e colleghi. Se ognuno di noi desidera stupire gli altri e fare un regalo gradito, d’altro canto, il rischio di pagare un elevato prezzo in termini ambientali è spesso dietro l’angolo.
Oggi, però, le alternative ecosostenibili e circolari sono davvero tante: eccoci quindi a fornirvi qualche spunto, in particolar modo partendo dalle aziende dell’Atlante dell’Economia Circolare.
Leggi anche: Albero di Natale: qual è il più ecosostenibile e circolare?
Cesti natalizi circolari
Un regalo sempre gradito – sia a chi dona che a chi riceve – è il classico cesto pieno di prelibatezze alimentari possibilmente non deperibili e provenienti da agricoltura biologica o da cooperative sociali attive nel vostro territorio.
Se cercate uno spunto per trovare la strenna ideale per i vostri cari, vi invitiamo a rileggere la nostra guida sui cesti di natale sostenibili: dolci, formaggi, birre, liquori, legumi sono solo alcuni dei prodotti che potreste far recapitare ai fortunati. Il messaggio che arriverà al destinatario sarà duplice: da un lato, simboleggerà il vostro affetto e, dall’altro, renderete anche i vostri amici e parenti partecipi dei progetti eco-solidali che avrete deciso di sostenere.
Leggi anche: 10 idee per cesti natalizi ecosostenibili e originali
La sostenibilità va di moda anche a Natale
Se avete intenzione di regalare capi di abbigliamento, sappiate che la sostenibilità a Natale va assolutamente di moda. Siamo in inverno ed un caldo regalo potrebbe essere proprio appropriato. Perché non regalare splendidi creazioni che nascono dal recupero degli scarti della lana?
LoFoio di Sara e Beppe Allocca realizza accessori invernali con filati rigenerati grazie alla collaborazione con i cenciaioli pratesi. Sul sito potrete trovare sciarpe, guanti, cappelli, anche in cashmere rigenerato e poi i famosi “ganzi” – ovverosia gli scaldacollo indossabili anche come cappelli – in diverse fantasie.
Per il Natale 2021 RifòLab ha realizzato una guida con i consigli per gli acquisti tra le loro diverse produzioni, tutte etiche e sostenibili. Come perfetti gift planner hanno suddiviso i suggerimenti per budget e tipologie: tra le soluzioni sotto i 35 euro si trovano lochette Tina in tessuto di denim rigenerato, la morbida fascia Amelia e il cappellino bicolore Vittorio in cashmere rigenerato. Se avete a disposizione un budget più cospicuo potrete acquistare maglioni e mantelle, ovviamente sempre green. Pensate di regalare accessori? Da non perdere allora i papillon e le cravatte che nascono da un filato in cashmere rigenerato tessuto a telaio.
Un terzo brand – tra i tanti esempi di economia circolare e upcycling nel mondo della moda – sicuramente da tenere sott’occhio è Progetto Quid: dagli scarti relativi a tessuti di fine serie o ad eccedenze di magazzino nascono capi di abbigliamento, accessori femminili e oggetti per la casa confezionati da persone appartenenti a categorie svantaggiate. Nei negozi fisici o nello shop online potreste acquistare borse, foulard ma anche giacche, camicie, pantaloni, gonne e addirittura pigiami!
Leggi anche: A Natale con il “Pacco alla camorra” regali dignità, riscatto e sostenibilità
Oggetti d’arte circolare
Nel mondo dell’economia circolare si può sempre trovare il regalo giusto. Se volete orientarvi su un oggetto d’arte, potreste scegliere una delle opere dell’Atelier Dall’Osso che riesce a realizzare opere di scultura e design utilizzando, per l’80% del totale, scarti industriali di policarbonato. Questo materiale è un polimero che può essere riciclato fino a otto volte.
Anche gli scarti di lavorazione dell’atelier possono rientrare in un circuito di riciclo. Nel catalogo dell’Atelier Dall’Osso troverete complementi d’arredo di uso quotidiano che costituiscono una piccola collezione di art-design come, ad esempio, il coffee table “post industrial”, i vasi “goccia”, il centrotavola “fiori di Mario”, la lampade da terra, da tavolo e da comodino “damigia” e troverete numerosi gioielli.
Leggi anche: Arte ed economia circolare si incontrano, è il Green Loop festival di Morro d’Alba (AN)
Vintage is glamour
Da molti anni il mondo dell’usato non è più un tabù, ma, anzi, è diventato glamour anche grazie al lavoro di operatori specializzati che hanno fatto appassionare molti consumatori i quali, in numero sempre maggiore, effettuano i loro acquisti online. A rappresentanza dei tanti negozi second hand ne citiamo uno che potremmo oggi definire un vero influencer: Mademoiselle Vintage che ha sede al Pigneto (Roma).
Ogni giorno sui canali social pubblica gallerie di immagini dei nuovi capi: maglie, giacche e vestiti vanno letteralmente a ruba anche grazie all’aggiornatissimo portale online. Mentre scriviamo, ad esempio – sotto la Christmas Collection – possiamo ammirare uno stupendo abito in velluto verde, eleganti vestiti neri o giacche rosse che probabilmente saranno già stati “adottati” quando leggerete quest’articolo, ma verranno sicuramente sostituiti da altri capi altrettanto affascinanti. Ciò che è bello, infatti, rimane tale anche se prima è stato posseduto da qualcun altro, con la differenza che quel capo ora porterà con sé una nuova storia da raccontare e condividere e che, magari, potrebbe essere la vostra.
Leggi anche: Una vacanza all’insegna dell’usato? Ecco la classifica delle capitali del vintage
Fa’ la cosa giusta! diventa (anche) market online
Un’altra bella idea viene da “Fa’ la cosa giusta!” che proprio in questi giorni lancia “falacosagiusta.market” che consiste in una piattaforma a disposizione di piccoli produttori e che è stata inaugurata mettendo in vetrina una selezione specifica per il regalo di Natale sostenibile. In questo market potrete acquistare capi di abbigliamento, prodotti di biocosmesi, alimenti, elementi di arredo o regali per i più piccoli.
“Non un fast shop, ma un acquisto consapevole, mirato, che restituisce valore a chi produce e lavora” ci spiegano i promotori i quali rimarcano che “il progetto marketplace punta a costruire una solida infrastruttura digitale, consentendo anche alle piccole realtà di arrivare ai consumatori”. Per poter inserire i prodotti è necessario sottoscrivere una carta etica.
Leggi anche: “La nostra circolarità è sociale ed efficace”, l’esempio di GOEL in Calabria
Regali per amanti del caffè
Se dovete fare un dono ad una persona che non può vivere senza caffè, potreste pensare a qualche idea simpatica legata al mondo dell’economia circolare. Se, ad esempio, oltre alla nota bevanda i destinatari apprezzano i piatti a base di funghi, potreste regalare un kit Fungobox ideato da Il Giardinone o quello di Funghiespresso.
Il primo è un box già pronto per l’uso: grazie alle proprietà dei fondi del caffè le spore trovano il loro nutrimento e si trasformano in diverse varietà di funghi edibili. Se, invece, siete interessati a trovare un modo per riutilizzare i fondi della vostra moka, potreste scegliere uno dei kit realizzati da Funghi Espresso: avendo a disposizione il micelio, un secchiello e del tegumento esterno del chicco di caffè verde potrete replicare, con le vostre mani, l’intero processo di produzione dei funghi!
Un’altra idea “caffettosa” è quella di regalare oggetti per la casa e la cucina realizzati riutilizzando i fondi del caffè come, ad esempio, le tazzine di Coffeefrom o i porta fiori e le decorazioni di Natale della linea Krill Design disponibili su Rebornideas.
Leggi anche: I rifiuti industriali del caffè diventano tazzine e piattini grazie a Coffeefrom! Ecco dove poterle acquistare
Il riciclo ti fa bell*
Volete regalare (o regalarvi) prodotti di biocosmesi? Se scegliere saponi, creme e trucchi bio è già un ottimo punto di partenza, optare per quelli realizzati con gli scarti aiuterà a finanziare l’economia circolare e aiuterà noi a diventare ancora più belli!
Potreste, ad esempio, scegliere i prodotti di Lavandula che, nel Cilento, utilizzando piante officinali e aromatiche spontanee del territorio e sottoprodotti della filiera agroalimentare locale, grazie ad antiche ricette, crea una meravigliosa linea per la cura della persona.
Volete regalare qualcosa di utile per la casa? Perché non pensate alla linea di detergenza di Tea Natura realizzata recuperando oli esausti?
Leggi anche: Belli e profumati con ingredienti di scarto, ecco la nuova cosmesi circolare
Occhio all’incarto
Ora gli ultimi consigli riguardano la confezione dei regali.
Proviamo a raccogliere la sfida dei rifiuti zero per pacchetti e incarti: potremmo scegliere scatole o buste riutilizzabili senza etichettarle o addirittura porre il regalo in una sportina di stoffa da utilizzare per la spesa di tutti i giorni o, infine, inserire il dono all’interno di qualche altra confezione realizzando una sorpresa nella sorpresa.
E voi che soluzioni green avete trovato per le vostre confezioni natalizie circolari?
© Riproduzione riservata